La storia delle ferrovie in Russia inizia nel 1834, quando il famoso ingegnere Franz Anton von Gerstner (1796-1840) arriva a San Pietroburgo. L’ingegnere, un tedesco di Boemia che aveva studiato a fondo questo tipo di trasporto allora pionieristico in Europa, arrivò in Russia per visionare gli impianti minerari degli Urali.
Dopo aver visitato il vasto Paese, von Gerstner propose di costruire una rete di ferrovie nell’Impero Russo. Nel gennaio del 1835, presentò una relazione all’imperatore Nicola I, in cui illustrava il valore potenziale del trasporto ferroviario per un Paese come la Russia.
“Non c’è Paese al mondo in cui le ferrovie sarebbero più redditizie e persino necessarie che in Russia, perché permettono di accorciare le grandi distanze aumentando la velocità dei viaggi”, si legge nella nota.
All’epoca, l’idea di costruire una vasta rete di ferrovie era rivoluzionaria e, pertanto, fu accolta con una dose di scetticismo da molte persone influenti all’interno del governo. La preoccupazione principale era se le ferrovie sarebbero state in grado di resistere alle dure condizioni dell’inverno russo, quando imperversano le tempeste di neve e le temperature scendono di molto sotto lo zero. L’altra preoccupazione era il costo elevato della costruzione delle ferrovie e dell’equipaggiamento, con costosi treni a vapore di fabbricazione straniera.
Ciononostante, i sostenitori delle ferrovie riuscirono a convincere Nicola I che le ferrovie, anche se costose, alla fine avrebbero prodotto profitti e avrebbero contribuito a collegare le zone più remote del Paese, dove i trasporti erano solitamente ostacolati dalle cattive condizioni delle strade e dal maltempo in qualsiasi stagione, eccetto l’estate.
Il 21 marzo 1836, l’imperatore Nicola I firmò un decreto che dava il via alla costruzione della prima ferrovia in Russia, la Ferrovia Tsarskoselskaja, che collegava la stazione Tsarskoselskij di San Pietroburgo con Tsárskoe Seló, residenza della famiglia imperiale russa, e con Pavlovsk, sede di un’altra reggia.
Il governo intendeva valutare come questa ferrovia di dimensioni limitate avrebbe resistito alle condizioni dell’inverno russo e fare ulteriori riflessioni sulla base dei risultati.
La costruzione della prima ferrovia iniziò quindi a ritmo serrato. Alla fine di settembre del 1836 furono effettuate le prime corse di collaudo. Tuttavia, per trainare i vagoni durante i test furono utilizzati cavalli anziché locomotive a vapore. Quando i primi tentativi si rivelarono un successo, gli ingegneri passarono alla fase successiva.
La prima locomotiva fu ordinata in Gran Bretagna e consegnata in Russia all’inizio di novembre del 1836. Fu portata via mare dall’Inghilterra a Kronshtadt e poi trasportata con traino di cavalli fino alla destinazione finale. A Tsarskoe Selo fu assemblata e collaudata. Il primo treno in Russia era composto da una locomotiva a vapore e da otto vagoni che differivano per classi di comfort.
L’ingegnere Franz von Gerstner richiese che le locomotive a vapore avessero una potenza di 40 cavalli e fossero in grado di trasportare diversi vagoni con un massimo di trecento passeggeri a una velocità di 40 chilometri all’ora.
Per aumentare la capacità della ferrovia, il governo russo stabilì che lo scartamento ferroviario in Russia sarebbe stato di 1829 mm, più largo dello scartamento di 1435 mm adottato come norma in Inghilterra.
La prima ferrovia in Russia fu inaugurata solennemente l’11 novembre 1837. “I cittadini sono accorsi in massa alla vecchia chiesa reggimentale di Semjonovskij Platz. Sapevano che stava per essere inaugurata una ferrovia insolita e che ‘un cavallo d’acciaio, che trasportava molte, molte carrozze assieme’ sarebbe partito per la prima volta’, riporta un articolo di giornale dell’epoca.
Questo evento storico segnò l’inizio di una nuova era. Presto l’Impero Russo sarebbe stato rivoluzionato dall’introduzione delle ferrovie su larga scala.
Il 1° novembre 1851 fu inaugurata la ferrovia Nikolaevskaja, lunga 645 km, che collegava San Pietroburgo a Mosca. Nelle due capitali furono costruite due stazioni ferroviarie identiche ai due capi della linea.
Il boom delle ferrovie in Russia si ebbe nella seconda metà del XIX secolo. La Russia iniziò a produrre le proprie locomotive. Le imprese private si unirono alla costruzione delle ferrovie, investendo in quella che solo pochi anni prima era considerata un’iniziativa rischiosa. Le ferrovie non solo si dimostrarono redditizie, ma diedero anche impulso allo sviluppo economico e infrastrutturale del Paese.
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Nel 1875 furono costruiti più di 20 mila km di ferrovie e, alla fine del XIX secolo, la rete ferroviaria russa era già lunga 53.200 km. All’inizio del 1900 furono aggiunti altri 22.600 km di binari.
E quella che è probabilmente la ferrovia più famosa del mondo, la Transiberiana, che collega la Russia occidentale all’Estremo Oriente russo, fu costruita tra il 1891 e il 1916. Ancora oggi è la ferrovia più estesa del mondo, con una lunghezza di quasi 9.500 chilometri.
Nel XX secolo, il trasporto ferroviario è diventato il principale mezzo di trasporto di merci e passeggeri in Russia. Oltre il 70% delle merci viaggiava su rotaia in Unione Sovietica. Alla fine degli anni Ottanta, la lunghezza operativa della rete ferroviaria dell’Urss era di circa 145.000 km. La rete comprendeva 32 ferrovie e oltre 11.000 stazioni ferroviarie.
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