Dieci foto che vi faranno capire cos’è la Siberia meglio di tante parole

Turismo
EKATERINA SINELSHCHIKOVA
In questa enorme parte della Russia c’è molto di più della neve alta e del freddo estremo. Guardate per credere

Sheregesh, dove si scia in bikini

Neve, sole e ragazze in bikini. Questa è la prima immagine che verrà in mente a ogni siberiano, al solo sentire la parola “Sheregesh”. Sheregesh è un ex villaggio di minatori di carbone, che dal 2011 si è trasformato in una affollatissima stazione sciistica. Tutto iniziò con un video in cui alcuni abitanti del posto mostravano come delle ragazze in costume sciavano sulle montagne del Kuzbass, montato con la musica “Loca, Loca” di Shakira. Il video fu mostrato su tutti i canali federali russi, il tabloid inglese Daily Mail gli dedicò addirittura un intero paginone e i blogger americani impazzirono: “Maledetto Pentagono! Perché ci avete mentito per tutti questi anni, dicendo che avevamo vinto la Guerra Fredda?”. Adesso la sciata in bikini è diventato un appuntamento fisso a scadenza annuale, e sono migliaia le belle ragazze che si danno appuntamento per questa prova costume anzitempo.

L’apocalisse di moscerini e zanzare

Su questo tema potrete trovare su internet centinaia di video non consigliabili alle persone deboli di cuore. D’estate in Siberia il freddo dà tregua, ma arriva un nemico ben peggiore: gli insetti. Nuvole di zanzare, pappataci e moscerini di oltre 40 specie e tutte accomunate dalla caratteristica di pungere le persone. Ce ne sono così tanti che in certi casi qualcuno finisce persino in ospedale come conseguenza dei morsi plurimi.

L’aurora boreale

Il Circolo polare artico attraversa una gran parte del Paese più grande del mondo, tra cui la Siberia. Per questo alcune città, tipo Norilsk, o intere zone, come la Penisola del Tajmir, non vedono il sole varie decine di giorni, a causa della notte polare. In questi periodi di buio continuo bisogna lottare contro la depressione, ma c’è un bonus: chi vive qui può godersi la fantastica bellezza di uno spettacolo della natura: l’aurora boreale

L’enorme Diga Sajàno-Shùshenskaja

La costruzione della più grande e potente centrale idroelettrica della Russia iniziò nel 1963 e i lavori secondo i piani dovevano essere portati a termine in 9 anni. Ma i tempi si allungarono un po’… tanto che l’inaugurazione si tenne solo nel 2000. Nell’agosto del 2009 avvenne qui uno dei peggiori incidenti in un impianto del genere, che portò alla quasi completa distruzione dell’edificio della centrale, a un enorme macchia di olio nelle acque del fiume Enisej e alla morte di 75 persone travolte dalle acque. Dopo i lavori di riparazione, la centrale è tornata a produrre energia e la sua enorme diga è una importante attrazione turistica. 

Il petrolio, l’oro nero delle Siberia

Il 73% di tutto il petrolio russo viene estratto nella Siberia Occidentale. Secondo le stime del Ministero delle Risorse Naturali le riserve non si esauriranno almeno fino al 2044. Ma già oggi gli specialisti si pongono una domanda importante: come mantenere queste quantità di estrazione? Ci sono altre regioni del Paese dove l’operazione di portare il greggio in superficie è di gran lunga più complessa, per il tipo di terreno o la presenza di enormi, inaccessibili, paludi: stiamo parlando della Siberia orientale o dei territori dell’Estremo Nord russo.

La Transiberiana

La Russia decise di costruire la Ferrovia Transiberiana più di 100 anni fa, quando ancora era un impero, con sul trono la dinastia Romanov. Allora temeva l’espansionismo cinese sui suoi territori dell’Estremo Oriente. La paura era grande e le risorse di quell’area enorme parevano inesauribili. Fu così che apparve la più lunga linea ferroviaria del mondo: più di 9 mila chilometri, che oggi vuol dire 6 giorni e 22 ore di treno per andare da un capo all’altro. Un gran numero di storie, leggende, film e canzoni sono legate al mito della Transiberiana.

I Gulag

Le zone inabitate della Siberia sono state progressivamente conquistate dall’uomo in vari modi, ma un grande ruolo è stato giocato dai reclusi nei Gulag. Quasi tutte le opere grandiose (del tipo della Bam, la Ferrovia Bajkal-Amur, che corre più a nord della Transiberiana) sono state costruite, o perlomeno la loro costruzione è iniziata, grazie all’opera dei deportati, costretti ai lavori forzati in condizioni climatiche disumane. E quando per le oggettive difficoltà le cose andavano per le lunghe, la direzione dei lager si limitava ad allungare la giornata lavorativa. “Le persone lavoravano 16 e anche 18 ore al giorno”, scrive lo storico Sergej Papkov nel suo libro “Stalinskij terror v Sibiri” (Il Terrore di Stalin in Siberia”). 

Il Lago Bajkàl d’inverno

Una delle più famose meraviglie naturali della Siberia è uno dei suoi simboli, il gigantesco Lago Bajkal (da nord a sud si estende come da Torino a Roma). Ogni primavera sulla sua superficie si creano dei cerchi bianchi, sulla cui origine gli studiosi si sono a lungo interrogati. Per un po’ di tempo si è pensato che fossero dovuti alla fuoriuscita di metano, ma finalmente il mistero è stato risolto: i misteriosi cerchi sono l’effetto dei vortici anticiclonici (di aria più calda) combinati con la struttura del lago stesso.

Akademgorodòk a Novosibirsk

Ma la Siberia nella mente dei russi non si associa solo con il freddo estremo e il Lago Bajkal, ma anche con la scienza. Nel 1957 proprio qui venne fondato un centro di ricerca destinato a diventare famoso in tutto il mondo l’Akademgorodok (Cittadella accademica) di Novosibirsk. Decine di istituti di varie discipline, università, forum accademici furono trasferiti in una pacifica cittadella per studiosi nel mezzo di un bel bosco. Lontano da Mosca c’era evidentemente più libertà di ricerca. Il primo collider al mondo è nato proprio qui, nell’Istituto di Fisica nucleare di Akademgorodok.

Le Paludi del Vasjugan

La Siberia è immensa e per capire quanto sia sconfinata vi basti un solo esempio: in una sua piccola porzione c’è una palude che è grande quanto Piemonte, Lombardia e Liguria messe assieme e che continua ad allargarsi. Pensate poi che in Siberia ci sono 113 città, tra cui la terza più grande della Russia, Novosibirsk, e altre due sopra il milione di abitanti: Omsk e Krasnojarsk), e poi taiga senza fine…


Il siberiano tipico: come riconoscerlo?