Lo scherzo e l’urlatore: i nomi più strani delle navi russe

Ivan Aivazovskij/Museo centrale delle navi
I nomi più bizzarri furono inventati da Pietro il Grande. E alcuni fanno davvero sorridere

Il Grozny (Terribile), il Khrabry (Coraggioso), il Gromoboy (Tonante) e il Besposhchadny (Spietato). Sono i nomi di alcuni vascelli della Marina russa e sovietica che dovevano ispirare orgoglio ai marinai e incutere timore ai loro nemici. Tuttavia, oltre a questi nomi altisonanti, ce n’erano alcuni che facevano davvero sorridere…

1 / Tri Ryumki - I tre bicchierini

Più di qualche volta lo zar Pietro il Grande si è affidato al proprio umorismo per dare i nomi alle sue nuove navi. Per esempio, chiamò una barca-longa (un’imbarcazione militare spinta da remi e vele) “Tri Ryumki” (Tre bicchierini), presumibilmente in onore dei numerosi banchetti e feste che amava tanto ospitare.

La nave, dotata di 36 cannoni, fu completata nel 1700. I preparativi per il suo varo nel Mar d’Azov furono lunghi e complessi, ma per qualche motivo l’imbarcazione non salpò mai. La “Tri Ryumki” passò molto tempo sul fiume Don, a marcire, fino a quando fu finalmente smantellata nel 1710. 

2 / Pivonosets e Vinonosets - Il trasportatore di birra e il trasportatore di vino

Nonostante i loro nomi espressivi, le navi Pivonosets e Vinonosets non si occupavano di trasportare bevande alcoliche. Nella Grande guerra del nord contro la Svezia furono inizialmente usate come navi da trasporto, e poi nel 1705 furono convertite in navi da guerra per il bombardamento dei forti nemici e delle fortificazioni sulla costa.

L’idea di questi nomi non fu propriamente di Pietro il Grande: egli la prese in prestito dai suoi “maestri” in materia nautica: gli olandesi.

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3 / Ne Tron Menya - Non mi toccare

Questo è stato il nome insolito di tutta una serie di vascelli costruiti tra il 1725 e il 1832, ma non aveva nessun intento intimidatorio nei confronti dei nemici.

Alle navi fu dato questo nome in onore di un passo del Vangelo in cui si parla della prima apparizione di Cristo a Maria Maddalena dopo la Resurrezione, durante la quale Gesù annunciò: “Non mi toccare, perché non sono ancora asceso al Padre; ma va' dai miei fratelli e dì loro: Ascendo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro” (Giovanni 20, 17).

Nel 1864 fu varata una batteria galleggiante corazzata chiamata “Ne Tron Menya”, che prestò servizio nella flotta del Baltico per più di 40 anni. Nel 1908 fu convertita in una chiatta da carico. La nave fu distrutta nella Seconda guerra mondiale: affondò nella Neva durante l'assedio di Leningrado.

Il nome biblico “Ne Tron Menya” fu dato anche a una batteria antiaerea galleggiante della flotta sovietica del Mar Nero che difendese Sebastopoli negli anni 1941-1942. In quel caso, però, il nome non fu scelto per il passo evangelico, bensì come segno di rispetto nei confronti delle navi della flotta imperiale russa che avevano portato questo nome, e in particolare per ricordare la batteria galleggiante corazzata che aveva servito nel Baltico.

4 / Krikun - L'urlatore

Costruito a Newcastle nel 1857, il piroscafo a pale Krikun servì nella flotta russa del Mar Nero non solo come rimorchiatore ma anche come nave da guerra. Durante la guerra russo-turca del 1877-1978 furono installati a bordo anche due cannoni da quattro libbre.

Il fato volle che il destino del Krikun si consumasse a Capo Ak-Burun in Crimea: lì, nel 1861, la nave riuscì a portare in salvo l'equipaggio della fregata a vapore Khersones durante un naufragio; ma nello stesso luogo, il 26 aprile 1878, il Krikun finì addosso agli scogli e affondò.

5 / Shutka - Lo scherzo

Costruita inizialmente nel 1871, la lancia a vapore Shutka doveva essere utilizzata per le crociere fluviali dal principe ereditario, il futuro imperatore Alessandro III. Ma il fato le riservò ben altro destino.

Alla vigilia della guerra russo-turca del 1877-1978, Alessandro la mise a disposizione della flotta imperiale russa e, nel conflitto militare che scoppiò subito dopo, la Shutka fu utilizzata come nave posamine.

L'8 giugno 1877, la lancia stava fornendo copertura durante la posa di alcune mine nella zona dell’isola di Mechka, sul Danubio, nell’ambito di un'operazione essenziale per l'esercito russo intenzionato ad attraversare il fiume. Quando il piroscafo turco Erekli apparve inaspettatamente vicino all'isola, la Shutka si diresse immediatamente verso di lui e attaccò il nemico.

Spaventato, l’equipaggio turco fece subito marcia indietro. E il comandante della Shutka, Nikolaj Skrydlov, fu insignito dell'Ordine di San Giorgio IV Classe per questa impresa.

6 / Mikrob - Il microbo

Nel 1897, nel Forte di Alessandro I, su un’isola artificiale nel Golfo di Finlandia, a San Pietroburgo, fu aperto un laboratorio per la peste. Il forte isolato era il luogo ideale dove sviluppare e produrre vaccini e sieri contro la pericolosa malattia. 

I collegamenti tra il forte, che in seguito divenne noto come il Forte della Peste, e il mondo esterno, erano garantiti da una piccola nave a vapore a cui fu dato un nome molto appropriato: Mikrob. In inverno, i medici raggiungevano la “terraferma” a bordo delle slitte.

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