Poltava, Repubblica Socialista Sovietica Ucraina. 1 febbraio 1984. Uno spettacolo basato sul racconto "La notte prima di Natale" di Nikolaj Gogol
Yuzef Mosenzhnik, Vladimir Repik/TASSSe vi è capitato di entrare nelle vecchie case russe, avrete di sicuro notato la strana posizione degli specchi affissi alle pareti: sono appesi particolarmente in alto e inclinati verso il basso. Una soluzione d’arredo che potrebbe apparire curiosa ai giorni nostri. Ma dietro a quest’usanza ci sono motivazioni ben precise.
Specchio incorniciato, inizio XX secolo. Museo regionale delle tradizioni di Kemerovo
Dmitrij Korobejnikov/SputnikUn centinaio di anni fa gli specchi costavano molto, e solo le famiglie più facoltose potevano permetterseli.
Nella Russia pre-rivoluzionaria le superfici riflettenti con cornici massicce si trovavano perlopiù solo nelle tenute di campagna e nelle residenze delle persone più benestanti. Gli specchi potevano essere da terra, da parete o incassati in qualche mobile.
Un antico salotto russo, 1910 circa
MAMM/MDFI contadini più abbienti acquistavano specchi piuttosto semplici alle fiere, mentre le persone con meno possibilità economiche si accontentavano di modelli ancor più modesti e piccoli. I modelli più raffinati erano ovviamente molto costosi; di solito erano accompagnati da cornici intagliate e venivano appesi molto in alto per evitare che qualcuno li rovinasse o li rompesse accidentalmente. Ma come faceva la gente a guardarsi allo specchio?
Un'antica cucina russa
A. Goriachev/SputnikSemplice: venivano appesi ad angolo, in modo da poter riflettere la propria figura.
In Russia esistono ancora oggi molte superstizioni legate agli specchi: c’è chi crede che siano delle porte per gli inferi; mentre guardarsi allo specchio e non potersi vedere a figura intera è da sempre considerato un cattivo presagio. Per questo gli specchi venivano appesi in modo tale da potersi guardare a grandezza naturale. Ma guai a romperne uno: si credeva che ne sarebbe derivata una grande sfortuna. Ed ecco che ancora una volta si optava per appenderli in alto, lontano da mani sbadate.
Festa in casa, 1961
Viktor Akhlomov/MAMM/MDFLEGGI ANCHE: Cinque superstizioni russe dure a morire
Gli specchi sono diventati molto più accessibili in epoca sovietica grazie allo sviluppo dell'industria; ma molte persone hanno continuato ad appenderli come facevano i loro nonni.
Regione di Tula, URSS, settembre 1960. Veduta della sala da pranzo al Museo di Jasnaja Poljana, dove visse lo scrittore Lev Tolstoj
Vladimir Savostyanov/TASSOggi si possono ammirare specchi appesi molto in alto non solo nei musei, ma anche nelle vecchie case di campagna.
Anche i quadri venivano appesi ad angolo... ma per una ragione diversa.
Pavel Miljukov con la moglie e la figlia nel soggiorno del suo appartamento
Studio fotografico di Karl Bulla/Archivio statale centrale dei documenti cinematografici e fotografici di San PietroburgoOltre agli specchi, quasi ogni casa aveva quadri o fotografie incorniciati, anch'essi appesi vicino al soffitto.
Ritratto di donna
Aleksandr Grinberg/MAMM/MDFIl motivo è che questa posizione permette all’osservatore di ammirare meglio l’opera, visto che si riduce il riflesso. Più il soffitto è alto, più aumenta l’angolo del quadro. Ancora oggi molti musei continuano ad appendere i quadri in questo modo.
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