Data di costruzione: 1710-1714
Utilizzatore: Pietro I
Prima di tutto il resto, a San Pietroburgo (fondata nel 1703) apparve una capanna di tronchi d’albero lungo il fiume Neva. Pietro I era abituato agli alloggi modesti, e quando uscì dalla capanna di legno nel 1712, questo nuovo “palazzo” estivo vantava solo due piani.
Data di costruzione: 1717-1724, ricostruito nel 1752-1756
Utilizzatore: Caterina I, Imperatrice Elisabetta, Caterina II la Grande
L’attuale palazzo che ha sede a Pushkin (in precedenza, Tsarskoe Selo, 30 km a sud di San Pietroburgo), fu costruito sotto il regno dell’Imperatrice Elisabetta (Elizaveta Petrovna), la figlia di Pietro avuta dalla seconda moglie, Caterina I. Questo colosso lungo 325 metri ospita alcuni dei più stravaganti esempi di lusso mai visti: una sala da ballo foderata d’oro, una sala ritratti di 100 metri quadrati, un salotto cinese ricoperto di seta, un’immensa cappella e statue ricoperte d’oro erano solo alcune delle caratteristiche del palazzo.
Caterina II (la Grande) sostituì il gusto dell’imperatrice Elisabetta alla sfarzosità del rococò con uno stile neoclassico e neogreco.
Data di costruzione: 1757-1762
Utilizzatore: ufficialmente, tutti i successivi zar russi
L’attuale palazzo deriva da un progetto di Francesco Bartolomeo Rastrelli, che iniziò a costruirlo con l’approvazione dell’imperatrice Elisabetta. L’eleganza del rococò verde e bianco, le colonne ioniche e i parapetti erano così amati che quando gran parte del palazzo fu distrutta in un incendio del 1837, Nicola I ordinò una ricostruzione esatta della sua facciata.
Data di costruzione: 1786-1796
Utilizzatore: Caterina II
Il primo palazzo della tenuta, completato per Caterina dopo nove anni di costruzione, fu demolito nel 1785 perché l’imperatrice riteneva le stanze troppo buie. Il nuovo maniero fu abbandonato da Paolo I e completato solo nel 2007.
La residenza di Caterina la Grande a Mosca è ora un parco idilliaco nella periferia sud della città. Altri parchi, li trovate qui.
Data di costruzione: 1792-1796
Utilizzatore: Alessandro I, Nicola I, Alessandro III, Nicola II
Sorge a Tsarskoe Selo, accanto al Palazzo di Caterina, ed è stato utilizzato come residenza estiva dei Romanov per tutto il XIX secolo (e di fatto come residenza permanente da Nicola II e dalla sua famiglia).
Data di costruzione: 1797-1801
Utilizzatore: Paolo I
Il castello di San Michele è la residenza di uno dei leader dal destino più cupo della Russia. Il figlio di Caterina II trascorse 15 anni prima della sua ascesa al trono pianificando questa spettacolare tenuta. Quando il castello fu definitivamente completato nel 1801, lo zar Paolo vi visse solo per 40 giorni prima di essere assassinato in un colpo di Stato.
Data di costruzione: 1861 (ricostruito nel 1909-1911)
Utilizzatore: Alessandro II, Alessandro III, Nicola II
L’assurdamente costosa dacia in Crimea di Nicola II, che sostituì il suo palazzo originale, fu un testamento di breve durata della grandiosità dei Romanov, che non aiutò il destino della famiglia. È interessante notare che è stato anche il punto di incontro per la conferenza di Jalta nel febbraio 1945.
Data di costruzione: 1776-1787
Utilizzatore: Lenin
Lo studio e l’appartamento di Lenin si trovavano al terzo piano del Palazzo del Senato, dove il leader rivoluzionario visse e lavorò ai tempi della Guerra Civile. Gli alloggi del leader bolscevico furono conservati al Cremlino come memoriale personale fino al 1994.
