Aumenta in Russia il turismo interno. In questa foto, alcuni turisti sul Lago Bajkal.
Lori/Legion MediaIl settore del turismo in Russia chiude il 2015 con pesanti perdite nel mercato internazionale. Il calo supera il 40% e, come conseguenza, circa il 70% degli operatori del turismo outgoing è uscito dal mercato. Lo ha rivelato Dmitrij Gorin, vice-presidente dell'ATOR, Associazione dei Tour Operator russi.
Secondo le previsioni dell'ATOR, gli operatori turistici continueranno a diminuire anche nel 2016: "La variante ottimistica è che ne rimarranno circa 500. Trecento, secondo le ipotesi più pessimistiche".
Chi rimarrà, dovrà concentrarsi sul turismo interno. La domanda di viaggi interni alla Russia quest'anno è cresciuta del 31% e nel prossimo anno è previsto un ulteriore 20%, secondo i dati dell'Agenzia Federale russa del Turismo (Rosturizm).
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I dati dell'ATOR indicano che circa un milione e mezzo di turisti sono orientati sulla regione di Krasnodar, Sochi, capitale degli scorsi Giochi olimpici invernali, e molte altre località; due milioni cercano invece alternative di vacanza all'estero. "Questo suggerisce che la crescita del turismo russo sarà graduale e prolungata fino al 2017", ha aggiunto Gorin.
L'opzione all inclusive
È lo stato a dover aiutare lo sviluppo di itinerari e infrastrutture in Russia. "Ci saranno dei sussidi per la perdita dell'Egitto (la Russia ha vietato i voli in Egitto dopo la catastrofe aerea sul Sinai, causata da un attacco terroristico che ha ucciso 224 persone, ndr).
“Abbiamo già ricevuto l'approvazione di un miliardo e 700 milioni di rubli (24,5 milioni di dollari) in aiuti ai tour operator", dice Dmitrij Gorin.
Secondo le sue stime, per lo sviluppo di località turistiche nel territorio di Krasnodar è necessario ampliare le spiagge sul Mar Nero. Scarse anche le strutture ricettive. Rosturizm stima un deficit di 150mila alloggi negli hotel, e l'ATOR di 200mila persone.
Nel frattempo, il sistema all inclusive, con cui i russi amavano tanto viaggiare in Turchia ed Egitto, è già comparso anche in Russia. Per due anni è stato testato e la scorsa estate già 600mila turisti ne hanno usufruito per le loro vacanze. In futuro si prevede una crescita della domanda del 20%. Ora il sistema all inclusive è offerto soprattutto da alberghi ad Anapa, Sochi e in Crimea.
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Dove sono andati i russi nel 2015?
Tra le destinazioni più popolari nel 2015 troviamo Simferopoli, in Crimea (5,5% di tutte le vendite), Sochi (3,5%), Tel Aviv, in Israele (2%), Chisinau, in Moldavia, poi Mineralnye Vody (Russia), Krasnodar (Russia), Roma (Italia), Kaliningrad (Russia), Barcellona (Spagna) e Istanbul (Turchia). Nelle prossime vacanze invernali la maggior quantità di biglietti venduti è per aerei diretti a Sochi, Mineralnye Vody, Milano, Roma e Monaco di Baviera.
Tra i Paesi scelti per una vacanza sulla spiaggia in inverno, dopo il bando verso Egitto e Turchia (Rosturizm ha vietato i voli verso la Turchia a causa di una “aumentata minaccia terroristica", dopo che l'aviazione turca ha abbattuto il Su-24 russo al confine tra Turchia e Siria), sono in testa Thailandia, Vietnam, India, Emirati Arabi Uniti e Israele.
"Ha scelto queste destinazioni quel 40% di turisti che non ha potuto andare in Turchia e in Egitto", afferma Dmitrij Gorin.
Nel frattempo, l'ATOR conta sul fatto che già a gennaio-febbraio 2016 i voli per l'Egitto e la Turchia verranno ripristinati. Se il servizio aereo verrà ripreso e i tour operator potranno di nuovo vendere i propri tour in Egitto, nel primo mese ci viaggeranno come minimo 100mila turisti russi.
Tuttavia, gli operatori dichiarano che anche ora sono presenti dei russi nelle zone “proibite”: si tratta di turisti indipendenti che hanno volato lì senza l'aiuto di operatori turistici, ma appoggiandosi ad agenzie di viaggi online (OTA). Difficile quantificarli: negli anni 2011-2013, in un periodo simile di divieto di voli per l'Egitto, furono circa 6mila i russi a volare là autonomamente, riferisce Gorin.
Secondo la OTA Biletix, di tutti i turisti che viaggiano all'estero, il 30% prenota i propri biglietti aerei e alberghi autonomamente. Questa tendenza continuerà anche nel 2016.
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