Com’è cambiato il simbolo della metro di Mosca?

Russia Beyond (Ufficio stampa della metropolitana, Anton Denisov/Sputnik)
In 86 anni di storia, il simbolo del principale mezzo di trasporto della capitale ha subito molti più cambiamenti di quanto si possa immaginare...

“Concorso per disegnare l’emblema della metro di Mosca. Ai progetti migliori verranno assegnati i seguenti premi: un primo premio da 2.000 rubli; due secondi premi da 1.000 rubli; tre terzi premi da 500 rubli”. Con questo annuncio pubblicato sui giornali sovietici in un giorno del 1934 iniziava la storia del simbolo della metro di Mosca. Da notare, che all’epoca 2.000 rubli equivalevano a sei mesi di stipendio di un professore universitario!

Erano gli anni in cui nei cantieri si lavorava a ritmo serrato per costruire le gallerie della sotterranea. La metro della capitale non aveva ancora un proprio simbolo e così la direzione del progetto annunciò un concorso nazionale, aperto a tutti i cittadini. Ma la commissione speciale del progetto respinse tutte le 97 opzioni raccolte. Per non offendere i concorrenti, vennero dati in premio agli autori dei due migliori lavori 1.000 rubli, e ai due secondi classificati, 500 rubli.  

Alla fine, la commissione scelse i lavori di alcuni architetti professionisti. L’autore di quello che sarebbe poi diventato il logo ufficiale della metro fu Ivan Taranov, che insieme alla moglie Nadezhda Bykova sviluppò il progetto per la primissima stazione della metropolitana di Mosca: Sokolniki. Sopra gli ingressi delle stazioni apparve una grande lettera “M” e l’insegna luminosa “Metro”. Tutti gli elementi di design erano tridimensionali, illuminati elettricamente di notte. 

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Successivamente la massiccia costruzione con la scritta “Metro” è stata abbandonata per lasciare posto alla semplice lettera “M”, ormai già nota a tutti, così come hanno spiegato a Russia Beyond i principali specialisti del centro di orientamento professionale della metropolitana di Mosca, Andrej Komarov e Mikhail Shulga.

Dal 1943, sopra le stazioni è rimasta solo la familiare lettera “M”, anche se non aveva un’immagina standardizzata e il simbolo all’ingresso della sotterranea differiva da quelli usati sulla carta stampata, come i biglietti e i tesserini dei dipendenti della metro. 

Nel 1950 venne inaugurata la linea circolare, e al contempo apparve il primo simbolo “M” illuminato da un tubo al neon rosso, che veniva acceso di notte.

Nel 1967 l'Istituto Metrogiprotrans elaborò un nuovo sistema di segnaletica: il simbolo “M” doveva essere lo stesso sulle mappe, sui biglietti e nelle stazioni. Ma non fu facile uniformare la scritta ovunque e allo stesso tempo: in un primo momento, infatti, venne aggiunto un cerchio nero intorno alla lettera, sostituito negli anni ‘80 da un contorno blu.

Dopo il crollo dell'URSS, negli anni '90, il simbolo subì una nuova trasformazione, molto più sagomata, e fu completato nel 1996 da una banda rossa tutto intorno. Ma non vi erano standard comuni e ogni designer rappresentava il simbolo a suo piacimento.

Un formato unico per tutti i simboli della metropolitana apparve solo nel 2014: venne sviluppato dallo studio di design di Artem Lebedev. 

Nen 2016, il logo inserito in un cerchio è diventato uno degli elementi identificativi del marchio aziendale “Moskovskij Transport” (Trasporto di Mosca).

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