Originario di Tashkent (oggi capitale dell’Uzbekistan), Georgij Zelma (1906-1984) si recò più volte in Asia centrale per viaggi di lavoro e divenne famoso in tutta l’Urss per le sue testimonianze fotografiche. Sosteneva i diritti delle donne, fece una campagna per l’emancipazione femminile in Oriente, e fotografava di continuo le manifestazioni femminili in Asia. Durante la Seconda guerra mondiale, Zelma fu al fronte e lavorò per il giornale Izvestija. Molti dei suoi scatti sono diventati dei classici della fotografia di guerra. Dopo il conflitto, continuò a collaborare con un’ampia varietà di riviste sovietiche, viaggiando in tutta l’Unione Sovietica per lavoro e immortalando una grande varietà di ambiti della vita e dell’economia, dall’agricoltura alla pesca.
Giornata internazionale della donna, 8 marzo. Tashkent, 1924
In un ufficio dell’anagrafe. Tashkent, 1925
Abbasso il velo!. 1925
All’appello del Komsomol. In miniera! Operai della miniera di Gorlovka. 1930
Annuncio. Urss, Anni Trenta
Manifestazione sulla Piazza Rossa. 1931
Discorso di Stalin all’VIII Congresso dei Soviet. 1936 (foto con Mikhail Prekhner)
Prima imbarcazione sul canale Mosca-Volga. 1937
La ragazza del Komsomol Ganna Pashkova
Lo scrittore Konstantin Simonov sul fronte settentrionale. 1941
Resistere fino alla morte!. 1942
Lasciate che i soldati dormano un po’. 1942
Prigionieri di primavera. 1942
Combattimento per la casa di Pavlov. Stalingrado, autunno 1942
Amici in lotta. Stalingrado, dicembre 1942
Prigionieri tedeschi a Stalingrado. 1942
Bandiera della vittoria su Stalingrado. 1943
Premio a un patriota. 1943
Pasha Angelina con i membri della sua brigata nei campi prima del raccolto. 1945
Primavera nel deserto del Karakum. Anni Cinquanta
Lago del Komsomol. Tashkent, Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka, 1954
Pescatore. Repubblica Socialista Sovietica Estone. Anni Settanta
Convogliatore. Repubblica Socialista Sovietica Estone. Anni Settanta
Scolari pionieri. Repubblica Socialista Sovietica Kirghiza. Anni Settanta
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