Data di costruzione: inizio del XIX secolo
Utilizzatore: Lenin
Questo palazzo nobiliare neoclassico del XIX secolo ospitò il leader bolscevico quando si ammalò nel maggio del 1923. Essendosi abituato al sontuoso interno neoclassico della villa, Lenin avrebbe istruito i suoi aiutanti a non modificare nessuno degli arredi dell’edificio. Ancora oggi è una casa museo.
Data di costruzione: 1933-1934
Utilizzatore: Stalin
Puntando ad allontanarsi dalla chiassosa Mosca, il Segretario Generale sovietico commissionò la costruzione di un’imponente residenza personale di sette stanze nell’ovest della città, nel 1933. Fu lì che Stalin trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita, ospitando Mao Zedong e Winston Churchill nel suo studio. A quanto pare, Stalin lo lasciava di rado, nonostante la residenza disponesse di vari giardini, frutteti e strutture sportive.
Data di costruzione: 1955
Utilizzatore: Nikita Khrushchev
Ancor prima di diventare segretario generale del Pcus, Khrushchev perse poco tempo dopo la morte di Stalin per assicurarsi una sistemazione migliore. La nuova villa sulla via Kosygina si affacciava sulle Colline Lenin (ora Colline dei Passeri), era abbellita con marmi e legni costosi, e circondata da recinzioni d’acciaio.
Data di costruzione: fine anni Cinquanta del Novecento
Utilizzatore: Leonid Brezhnev, Jurij Andropov
Per motivi di efficienza, l’appartamento di 54 metri quadrati di Brezhnev era solo un piano sotto l’appartamento del capo del Kgb e futuro segretario generale del Pcus Andropov. L’appartamento ha fatto molto rumore sulla stampa russa nel 2003, quando è andato in vendita per l’enorme cifra di 620 mila dollari (il doppio del suo valore di mercato stimato).
Data di costruzione: primi anni Sessanta del Novecento
Utilizzatore: Leonid Brezhnev
La dacia preferita di Brezhnev e da lui visitata più di frequente si trovava nel parco nazionale di Zavidovo, circa 130 km a nord-ovest di Mosca. Costruito principalmente per la caccia, questo cottage a due piani aveva pavimenti in marmo, un cinema privato, una sala da biliardo e 12 lussuose camere da letto per amici e politici di alto livello.
Data di costruzione: 1978
Utilizzatore: Leonid Brezhnev, Mikhail Gorbachev
Questo spazioso condominio nel quartiere alla moda degli Stagni del Patriarca di Mosca servì prima da appartamento in centro per Leonid Brezhnev, e poi brevemente per Gorbachev nel 1984-5. Se lo osservate da vicino, il sesto piano è distinguibile dal fatto che le sue finestre sono leggermente più alte delle altre, il che significa un po’ più spazio sopra alla testa per i Segretari generali che per i normali cittadini.
Data di costruzione: 1986
Utilizzatore: Mikhail Gorbachev
Non lontano dal vecchio villino di Krushchev, si trova l’ex palazzo di quattro piani e quattordici stanze di Mikhail Gorbachev. L’edificio fu successivamente acquistato dal compositore Igor Krutoj alla cifra (presunta) di 15 milioni di dollari.
Data di costruzione: 1986-1988
Utilizzatore: Mikhail Gorbachev
Nonostante la sua campagna contro i privilegi del Partito, l’ultimo leader sovietico non esitò a farsi costruire una casa vacanze di tre piani da 20 milioni di dollari sulla costa del Mar Nero. Un’inchiesta del 1992 del quotidiano Pravda rivelò che la dacia disponeva di una spiaggia privata, di un solarium sul tetto, di pavimenti in marmo, cinema, pista da ballo, campi da tennis e di un boschetto di pesche con impianto di irrigazione automatico.
La dacia di Gorbachev è passata alla storia per essere stata la sede dei suoi tre giorni di arresti domiciliari durante il fallito colpo di stato del Kgb e dei membri del Partito Comunista nell’agosto del 1991.
I politici sovietici vivevano davvero nel lusso estremo?
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