Si chiamano Itelmenite, Aleutite e Koriakite, e sono i nomi dei tre nuovi minerali scoperti dagli scienziati dell'Università Statale di San Pietroburgo nella penisola della Kamchatka, nell'Estremo oriente russo.
Gli specialisti del Dipartimento di Cristallografia, guidati dal professor Oleg Siydr, da diversi anni lavorano allo studio delle fumarole del vulcano Tolbachik, situato al centro di questa regione particolarmente selvaggia. Questi orifizi terrestri, dai quali fuoriescono vapore e gas, sono caratterizzati da una ricca diversità minerale. Tuttavia, è stato proprio durante l'analisi dei campioni prelevati sul posto che i ricercatori hanno scoperto la presenza di questi tre nuovi minerali.
“La loro struttura cristallina e le loro proprietà non hanno nessuna analogia con altri gruppi di minerali", si legge nella pubblicazione universitaria.
L'Itelmenite e la Koriakite contengono lo ione solfato, mentre l'Aleutite contiene arseniato e vanadato. I ricercatori ritengono che queste caratteristiche potrebbero consentire il loro utilizzo in una grande varietà di campi dell'industria high-tech, dalla microelettronica alla produzione di computer quantistici.
In occasione di questa importante scoperta, gli esperti hanno dato ai materiali il nome di gruppi etnici indigeni della Kamchatka, ovvero Itelmeni, Aleuti e Koriak.
“Vista la sorprendente somiglianza tra l'architettura della costruzione cristallina del minerale e i motivi tradizionali dell'abbigliamento degli Itelmeni, gli scienziati hanno deciso di intitolarli in onore di questi popoli”, si legge nel comunicato stampa.