Church of John the Baptist & Dormition Cathedral, southeast view. July 1, 2014.
William BrumfieldLa cattedrale della Dormizione di Smolensk. Fonte: William Brumfield
Agli inizi del XX secolo il chimico e fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventò un complesso procedimento per la fotografia a colori ed ebbe l’idea di utilizzare questa nuova tecnica per ritrarre la realtà multiforme dell’Impero russo. Tra i vari progetti che intraprese vi fu quello di fotografare per il centenario della campagna napoleonica del 1812 i luoghi legati all’evento. Di particolare interesse sono i lavori realizzati durante l’estate del 1811 nella città di Smolensk. Del terribile assedio subito dalla città nella metà dell’agosto 1812 ci offre un vivido quadro Lev Tolstoj nel suo romanzo “Guerra e pace”.
Smolensk, menzionata per la prima volta nelle cronache medioevali dell’anno 862, fu sede di numerosi monasteri e chiese. Il santuario più notevole della città è la Cattedrale della Dormizione che Prokudin-Gorskj fotografò da due diverse prospettive per rendere la sua imponente presenza. Iniziata nel 1101 su ordine del principe Vladimir Monomakh (1053-1125), la sua costruzione venne completata nel 1140 dal nipote di Monomakh, Rostislav Mstislavich (1110-1167), che regnò a Smolensk dal 1125 al 1160.
Di fatto non si è conservato nulla dell’architettura originaria che fu gravemente danneggiata nel corso dell’assedio polacco agli inizi del XVII secolo, durante la fase di crisi dinastica nota come Periodo dei Torbidi. Dopo il ritorno di Smolensk sotto il controllo della Moscovia, nel 1654, fu avviata la ricostruzione della cattedrale nel medesimo sito. A causa delle difficioltà incontrate nella realizzazione del progetto, la ricostruzione che doveva essere ultimata nel 1677 proseguì fino al 1740 e con l’aggiunta di altri lavori supplementari venne portata a compimento nel 1772. L’attuale forma barocca della cattedrale, coronata da cinque cupole, risale al 1730 ed è opera di Gottfried Schädel.
La cattedrale della Dormizione di Smolensk. Fonte: William Brumfield
La veduta da sud-est
La veduta scattata da Prokudin-Gorskj da sud-est mostra i tre segmenti dell’abside che contiene l’altare maggiore nella parte orientale della struttura. Il disegno della facciata riflette l’influenza dello stile barocco che fiorisce nel XVII secolo nell’architettura religiosa ucraina. Il livello superiore è caratterizzato da insolite finestre circolari e il tetto basso è coronato da cinque cupole decorate. La cattedrale riuscì miracolosamente a preservarsi da danni di grave entità durante la Seconda guerra mondiale, ma il suo oggetto sacro più prezioso, l’icona della Madre di Dio di Smolensk, scomparve durante il conflitto.
La mia veduta da sud-est è stata scattata nel 2014 da un punto d’appoggio diverso, sulle mura orientali della grande fortezza di Smolensk (vicino alla Torre dell’Aquila). L’obiettivo della macchina fotografica di Prokudin-Gorskij cattura gran parte della collina alle spalle della cattedrale, ma l’immagine della cattedrale appare un po’ sfuocata a causa della brumosa atmosfera estiva. Il mio scatto eseguito invece con un teleobiettivo consente una maggiore definizione.
La veduta da nord-ovest
La seconda veduta di Prokudin-Gorskij della collina della cattedrale, scattata dalla Collina di Kazan, mostra la Cattedrale della Dormizione dal lato nord-ovest. Davanti a essa a sinistra è visibile il monumentale campanile eretto tra il 1763 e il 1772. In primo piano si scorgono delle case di legno costruite su basi in mattoni. In basso a sinistra una donna è ritratta coi suoi bambini sulla porta di una casa. La mia immagine è stata realizzata nel 2006 nei pressi del Monastero dell’Ascensione e mostra una parte in restauro della Cattedrale della Dormizione coperta dalle impalcature. Altre vedute più ristrette da me eseguite nel 2014 mostrano dettagli della facciata Ovest della cattedrale e il campanile.
Sebbene entrambe le immagini di Prokudin-Gorskij mostrino un paesaggio bucolico coperto di vegetazione, al volgere del XX secolo Smolensk era travolta da un’impetuosa crescita urbanistica. Il progresso economico in atto nel Paese in questo periodo aveva avuto un forte impatto sulla città e all’epoca della visita di Prokudin-Gorskij, Smolensk, che era diventata un importante nodo ferroviario, contava una popolazione di 70mila abitanti.
Dopo l’invasione dell’Unione Sovietica da parte dell’esercito tedesco, iniziata il 22 giugno 1941, Smolensk si trovò sotto attacco. La città subì enormi perdite umane e materiali prima di essere liberata dall’Armata Rossa alla fine di settembre del 1943. Malgrado le devastazioni di cui fu vittima durante la Seconda guerra mondiale, gran parte del suo centro storico con le numerose chiese venne accuratamente restaurato. Con la sua popolazione di quasi 330mila abitanti Smolensk è un importante centro amministrativo e culturale e anche la sede di un metropolitanato della Chiesa ortodossa russa.
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