Il Grand Hotel Europe
: ufficio stampaA San Pietroburgo ci sono alcuni hotel che vantano oltre un secolo di storia, ma soltanto tre di essi, il “Grand Hotel Europe”, l’“Hotel d’Angleterre” e l’“Astoria”, hanno preservato fino a oggi il loro nome e i bizzarri aneddoti sulle celebrità che sono state loro ospiti.
Fonte: ufficio stampa
“Con la sua moderna architettura questo enorme albergo è la quintessenza dell’efficienza e dell’americanicità; un immenso complesso industriale con centinaia di stanze” scriveva il grande scrittore russo Fedor Dostoevskij che amava pranzare lì.
Il “Grand Hotel Europe” fu inaugurato nel 1875 e divenne da subito non solo l’albergo più lussuoso, ma anche quello più confortevole dell’allora capitale russa: la luce elettrica fece la sua comparsa prima qui che nel palazzo imperiale.
In epoca sovietica il ristorante del “Grand Hotel Europe” divenne un luogo d’incontro dei bohémien leningradesi: qui si ritrovano per bere e mangiare gli scrittori famosi, gli artisti e la gioventù dorata cittadina. Nel 1979 gli habitué del locale diventarono inaspettatamente gli ascoltatori di un clamoroso concerto in senso letterale: il celebre musicista britannico Ray Cooper suonò la batteria sul palco del ristorante accompagnato da Elton John al piano.
Fonte: ufficio stampa
Elton John fu la prima pop star europea a venire in Unione Sovietica. Si esibì in 8 concerti a Mosca e Leningrado lamentandosi del “pubblico che era come morto”: gli spettatori sovietici non erano abituati ai concerti dal vivo, sembravano inchiodati alle poltrone e reagivano agli hit applaudendo in modo composto.
Quando a tarda sera dopo il concerto Elton venne portato al ristorante del “Grand Hotel Europe” ritrovò finalmente il “suo” pubblico nei turisti di vari paesi stranieri che alloggiavano in albergo. Gli ospiti non riuscirono a contenere il loro entusiasmo e travolsero quasi tutti i tavoli. La registrazione di questo concerto improvvisato fu inclusa nel documentario “To Russia with Elton”.
Consiglio: Ogni venerdì dalle 19 al ristorante del “Grand Hotel Europe” un’orchestra da camera esegue le composizioni di Chajkovskij. Il grande compositore russo nel 1877 trascorse in questo albergo la sua luna di miele.
Fonte: Lori/Legion-Media
La 44enne Isador Duncan, creatrice della “danza libera”, alloggiava in una stanza dell’“Hotel d’Angleterre” con il 26enne Sergej Esenin, il celebre astro della poesia russa, allora all’acme della popolarità. Le sue performance raccoglievano centinaia di spettatori e spesso finivano con degli scandali e persino con delle risse: a causa della sua sregolatezza il poeta si guadagnò la fama di inguaribile teppista.
Nel 1922 Isadora Duncan si esibì sul palcoscenico principale del Teatro Marinskij. Qualche tempo prima di scendere all’“Angleterre”, Esenin e la Duncan si erano conosciuti a Mosca dove la danzatrice americana, ispirata dalla rivoluzione russa, era venuta per aprire la sua scuola. Folgorato dalle sue esibizioni Esenin, che non conosceva nessun’altra lingua eccetto il russo, irruppe nel suo camerino, e dopo aver rinunciato a dichiararsi a parole, crollò sul pavimento dinanzi alla Duncan, abbracciando le sue ginocchia.
Sergej Esenin, Isadora Duncan e la loro figlia adottiva, 1922. Fonte: Edward Steichen
Ben presto dopo la tournée a Pietrogrado questa coppia di star si sposò e iniziò la sua lunga tournée dapprima in giro per l’Europa e poi nella patria della Duncan, gli Stati Uniti dove finì col separarsi. Esenin tornò in Russia e due anni dopo la Duncan ricevette un telegramma in cui si diceva che il suo amato era stato rinvenuto morto all’“Hotel Angleterre”, nella stessa camera N° 5 dove avevano alloggiato insieme.
Consiglio: Nell’hotel si trova l’Angleterre Cinema Lounge, dove vengono proiettati film art-house e documentari in lingua originale con sottotitoli in russo.
Fonte: Lori/Legion-Media
All’hotel “Astoria” era solito alloggiare un classico della fantascienza, H.G. Wells. Era il 1934 e l’autore della “Guerra dei mondi”, alla sua terza visita in Russia, trascorreva prevalentemente il suo tempo a discutere. Wells, che era presidente dell’Unione internazionale degli scrittori, il Pen international, era venuto in Unione Sovietica per concordare l’adesione dell’Unione degli scrittori sovietici all’associazione. Ma persino dopo un incontro a tu per tu con Stalin non riuscì a conseguire il suo scopo.
A Pietrogrado – allora il maggior centro scientifico del paese – accolse in una grande stanza dell’“Astoria”, che si affacciava sulla Cattedrale di Sant’Isacco, una delegazione di divulgatori scientifici sovietici di cui facevano parte il matematico Jakov Perelman e gli scrittori di fantascienza Aleksandr Beljaev e Grigorij Mishkevich che avevano portato con loro tre pesanti pacchi con le edizioni dei suoi libri in russo. In quel periodo la tiratura dei libri di Wells, pubblicati in Unione Sovietica, superava i due milioni di copie; un numero di copie più elevato di quello dei libri stampati nella sua patria, l’Inghilterra.
Соnsiglio: Al Caffè “La Rotonda”, al piano terra dell’“Astoria” ogni giorno dalle 15 alle 18 viene servito il tè accompagnato dai bliny con la marmellata. La tradizione del tè del dopopranzo fu introdotta dal primo direttore dell’hotel all’inizio del XX secolo. Da allora nella sala da pranzo è sempre pronto un samovar di lucido ottone.
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