Cinque curiosità sul kabargà, il cervo “vampiro” della Siberia

Natalia/500px/Getty Images
Questo cervo dalle zanne affilate sembra terrificante, ma è assolutamente innocuo per l’uomo e non è carnivoro

In natura si possono incontrare creature assolutamente sorprendenti, che sembrano terrificanti, ma che in realtà sono assolutamente innocue, dolci e bisognose di protezione. Una di queste fragili creature vive in Siberia: si tratta di un cervo con le zanne, che i russi chiamano “kabargà”.

1 / Zanne al posto delle corna

Forse avete già sentito parlare di enormi predatori dai denti a sciabola, vissuti durante l'era glaciale, che usavano le loro zanne per cacciare. Ma queste bestie si sono estinte milioni di anni fa! Tuttavia, un piccolo cervo dai denti a sciabola, contemporaneo del mammut, è sopravvissuto fino a noi e abita ancora oggi la taiga russa. A cosa gli servono zanne così affilate, se non per cacciare?

In realtà, solamente i maschi possiedono queste zanne (lunghe circa 10 cm) e probabilmente sostituiscono le corna di cui sono dotati gli altri cervi. Le zanne sono infatti un indicatore di genere e il cervo le usa solo per intimidire gli altri maschi (perciò non per combattere, ma solo per intimidire).

2 / Il cervo più piccolo in assoluto

Un cervo siberiano adulto pesa in media 10-15 kg e raramente supera il metro di lunghezza. Queste dimensioni fanno del kabargà il cervo più piccolo del mondo! Sembra particolarmente piccolo anche in confronto alle renne del Nord; vive soprattutto nell'Altaj e nei Monti Sajan, in Estremo Oriente, oltre che nella Cina orientale e in Mongolia. 

I dati sul loro numero sono piuttosto contraddittori: alcuni scienziati ritengono che questa specie stia rapidamente scomparendo, mentre altri sostengono che la popolazione sia più o meno stabile. Oggi il numero di questi esemplari è stimato tra le 30.000 e le 400.000 unità. È difficile contarli con precisione, perché vivono in luoghi difficili da raggiungere. Tuttavia, alcune regioni (Territorio dell’Altaj, Regione di Kemerovo, Khakassia) hanno inserito questa specie nei "Libri rossi" locali degli animali a rischio. 

3 / È il principale obiettivo dei bracconieri

Sebbene sia cacciato da molti predatori della taiga, come lo zibellino e il lupo, il cervo siberiano è minacciato soprattutto dai bracconieri, interessati al suo muschio: il maschio adulto è infatti dotato di una borsa vicino all'ombelico da dove secerne una sostanza gelatinosa, dall'odore pungente, comunemente chiamata muschio, usata per produrre profumi e cosmetici. Inoltre viene usata come rimedio nella medicina popolare: le popolazioni locali ritengono che il muschio di questo animale sia un ottimo antidoto contro varie malattie.

4 / Il “canguro” siberiano

Il kabargà vive perlopiù in remoti canyon rocciosi. Le sue dimensioni e il suo manto maculato lo aiutano a nascondersi dagli occhi dell'uomo e dei predatori. Inoltre, ha un'incredibile capacità di salto. Le sue zampe anteriori sono più corte di quelle posteriori, quasi simili a quelle di una lepre, il che consente a questo animale di saltare per lunghe distanze, fino a sette metri! Può anche cambiare direzione di corsa alla velocità della luce, rallentare, girarsi e tornare indietro.

5 / Si abitua rapidamente all'uomo

Dal 2010, gli ecologisti della Riserva Naturale di Sikhote-Alin, in Estremo Oriente, portano avanti un programma di studio del cervo siberiano, utilizzando trappole fotografiche e radiotrasmettitori che sono riusciti a installare sui collari di sei animali.

Gli scienziati hanno scoperto che questi cervi si abituano rapidamente alla presenza dell’uomo e hanno deciso di sfruttare questa caratteristica per ottenere informazioni sui loro modelli di sonno, alimentazione e migrazione. 

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