I tre migliori aerei della mitica azienda sovietica Lavochkin

La fabbrica che ha il nome di Semjon Lavochkin (1900-1960), uno dei padri dell’aviazione dell’Urss, produsse il miglior caccia della Seconda guerra mondiale, ma dopo il conflitto perse la competizione con i MiG

Fondato prima della Seconda guerra mondiale, nel 1937, l’Ufficio tecnico Lavochkin (OKB-301) fu fortemente impegnato nello sviluppo di moderni caccia per il temuto grande conflitto europeo che si riteneva potesse scoppiare a breve, ed ebbe grande successo con la creazione del modello La-7.

La storia del dopoguerra della fabbrica diretta da Semjon Lavochkin (1900-1960) fu tuttavia meno brillante. Alcuni dei suoi aerei persero la lotta per un posto da protagonista contro quelli di uffici tecnici rivali, mentre altri rimasero solo sul tavolo da disegno. Con la morte dell’ingegnere, l’ufficio tecnico fu chiuso per quanto riguardava l’aviazione e negli anni Sessanta la Lavochkin focalizzò l’attenzione sullo sviluppo di veicoli spaziali, cosa di cui tutt’ora si occupa. 

Lavochkin La-5FN

Il La-5 venne elogiato per la sua manovrabilità e flessibilità operativa, ma aveva anche alcuni aspetti negativi piuttosto significativi. Con una velocità inferiore a 210 km/h, l’aereo andava spesso in avvitamento. Come ha poi ricordato il pilota e scrittore Anatolij Markusha, “i piloti soffrivano un caldo africano nella cabina di pilotaggio.”

È stato in un La-5 che il miglior asso degli Alleati, Ivan Kozhedub, iniziò la sua serie record di di 62 aerei nemici abbattuti. Il 6 luglio 1943, durante la battaglia di Kursk, abbatté un bombardiere tedesco Junkers Ju 87, il temibile Stuka.

Se i primi caccia La-5 erano tecnicamente inferiori al Messerschmitt Bf 109 e al Focke-Wulf Fw 190, il successivo La-5FN modernizzato superò le sue controparti tedesche, soprattutto quanto a velocità variometrica (rate of climb). “Se un ‘Messer’ cercava di allontanarsi da noi, lo beccavamo senz’altro. Più si arrampicava, più era facile da prendere. Il ‘Foсker’  era più pesante del “Messer” e lo facevamo fuori ancora più velocemente”, ha ricordato il pilota Dmitrij Aleksev.

I progettisti di aeromobili tedeschi, tuttavia, non se ne stavano seduti sugli allori. I loro caccia furono migliorati e presto l’Unione Sovietica si rese conto che c’era bisogno di qualcosa di più potente anche del La-5FN. Così nacque il leggendario La-7. 

Lavochkin La-7 

Nel settembre del 1944, il miglior caccia sovietico della Seconda guerra mondiale, il La-7, fu dato per le prove di combattimento al 63° Reggimento di Aviazione della Guardia, che combatteva per la liberazione di Riga. Il nuovo aereo divenne un vero e proprio spauracchio per i tedeschi. Durante un mese di battaglie aeree, i La-7 di questo reggimento distrussero 55 caccia nemici, perdendo solo 4 aerei. 

Il La-7 sembrava simile al La-5FN, ma a causa degli avanzati componenti tecnici, superava il suo predecessore in termini di velocità, velocità variometrica e quota di tangenza. Ciò che è più importante, il La-7 era superiore a quasi tutti gli aerei tedeschi dell’epoca. 

Spesso i piloti della Luftwaffe preferivano evitare il combattimento con questi potenti aerei sovietici, così il comando tedesco usava inviare solo il meglio del meglio contro i reggimenti di La-7. Ad esempio, la squadra d’élite Jagdgeschwader 54 (JG 54), alla quale appartenevano assi come Otto Kittel (267 vittorie aeree) e Walter Nowotny (258), fu spesso inviata in zone del fronte dove operavano i La-7 sovietici. 

Anche il primo abbattimento di un jet avvenne a opera di un La-7. Nel febbraio del 1945, l’asso sovietico Ivan Kozhedub abbatté un cacciabombardiere tedesco Messerschmitt Me 262, il primo caccia della storia con motore a getto, in una battaglia aerea sul fiume Oder.

Lavochkin La-15 

Alla fine degli anni Quaranta, due uffici di progettazione aeronautica sovietici iniziarono una feroce competizione per fornire il principale caccia a reazione all’aeronautica militare sovietica. Il La-15 e il MiG-15 erano testa a testa in tutte battaglie aeree simulate. 

Nonostante il fatto che i due velivoli entrassero entrambi in produzione seriale, la leadership sovietica presto decise che la produzione di due identici caccia a reazione era un onere inutile per l’industria sovietica. 

Le caratteristiche di volo del La-15 erano riconosciute come leggermente migliori rispetto a quelle del MiG-15, ma la produzione seriale di quest’ultimo era più semplice. Stalin decise personalmente di scommettere sul MiG e non ammise discussioni. 

Con oltre 15.000 aeromobili costruiti, il MiG-15 divenne il jet da combattimento più prodotto al mondo. Dopo la costruzione di 235 velivoli, la produzione in serie del La-15 cessò invece nel 1954. I rimanenti aerei furono inviati ai test nucleari per essere usati come bersagli.

 

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