Il grande scrittore Anton Chekhov (1860-1904) era un medico di professione. Dopo essersi stabilito a Melikhovo (90 chilometri a sud di Mosca), iniziò a fornire assistenza medica gratuita ai contadini del posto, e allestì persino un ambulatorio nella dependance della tenuta. Poiché i contadini non avevano quasi mai la possibilità di acquistare i medicinali, Chekhov glieli forniva gratuitamente. E negli orti di Melikhovo un appezzamento speciale venne assegnato alla coltivazione di piante officinali.
La grave epidemia di colera del 1892 non toccò Melikhovo, forse proprio grazie al buono stato di salute dei residenti, che avevano ricevuto cure mediche costanti e per tempo. Ma la malattia colpì i villaggi vicini e Chekhov non si tirò indietro. Si offrì come medico condotto e, in questo ruolo, lo scrittore curò malati in 26 villaggi, 4 fabbriche e al Monastero Davìdova Pùstin.
Chekhov stanziò fondi per avviare la costruzione di tre scuole a Melikhovo. Questi istituti erano considerati esemplari. Le scuole costruite da Chekhov erano ampie case di legno con soffitti alti (3,5 metri). Due delle tre scuole sono sopravvissute fino a oggi in buone condizioni. Questi edifici furono utilizzati come locali scolastici fino alla metà degli anni Settanta del XX secolo. Ora fanno parte del museo. Una mostra letteraria dedicata ai personaggi di Chekhov può essere visitata all’interno dell’ex scuola costruita dallo scrittore nel villaggio di Novosjolki. Questo edificio risale al 1897.
E proprio Anton Chekhov deve essere ringraziato anche per lo sviluppo delle comunicazioni telegrafiche nella zona di Melikhovo. Grazie agli sforzi dello scrittore, fu costruito il nuovo edificio dell’ufficio postale locale. La raccolta di firme per presentare la petizione al distretto postale e telegrafico di Mosca iniziò già nel 1893. Quindi, i benefattori organizzarono una raccolta fondi per la costruzione. L’apertura dell’ufficio postale ebbe luogo il 2 gennaio del 1896. E già il 1° ottobre di quell’anno iniziò a operarvi un telegrafo. Il direttore A.V. Blagoveshchenskij invitò Chekhov alla cerimonia di inaugurazione dei servizi telegrafici.
Al tempo del Censimento del 1897, Anton Chekhov partecipò al lavoro statistico come istruttore-controllore. Era a capo di 15 rilevatori, e lui stesso andò in giro per le case. Le abitazioni dei contadini avevano porte dai telai bassi e Chekhov era alto, doveva costantemente chinarsi. Era stanco di un simile lavoro. Successivamente, ricevette la medaglia “Per l’opera svolta nel primo censimento generale della popolazione del 1897”.
A Melikhovo venne come ospite anche un amico di Chekhov, il pittore Isaac Levitan (1860-1900). Levitan immortalò la tenuta, in particolare, nel dipinto “Melikhovo in primavera”. Qui si può vedere ancra oggi la “collina di Levitan”, il luogo dove all’artista piaceva stare a dipingere. Si tratta di un terrapieno artificiale vicino allo stagno.
Spesso veniva a Melikhovo anche Lika Mizinova, il prototipo del personaggio di Nina Zarechnaja nella pièce “Il gabbiano”. Lidia (Lika) Mizinova insegnava nel ginnasio femminile con le sorella di Chekhov, Maria, che la presentò a suo fratello. Tra Anton e Lika nacque un bel rapporto e spesso camminavano lungo la “passeggiata dell’amore” di Melikhovo.
Molti eventi della vita di Melikhovo possono essere ricostruiti grazie ai diari del padre dello scrittore, Pavel Chekhov. Nel suo diario, si concentra su eventi e dettagli quotidiani. Pavel Chekhov era un mercante in rovina della terza gilda, ed era nato nella famiglia di un contadino che era stato in grado di riscattarsi dalla servitù della gleba.
Chekhov portò a Melikhovo nuovi fiori e alberi, e si occupò di organizzare la tenuta. In una sola primavera, piantò più di 100 cespugli di lillà. Agli ospiti piaceva particolarmente venire a Melikhovo in primavera, quando i lillà e gli alberi da frutto fioriscono, spandendo il loro profumo. C’era anche un orto in cui si coltivavano piante caratteristiche di climi più caldi (asparagi, carciofi, cavolo rapa), e che Chekhov aveva soprannominato “Il Sud della Francia”.
Il primo direttore del “Museo A.P. Cechov” a Melikhovo fu Jurij Avdeev (1918-1987), che ricoprì l’incarico dal 1952 al 1987. Sotto di lui, tutti gli edifici della tenuta furono restaurati, compresi quelli che avevano subito danni durante la Seconda guerra mondiale, e fu raccolta una vasta collezione di documenti, manoscritti e cose appartenute allo scrittore. Lo stesso Jurij Avdeev era un pittore di talento. Ha dipinto molti paesaggi e ritratti.
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