Sugli smartphone Huawei potrebbe apparire presto un assistente vocale made in Russia

Getty Images, Yandex
Si tratta del sistema Alice, che sarebbe seguito anche da una vasta serie di applicazioni della galassia del motore di ricerca Yandex, per sostituire i servizi di Google

Il player cinese della telefonia Huawei sta negoziando con il gigante russo di Internet Yandexper introdurre l’assistente vocale “Alice” (“Alisa”) nei suoi smartphone. Lo ha riferito l’agenzia di stampa RIA Novosti, citando le parole del presidente della Huawei Mobile Services Alex Chang.

Ma se Alice, considerata la voce più sexy al mondo nel campo degli assistenti virtuali, apparirà su tutti gli smartphone dell’azienda o solo su quelli che verranno venduti in Russia, non è stato specificato.

Secondo Chang, i negoziati sono in corso da due mesi, tuttavia è ancora troppo presto per parlare dei risultati finali.

Cosa si sa di Alice?

“Yandex” ha presentato Alice due anni fa. Come Siri e all’Assistente di Google, può svolgere attività quotidiane: cercare informazioni nel browser, comunicare le condizioni meteorologiche, aprire applicazioni, chiamare servizi di emergenza, consigliare ristoranti nelle vicinanze e così via.

Alice migliora costantemente con l’aiuto della rete neurale e dei dati dell’utente. Ha imparato il ritmo del rap dalle frequenti ricerche su questo genere musicale, a giocare a “Gorodà” (“Le città”; dove si deve dire velocemente il nome di una città che inizia per la lettera con cui termina quella scelta dall’avversario) e a “Krokodil” (“Coccodrillo”, un gioco in cui di devono mimare delle parole), e ora sa rispondere spiritosamente a domande insolite.

Oggi Alice può essere installata su qualsiasi smartphone e tablet con iOS o Android. Inoltre, è incorporata negli altoparlanti intelligenti della stessa Yandex e di altri produttori.

Alice può anche controllare dispositivi intelligenti, che si tratti di un aspirapolvere Xiaomi, un bollitore elettrico Redmond, un lettore multimediale in miniatura di Yandex, e prese e lampadine intelligenti. Con tutto questo kit, si può chiedere ad Alice di accendere e regolare la luce, suonare una canzone, svegliarti quando devi andare al lavoro, scegliere una serie tv da guardare e molto altro.

Come interagirà Alice con le altre applicazioni?

Funziona bene con le applicazioni preinstallate di base, come sms, videocamera, calendario, chiamate e sveglia.

Con altre applicazioni, in particolare di Google, l’assistente vocale non funziona. Ma Yandex duplica molti servizi Google e offre alcuni servizi aggiuntivi, creando un intero ecosistema che include molte altre applicazioni russe: motore di ricerca, browser, Yandex.Music, servizio di taxi, servizio meteorologico, mappe, aggregatore di notizie e così via. E con ognuna di esse Alice funziona.

Quindi, ci si aspetta che, in caso che la trattativa vada a buon fine, sui dispositivi Huawei insieme ad Alice, ci siano tutte queste applicazioni, cosa ammessa anche da Chang.

Non è la prima volta che Yandex cerca di entrare nel mercato estero. Yandex Taxi opera già in Israele, Finlandia, Lettonia, Costa d’Avorio e in molti altri paesi della CSI, tra cui Georgia, Bielorussia, Armenia e Kazakistan.

All’inizio di quest’anno, l’azienda ha mostrato il suo veicolo senza pilota al Consumer Electronics Show (CES), la più grande fiera di elettronica. A differenza dei concorrenti, l’auto non aveva un ingegnere al posto di guida, che di solito controlla la situazione. Rispetto a risultati come questo, il compito di insegnare ad Alice a parlare inglese non sembra più così difficile.

La cooperazione russa con la società cinese si limiterà a questo?

No. Abbiamo già scritto che Huawei potrebbe sostituire completamente il sistema operativo mobile Android con il sistema operativo Avrora, sviluppato da un’altra società russa, Rostelecom. E questo per non parlare della cooperazione in corso nello sviluppo del 5G. 

Huawei ha introdotto il proprio sistema operativo Harmony, ma la storia non è finita qui.

Un progetto pilota per introdurre Avrora sugli smartphone Huawei può essere lanciato entro la fine dell’anno, ha riferito il quotidiano “Kommersant”, citando il vice capo del Ministero delle comunicazioni Mikhail Mamonov. Quindi ci sono sicuramente chance che un sistema operativo russo appaia sugli smartphone cinesi, almeno su quelli venduti all’interno del Paese.

Vi sveliamo perché Yandex è meglio di Google 

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