“Durante la mia prima discesa di skeleton ho strillato tutto il tempo. È stato spaventoso! Il mio unico pensiero è stato: ‘Basta! Non lo farò mai più!’”. Così Julia Kanakina, skeletonista russa alle Olimpiadi di Pechino, racconta il suo primo “incontro” con questo sport. Oggi Julia è campionessa mondiale junior di skeleton femminile, medaglia d'argento ai Mondiali del 2021 e ambasciatrice per GANT, Reebok e WWF Russia.
Così come ha raccontato l’atleta su Instagram, è nata nel 1995 a Krasnojarsk, in un’umile famiglia. “Spesso, quando entravamo in un negozio, mia madre mi diceva: ‘Cara, oggi prendiamo solo l’essenziale’. Io capivo e non chiedevo nulla (...). Ma ho avuto tutto ciò che una bambina può sognare. E il merito è di mia madre, che ha sempre fatto di tutto per evitare che io non mi sentissi svantaggiata”.
Da piccola Kanakina si è avvicinata alla danza classica, ma dopo qualche infortunio alle caviglie ha preferito lasciar stare. A 14 anni, il suo primo incontro con lo skeleton: avvenne a scuola, durante le lezioni di educazione fisica. Un allenatore, che stava preparando un gruppo di atleti per le Olimpiadi Junior, chiese all’insegnante quale bambino corresse più veloce di tutti. L’insegnante indicò Julia.
All’inizio Julia cercò di combinare la danza con lo skeleton, ma la sua esperienza da ballerina non le facilitò del tutto l’inserimento in questo nuovo sport: “Tutti correvano seriamente e io mi perdevo a sistemarmi i calzini… Non è stato facile adattarsi subito - ha raccontato Julia in un’intervista a Sport 24 -. Tecnicamente non me la cavavo benissimo e non ero del tutto in forma”.
Ma il tempo ha fatto la sua parte e la giovane atleta ha iniziato a portare a casa i primi successi. Nella sua prima stagione, Julia si è piazzata decima su undici posti disponibili nelle qualificazioni ai Giochi Olimpici Junior e quindicesima alla Coppa Europa 2011. Nel 2017, ha vinto il Campionato del Mondo Junior.
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Nel 2018, Kanakina ha portato a casa l'argento ai Campionati del Mondo Junior, 0,81 secondi dietro la tedesca Anna Fernstedt. Nel 2019 è arrivata terza ai Mondiali Senior e seconda nel 2021. Secondo lei, gli errori che commette sono causati dalla sua testa. “Durante l’allenamento va tutto bene. Ma nella competizione, per qualche motivo, c’è sempre qualcosa che va storto - dice -. Ho capito che il problema è da qualche parte nella mia testa; è qualcosa che mi blocca (...). Durante l’allenamento mi sembrava di andare incredibilmente veloce, ma durante la gara mi ritrovo lenta. E non capisco perché”.
L'11 e il 12 febbraio 2022, Julia gareggerà alle Olimpiadi del 2022 a Pechino. E sogna di portare a casa una medaglia.
Nel tempo libero, disegna, studia inglese, va al cinema e viaggia. I suoi libri preferiti sono “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, “Dear John” di Nicholas Sparks e “Fiori per Algernon” di Daniel Keyes.
In futuro, quando appenderà il caschetto da skeleton al chiodo, Kanakina pensa di dedicarsi alla beneficenza e di aprire un rifugio per animali abbandonati.
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