Com’è una vacanza in Siberia? Ce lo raccontano tre turisti stranieri

Ana Dudukovic
Sci, rafting, escursioni nella natura più selvaggia: la Siberia promette grandi emozioni. Parola di chi c’è stato!

1/ "Un viaggio nella natura più selvaggia, ma solo per i veri amanti dell’avventura"

Ana Dudukovic, PR manager serba, ha visitato la Siberia nel 2019 nell'ambito del programma "Nuova generazione", organizzato da Rossotrudnichestvo (l'Agenzia federale per la Comunità degli Stati Indipendenti, i compatrioti che vivono all'estero e la Cooperazione umanitaria internazionale). Il programma ha dato la possibilità ai ragazzi di partecipare al Forum Internazionale di Rafting "Acqua Bianca della Siberia", e Ana, una vera amante della natura, nonché membro della Nazionale serba di Dragon Boat, ha preso l’occasione al volo. 

"Il forum si è svolto in agosto ed è durato 10 giorni - racconta -. Abbiamo vissuto un'avventura indimenticabile: rafting, trekking, arrampicata… Abbiamo visitato incredibili siti naturali come il lago Teletskoye, il lago Geyser, i campi di Marte, la cascata Uchar, l'Akkorum e altre meraviglie naturali. Abbiamo dormito in rifugi o in tende, senza elettricità né acqua. La natura è talmente tanto incontaminata che si può bere l'acqua dei fiumi siberiani! Ovviamente non ci sono negozi e non si incontrano altre persone… Il bagno non esiste, così come non esiste la rete mobile per il cellulare. Insomma, eravamo molto lontani dalle comodità della vita moderna, immersi nella natura più selvaggia”. 

Oltre ai paesaggi spettacolari, il gruppo ha visitato la città di Tomsk. “Abbiamo toccato con mano la cultura della regione, lo stile di vita cosacco, la parte cristiana, ortodossa e musulmana della città, abbiamo partecipato al Festival del Boscaiolo... Ma ciò che più sorprende è la natura, imponente e selvaggia. La mia sincera raccomandazione per tutti coloro che sognano di fare un viaggio in quei luoghi: è un’esperienza adatta solo ai veri amanti della natura incontaminata: lì non esistono le comodità dell’era moderna”.

2/ “Belle piste da sci”

Patric Daccache, dalla Germania, si è trasferito a Mosca l'estate scorsa per lavoro. In passato ha viaggiato molto e a novembre ha deciso di visitare una famosa destinazione sciistica della Siberia: Sheregesh. "La mia ex ragazza mi aveva parlato di questo posto e ci siamo andati insieme. Mi aspettavo notti fredde e luoghi selvaggi dove sciare", ricorda.

“Siamo stati lì per 10 giorni... Il nostro hotel aveva l’aspetto di essere una ex prigione. Una volta sono uscito a fare una passeggiata la sera e mi sono perso. A poco a poco mi sono trovato circondato da militari e poliziotti. Ma si sono rivelati molto amichevoli e mi hanno aiutato a trovare la strada del ritorno. Ovviamente non ci sono molti stranieri... Per loro ero un'attrazione”.

E a proposito della stazione sciistica, Patric ammette che pensava di trovare montagne più alte. "In Germania vivo fuori Monaco di Baviera, sulle Alpi, e quindi sono abituato a montagne molto alte - spiega -. Per quanto riguarda le piste, erano davvero ben attrezzate ed erano coperte da una neve meravigliosa. Anche il tempo è stato fantastico: di notte nevicava e di giorno splendeva il sole".

Patric è sicuro che la Siberia abbia molto da offrire come destinazione sciistica: "Ho parlato con molte persone che vengono qui ogni anno. I prezzi sono abbastanza buoni, anche quelli del comprensorio sciistico. Ho noleggiato la mia attrezzatura da sci e non si è rivelato troppo costoso. Il viaggio da Mosca a Sheregesh è stato molto comodo e il trasferimento dall'aeroporto è avvenuto senza problemi. Anche i ristoranti e i bar sono belli e non troppo costosi, soprattutto in confronto all'Europa".

Una cosa che ha trovato alquanto fastidiosa è stato dover comprare biglietti separati per ogni singolo impianto di risalita (ognuno è di proprietà di una società diversa), ma nel complesso l’esperienza è stata più che positiva.

"Sheregesh ha un paesaggio meraviglioso e ci sono molte offerte come le terme e i tour sugli sci. Lo consiglio, soprattutto ai principianti. Nel complesso, direi che 7-10 giorni sono davvero sufficienti. Io ci tornerei senz’altro!".

3/ "Non ero mai stato in un posto così remoto"

John Pilkington, avventuriero e blogger inglese, ha visitato la Russia cinque volte; la prima è stata nel 2010, da studente. È stato in Siberia durante il viaggio di tre settimane in Transiberiana, nel 2019.

"Ho sempre sognato di fare la Transiberiana e l'anno scorso il tempismo è stato perfetto”, spiega John. Ha viaggiato da solo e ha trascorso circa 8-9 giorni in Siberia visitando città come Ulan-Ude, Krasnoyarsk, Tomsk e siti naturali come il Great Baikal Trail e il Parco nazionale di Stolby.

"Penso che la Siberia sia una destinazione straordinaria, soprattutto per gli escursionisti e le persone che vogliono vivere l'esperienza della vita all'aria aperta", dice. Il problema principale è arrivarci: sono pochissimi i voli diretti dall’Europa; quasi per forza bisogna passare per Mosca. “Durante il viaggio non ho avuto nessun problema. Certo, conoscere il russo aiuta… Ma avevo la sensazione che tutti fossero molto disponibili ad aiutarmi”.

"La natura e la sensazione di isolamento è incredibile. Non sono mai stato in un posto che mi sembrasse così selvaggio o remoto. Questo percorso, poi, è ricco di storia, come la storia di come si sono sviluppate le città e di come è stata costruita la ferrovia”. 

Il consiglio principale di John per chi ha intenzione di fare un'escursione in Siberia è quello di scaricare la mappa MAPS.ME, prima di partire: "Ha un sacco di percorsi escursionistici locali già segnalati. E mi raccomando, aggiornate sempre le persone in contatto con voi sui vostri spostamenti; se decidete di fare un’escursione da soli, cercate di fare tanto rumore in modo da allontanare la fauna locale, ovvero gli orsi… Se non sapete leggere il russo, imparate a riconoscere alcune lettere e parole di base, come “pericolo”, “divieto d’accesso”, “orsi”... Ma fate anche un sacco di ricerche in anticipo - ci sono dei parchi nazionali e dei sentieri escursionistici incredibili che mi piacerebbe tornare a fare la prossima volta!”.

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