Ma davvero la vodka è stata inventata dal chimico russo Mendeleev?

Russia Beyond (Foto: Legion Media; Sputnik)
È opinione comune che il grande scienziato amasse così tanto la bevanda alcolica da applicare le sue conoscenze alla sua creazione o al suo miglioramento qualitativo. Ma c’è qualche evidenza storica o è solo una leggenda?

La tesi di dottorato di Dmitrij Mendeleev (1834-1907) “Sulla combinazione di alcol e acqua” (“O soedinenii spirta s vodoju”; 1865) inizialmente non aveva nulla a che fare con la vodka. Lo scienziato cercava il motivo della diminuzione del liquido quando si mescolano parti uguali di alcool e acqua. Perché, allora, si crede tanto spesso che lui abbia contribuito alla creazione della famosa bevanda russa?

Chi è Mendeleev?

Il grande scienziato russo Dmitrij Mendeleev è diventato famoso per la scoperta dell’“Interdipendenza fra le proprietà dei pesi atomici degli elementi” (1869), più conosciuta come “Tavola periodica degli elementi”.

Mendeleev ha creato la tavola che comprendeva tutti gli elementi conosciuti, descriveva le loro proprietà chimiche e fisiche e permetteva anche di capire il legame tra di loro. Ancora oggi gli scienziati utilizzano questa tabella nel loro lavoro, ma è così semplice che viene studiata anche a scuola. 

Dmitrij Mendeleev (1834-1907) con la veste accademica dell’Università di Oxford

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Ma al momento di scegliere l’argomento della sua tesi di dottorato, Mendeleev decise di studiare un fenomeno che non era ancora stato spiegato da nessuno. 

Nessuno riusciva a capire perché il volume del liquido risultasse inferiore alla quantità iniziale quando si mescolavano parti uguali di alcool e acqua. Lo scienziato scoprì che le molecole di alcol e acqua interagiscono e l’acqua riempie lo spazio tra le molecole di alcol. Scientificamente si chiama “contrazione”. È per questo che il volume finale diminuisce.

“Mendeleev nel suo gabinetto scientifico”, 1886, dipinto di Nikolaj Jaroshenko (1846-1898)

Mendeleev studiò il sistema della corretta produzione della vodka. Tuttavia, secondo i suoi biografi, non beveva altro che vino rosso e diceva spesso: “Conosco il gusto dell’alcol solo come chimico, così come il gusto di qualsiasi altro veleno”.

Da dove nasce questo mito?

La vodka è presente in Russia dal XIV secolo. Ma nessuno storico è in grado di stabilire l’anno preciso dell’invenzione della bevanda. Veniva chiamata “vino di pane”, polugar, gorelka, pennik: la vodka era una bevanda popolare. Il problema era che bevande molto diverse potevano essere chiamate così.

Nel 1894, i funzionari statali decisero di mettere sotto controllo la produzione di vodka e di istituire un monopolio. La domanda era quale dovesse essere la proporzione corretta del mix tra alcool e acqua. Tradizionalmente era il 50% di alcol e il 50% di acqua. Così il risultato era di 41% - 42% vol. Ma nella pratica, anche questa proporzione non veniva rispettata e il prodotto poteva variare notevolmente.

Gli intenditori conclusero che la migliore gradazione della vodka in termini di effetto su una persona doveva essere esattamente di 40% vol.

Dija Timokhina, creatrice di vari tipi di vodka, 1968

Ma come si raggiungeva questo risultato? Per produrre vodka esattamente al 40% vol., bisognava mettere in pratica la scoperta di Mendeleev. Invece di miscelare determinati volumi, andavano pesati gli ingredienti. Così il processo non alterava il contenuto alcolico. Questa miscela prese il nome di “vodka Moskovskaja” (“di Mosca”).


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