Come un architetto sovietico trasformò un muro di cinta prefabbricato nel simbolo di un’epoca

Legion Media
Vi troverete davanti questi grandi pannelli di cemento armato con la loro decorazione a bugnato in ogni angolo dell’ex Urss

In qualsiasi città della Russia o dell’ex Urss andiate, vi imbatterete di certo in questo muro di cinta in cemento armato con rilievi romboidali. Proprio lui è l’elemento che accomuna la vita quotidiana di milioni di persone dell’area ex sovietica, ben più dell’insalata Olivier, della tuta Adidas o della scarsa propensione al sorriso. Ma com’è venuto alla luce?

Estetica minimalista

Il creatore di questo inconfondibile elemento edilizio è l’architetto Boris Lakhman. E il nome ufficiale del suo pannello di calcestruzzo è “PO-2” con PO che sta per “plità ogrady”, ovvero “lastra di recinzione”. Lakhmal la progettò negli anni Settanta, quando lavorava per la Società moscovita di materiali per costruzioni edili MosGorStrojМaterial, nel reparto edifici industriali.

“Il pannello venne progettato con un disegno a rilievo che produceva un gioco di luci e ombre, per rendere meno monotoni questi muri di cinta che erano spesso lunghissimi”, ha raccontato un paio di anni fa Lakhman. Inoltre, la cosa aiutava a fare da barriera sonora, il che era particolarmente importante in caso di vicinanza ai quartieri residenziali.

Per questo lavoro si ispirò probabilmente alla scuola tedesca del Bauhaus e al bugnato, popolare nell’architettura rinascimentale italiana.

Al di là del muro

Ma nel 1981 Lakhman prese la decisione di andarsene negli Stati Uniti e, con la famiglia, riuscì a trasferirsi a New York, dove ottenne un posto di lavoro nello studio architettonico Richard M. Bellamy e iniziò a occuparsi di rinnovamento di vecchi edifici e di progettazione di biblioteche e scuole. Oggi si dedica alla pittura.

Sebbene il padre di questo muro abbia abbia poca voglia di parlare della sua opera giovanile, la “recinzione di Lakhman” è ritenuta un vero simbolo dell’epoca sovietica e molti artisti e designer ne fanno uso nella loro iconografia.

Per esempio, al festival Archstoyanie 2018 il pittore e architetto Aleksandr Brodskij ha creato un’opera d’arte ispirata al “PO-2”. E l’azienda di abbigliamento sportivo Puma ha messo in commercio delle scarpe da ginnastica con una suola a rombi che tanto ricorda il motivo stampato sul cemento armato.


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