Global Chess: come un gruppo di studenti russi ha creato una comunità scacchistica mondiale

goc/Getty Images
Si sa che i russi sono grandi appassionati di questo gioco, ma a fare scacco matto sono stati i ragazzi del Mipt, l’Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca, che in pochi mesi, grazie al lockdown e a internet, hanno messo in piedi una serie di tornei universitari di livello planetario

Tutto è iniziato due anni fa, nel 2019. Era la notte di Capodanno e il dormitorio dell’Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca (Mipt) era quasi completamente deserto, perché la maggior parte degli studenti era andata a casa dopo la fine della sessione di esami.

Andrej Danilov, uno studente del terzo anno, a capo del club di scacchi online del Mipt, non sapeva cosa fare, così si dette appuntamento con un amico e iniziarono a giocare a scacchi. La partita fu così intensa che non si accorsero nemmeno che era passata mezzanotte ed era già l’anno nuovo, ricorda Danilov.

“In seguito abbiamo scoperto che c’erano molti studenti che vivevano nei nostri dormitori che avevano smesso di giocare a scacchi una volta entrati all’università. Così abbiamo cominciato a giocare spesso, con varie modalità: blitz, bullet, gioco rapido. Poi ho iniziato ad insegnare ai miei compagni di corso”, ricorda Danilov.

Andrej Danilov

Questo fu l’inizio di quella che sarebbe poi diventata la startup “Global Chess”. Per Andrej Danilov, però, è più di un torneo. È una comunità i cui valori fondamentali sono l’onestà, la crescita personale, l’amicizia e l’assistenza reciproca, tutti uniti da un hobby comune.

Il lockdown li ha uniti

Quando la pandemia di Covid-19 ha colpito il mondo, Danilov si è trovato bloccato nella città costiera ucraina di Odessa e la sua vita si è spostata quasi completamente online. Insieme ai suoi compagni di scacchi, Danilov ha creato una squadra online e hanno iniziato ad allenarsi e a organizzare tornei a distanza. È stato anche un ottimo meccanismo per far fronte alle incertezze della pandemia ed è stata probabilmente l’unica cosa che ha aiutato Danilov a non mollare l’università.

“Presto, abbiamo trovato amici del Mit ‘chiusi’ dal lockdown in America proprio come noi, e che allo stesso modo stavano studiando a distanza, e si è scoperto che non c’era alcuna differenza tra noi: parlavamo persino letteralmente la stessa lingua, perché il capo del loro club di scacchi studia il russo come materia facoltativa! Non siamo poi così diversi culturalmente”, dice Andrej Danilov.

Il primo torneo contro gli studenti del Mit è stato un ottovolante di emozioni: a metà del torneo, gli studenti del Mit erano in vantaggio su quelli del Mipt per 90 a 37. Quindi, il team del Mipt si è ricomposto, è riuscito a colmare il divario e prendere il comando tre minuti prima della fine del torneo! Il punteggio finale è stato di 104-100 a favore degli studenti dell’istituto di Mosca.

“In seguito, abbiamo iniziato a invitare squadre di Harvard, Stanford e di altre prestigiose università a prendere parte al nostro torneo”, racconta Danilov.

Di conseguenza, Andrej e i suoi amici hanno iniziato a organizzare grandi tornei, di dimensioni paragonabili a quello tenuto tra le università dal famoso giocatore di scacchi russo Gary Kasparov. Hanno poi deciso che era ora di fare tornei a squadre secondo il sistema svizzero, in cui i giocatori non vengono mai eliminati, ma vengono accoppiati a ogni turno. All’ultimo torneo svoltosi il 3 luglio 2021 hanno preso parte 415 giocatori provenienti da 38 diverse atenei!

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“I tornei che si svolgevano secondo il sistema svizzero in precedenza erano molto complicati: dovevano utilizzare siti web separati per estrarre a sorte, tenere un tavolo e giocare a scacchi. Noi, invece, abbiamo combinato tutto e creato la nostra piattaforma global-chess.com”, spiega Danilov.

Non tutti possono partecipare ai tornei Global Chess, ma se sei uno studente, un neolaureato o un ricercatore, puoi giocare a tuo piacimento.

Un futuro offline

Per quanto sia bello poter riunire giocatori da tutti gli angoli del mondo grazie alle possibilità offerte da Internet, Danilov e i suoi amici sentono davvero la mancanza di giocare a scacchi faccia a faccia. Ecco perché stanno pianificando di organizzare un torneo offline per i loro compagni studenti.

“Faremo una selezione annuale basata su un sistema ibrido e poi cercheremo di convincere gli sponsor a pagare le spese del viaggio ai vincitori per partecipare al torneo faccia a faccia. Sarebbero 9-10 giorni davvero entusiasmanti: scacchi e conoscenza della cultura del Paese ospitante e delle università organizzatrici”, aggiunge Danilov.

Inoltre, gli studenti del Mipt stanno attualmente lavorando a un corso online per Coursera, che insegnerà scacchi insieme al pensiero analitico in situazioni di vita reale basate sul gioco. Insieme a programmatori professionisti, stanno sviluppando una piattaforma per giocare a scacchi secondo il sistema svizzero. Questo progetto ha già convinto diversi importanti acceleratori di startup e ha raccolto un totale di 400.000 rubli (4.620 euro). I ragazzi stanno anche facendo crescere il loro canale YouTube

Ma l’obiettivo più importante di Global Chess è costruire una vera comunità e amicizie che trascendano i confini e in cui le persone si capiscano meglio, oltre a ispirare i partecipanti a raggiungere i propri obiettivi in tutte le sfere, non solo negli scacchi.

Il maestro della Fide, la Federazione Internazionale degli Scacchi, Arman Geyvondyan, per esempio, è diventato amico di un commentatore dell’Università di Warwick.

“Stavo commentando il torneo e, alla fine della trasmissione, sono entrato in uno stream dei miei colleghi dell’Università di Warwick. Abbiamo parlato qualche minuto, discusso i risultati della gara e poi siamo andati ognuno per la sua strada. E poi Jack mi ha ringraziato su Discord [una piattaforma statunitense di messaggistica istantanea e distribuzione digitale progettata per la comunicazione tra comunità di videogiocatori; ndr]. Prima che ce ne rendessimo conto, abbiamo finito per chiacchierare per diverse ore su tutto e niente! Abbiamo anche concordato un paio di lezioni di scacchi e una partita congiunta a CS:GO”, afferma Geyvondyan.

“Il pensiero analitico che gli scacchi instillano nelle persone rende possibile costruire una comunità in cui tutti si sentono a proprio agio, possono crescere e trovare veri amici, svilupparsi culturalmente e continuare a migliorare sé stessi. Ci sembra che molti problemi nella vita moderna sorgano a causa del fatto che le persone non analizzano cosa sta succedendo loro, cosa stanno facendo gli altri e, di conseguenza, fanno molte cose senza pensarci. Gli scacchi, invece, insegnano a essere consapevoli e a soppesare ogni mossa e azione», conclude Danilov.


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