Le “montagne russe” di Caterina la Grande

Museo Peterhof
Nel XVIII secolo, l'imperatrice russa Caterina la Grande organizzò un enorme complesso per slittini nella sua residenza di campagna fuori San Pietroburgo. E aveva un aspetto meraviglioso!

Caterina la Grande sapeva come fare festa! Aveva la sua dacia a Oranienbaum, non lontano dalla residenza ufficiale di campagna di Peterhof. E a dir la verità, non era proprio il tipo di dacia che ci si immagina: si trattava piuttosto di un enorme parco con un insieme di palazzi, padiglioni e aree attrezzate per il tempo libero.

Tra le cose più incredibili, c’era una montagna costruita per le gare di slittini. La slitta invernale era infatti un elemento immancabile, soprattutto durante il periodo delle vacanze, e queste originali “montagne russe” invernali erano un’attrazione piuttosto comune nelle residenze degli zar nel XVIII secolo. Ma perché negarsi la gioia della slitta solo perché fuori non è più inverno? Dopo tutto, l'onnipotente Caterina poteva fare tutto ciò che voleva!

Le strutture per lo slittino estivo furono progettate e costruite per Caterina dal meccanico e ingegnere Andrej Nartov, negli anni Sessanta del Novecento. E non hanno precedenti! La prima “montagna russa” estiva (Katalnaya gorka, in russo) si presentava come un'enorme rampa di legno con tre binari larghi più di sei metri. 

I carretti scendevano lungo il binario centrale e poi seguivano quattro scivoli che salivano e scendevano. I carretti avanzavano per inerzia per un totale di oltre 500 metri. Dopo la corsa, venivano issati di nuovo in cima lungo i binari laterali con uno speciale meccanismo azionato da alcuni cavalli. 

Gli stessi carri erano degli oggetti d’arte! Assomigliavano a delle gondole ed erano riccamente decorati d'oro. Lungo tutta la pista c'era un colonnato coperto, dove gli ospiti dell'imperatrice potevano passeggiare e osservare coloro che facevano un giro su queste rudimentali “montagne russe”. 

Una ricostruzione delle “montagne russe”

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Dopo la morte di Caterina, la gente poté godere di questa struttura solo per pochi anni, poiché nel 1801 le montagne cominciarono a deteriorarsi lentamente, a causa della mancanza di budget per il restauro e la manutenzione (il nuovo imperatore aveva altri hobby e interessi). Alla fine, i colonnati crollarono nel 1813 e le rovine furono smantellate alla fine degli anni '50 del XIX secolo.

Un modellino del padiglione delle “montagne russe” di Caterina

Ma ciò che è sopravvissuto fino ai nostri giorni è uno splendido padiglione, parte del complesso di quelle antiche “montagne russe”. Infatti, le persone si lanciavano sulle slitte dal balcone di questo padiglione situato a 20 metri di altezza. 

Il luogo dove si trovava il complesso di slitte (anche il viale dei pini è rimasto intatto dall'epoca zarista)

Il padiglione fu costruito dall'architetto italiano Antonio Rinaldi in un mix di stile barocco e classico e fu percepito dai contemporanei come uno degli edifici più belli del suo genere.

L'edificio in pietra a tre piani, sormontato da un tamburo rotondo, è decorato con ghirlande intagliate, con una cupola a forma di campana.

Gli interni sono ancora più sorprendenti della facciata: ciascuna delle sale ha un design unico, recentemente restaurato e aperto al pubblico nel luglio 2022.

La sala rotonda è decorata con dipinti e dorature di maestri russi e italiani.

Poiché il padiglione si rivelò così bello, Caterina la Grande lo utilizzò non solo per il tempo libero, ma anche per organizzare cene di gala e ricevimenti. Lì accolse vari ambasciatori stranieri e allestì persino una cena in onore del re svedese Gustavo III.

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