Austeri ed eleganti, o dignitosi in tutta la loro semplicità. L’aspetto degli uomini nella Russia di inizio ‘900 era ovviamente ben diverso rispetto ai canoni estetici che si imposero nei decenni successivi. Contadini, mercanti, nobili e militari: ecco com’erano gli uomini russi all’inizio del secolo scorso.
Ivanov / MAMM/ MDF
Autore sconosciuto / MAMM / MDF
Foto d'archivio di Igor Vladimirovich Cheradionov/russiainphoto
Maksim Dmitriev / Archivio di Documentazione audiovisiva della regione di Nizhnij Novgorod
Kunstkamera
Museo Statale di arte teatrale e musicale di San Pietroburgo
Con l’arrivo del potere sovietico, i nobili persero titoli e fortune; ebbe inizio una guerra civile estenuante, poi il terrore rosso, quindi un breve periodo di nuove politiche economiche e relativa libertà. In quel momento si incrociavano per strada molti militari, ma anche signori distinti, elegantemente vestiti.
Autore sconosciuto / MAMM / MDF
Mosè Nappelbaum / MAMM / MDF
Museo Storico Statale degli Urali meridionali
André Kertész / Archivio di Stato russo di letteratura e arte
Mikhail Smodor / Kostromskaya Starina
Autore sconosciuto / MAMM / MDF
Con la salita al potere di Stalin iniziò l’epoca della collettivizzazione e dell’industrializzazione, così come una delle pagine più tristi del periodo sovietico: i gulag. I fotografi iniziarono a immortalare i grandi cantieri; gli operai e gli agricoltori delle fattorie collettive divennero i protagonisti principali delle cronache di quel periodo.
Anatolij Skurikhin / MAMM / MDF
Evgenij Khaldej
Aleksandr Ustinov / Archivio di Ninel Aleksandrovna Ustinova
Ivan Shagin / MAMM / MDF
Gli anni ‘40 si rivelarono un decennio funesto per il paese: la guerra, l’intensificarsi delle repressioni, la fame, le deportazioni, le durissime condizioni di vita. Gli uomini indossano prevalentemente l’uniforme militare, giacche e cappotti.
Arkadij Shajkhet / MAMM / MDF
Arkadij Shajkhet / MAMM / MDF
Evgenij Khaldej / MAMM / MDF
Evgenij Khaldej / MAMM / MDF
Boris Fabisovich / MAMM / MDF
Negli anni ‘50, con la fine della guerra, si torna pian piano a una vita normale. Le uniformi militari vengono sostituite da costumi più austeri. Gli uomini tornano a svolgere lavori normali.
Archivio di Alina Bashmakova/russiainphoto
Semyon Fridlyand / MAMM / MDF
Aleksej Gostev / MAMM / MDF
Sergej Vasin / MAMM / MDF
Valentin Khukhlaev / Archivio di Valentin Khukhlaev
Gli anni '60 sono associati al disgelo dopo il duro regime stalinista. È il periodo dei samizdat che aprono le porte alla letteratura proibita, di nuovi sorrisi, di un ritorno alla vita.
Vsevolod Tarasevich / MAMM / MDF
Vsevolod Tarasevich / MAMM / MDF
Vsevolod Tarasevich / MAMM / MDF
Oleg Mertsedin / MAMM / MDF
Archivio di Olga Shitova-Belova/russiainphoto.ru
Gli anni ‘70 sono gli anni degli stilyagi, della controcultura sovietica, dei pantaloni a zampa e delle acconciature eccentriche.
Fotografia dell’archivio di Maria Deryabina/russiainphoto.ru
TASS
Media holding “Kaskad”/russiainphoto.ru
Mikhail Dashevskij/russiainphoto.ru
Negli anni ‘80 si inizia a respirare aria di libertà: sono gli anni degli hippie, delle Olimpiadi, degli occhiali giganti e dei baffi alla Freddie Mercury.
Vladimir Vyatkin / MAMM / MDF
Sergej Rumyantsev / MAMM / MDF
Igor Mukhin / MAMM / MDF
Sergej Borisov / MAMM / MDF
Sergej Borisov / MAMM / MDF
Gli anni ‘90 portano con sé una grossa rivoluzione: crolla l’Unione Sovietica, nasce un nuovo paese, si aprono le porte verso l’Occidente. Arrivano i jeans e la moda dall’estero.
Dmitrij Donskoj / MAMM / MDF
Aleksandr Slyusarev / MAMM / MDF
Yurij Abramovich / Archivio di Yurij Abramovich
Getty Images
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