Sapevi che nel 1941 l’Urss fu sul punto di far esplodere ed allagare la metropolitana di Mosca?

Storia
RUSSIA BEYOND
In tanti anni della sua storia, soltanto un giorno la metropolitana di Mosca non ha trasportato i passeggeri: il 16 ottobre 1941, quando, con la Wehrmacht ormai alle porte della capitale, sembrava giunto il momento di dover eseguire un dolorosissimo ordine

A seguito della gravissima sconfitta subita dalle truppe sovietiche nei combattimenti nei pressi della città di Vjazma nella prima decade di ottobre, i tedeschi erano giunti alle porte di Mosca, praticamente indifesa.

Il 15 ottobre 1941, il Comitato di difesa dello Stato approvò la risoluzione “Sull’evacuazione della capitale dell’Urss”. In conformità a questo documento, le aziende, i depositi e le strutture che non potevano essere evacuate, avrebbero dovuto essere distrutte. La metropolitana della capitale era tra queste.

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“Chiudere la metropolitana. Presentare in tre ore le proposte per la sua eliminazione e distruggerla con qualsiasi mezzo” questo il testo dell’ordinanza del Commissario del Popolo alle Ferrovie, Lazar Kaganovich. Nella notte del 16 ottobre, si cominciarono a smontare le scale mobili e altre attrezzature, a installare le cariche esplosive e a preparare alcune aree per l’allagamento.

Tuttavia, per fortuna, l’operazione non sarebbe stata portata a termine: il Comitato di Stato per la difesa fece in tempo ad annullare la decisione di Kaganovich sulla distruzione della metropolitana. Di conseguenza, gli operai dovettero reinstallare tutte le attrezzature che erano state smontate.

Già alle due di pomeriggio del 16 ottobre, una delle linee della metropolitana era stata ricollegata alla rete elettrica, mentre alle ore 19 il traffico ferroviario nella metropolitana di Mosca venne pienamente ripristinato.

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