Austeri ed eleganti, o dignitosi in tutta la loro semplicità. L’aspetto degli uomini nella Russia di inizio ‘900 era ovviamente ben diverso rispetto ai canoni estetici che si imposero nei decenni successivi. Contadini, mercanti, nobili e militari: ecco com’erano gli uomini russi all’inizio del secolo scorso.
Ritratto di signore con cappello, Nizhnij Novgorod, 1900 circa
Ivanov / MAMM/ MDFRitratto di quattro uomini del governatorato di Saratov, 1900 circa
Autore sconosciuto / MAMM / MDFSottufficiale di guardia del reggimento Preobrazhenksij A. N. Sinyavin
Foto d'archivio di Igor Vladimirovich Cheradionov/russiainphotoIl mercante Sergeev di Nizhnij Novgorod
Maksim Dmitriev / Archivio di Documentazione audiovisiva della regione di Nizhnij NovgorodUn contadino del governatorato di Chernigov (oggi in Ucraina), 1900 circa
KunstkameraGranduca Konstantin Konstantinovich Romanov, 1903
Museo Statale di arte teatrale e musicale di San PietroburgoCon l’arrivo del potere sovietico, i nobili persero titoli e fortune; ebbe inizio una guerra civile estenuante, poi il terrore rosso, quindi un breve periodo di nuove politiche economiche e relativa libertà. In quel momento si incrociavano per strada molti militari, ma anche signori distinti, elegantemente vestiti.
Cosacchi di Kuban, 1927
Autore sconosciuto / MAMM / MDFAleksandr Blok, uno dei più grandi poeti dell’età d’argento
Mosè Nappelbaum / MAMM / MDFIl comandante dell’Armata Rossa Ivan Kashirin (a sinistra) e il membro del Komsomol Aleksej Pavlov, 1920
Museo Storico Statale degli Urali meridionaliIl regista Sergej Ejzenshtejn, autore del celebre film “La Corazzata Potemkin”, 1920 circa
André Kertész / Archivio di Stato russo di letteratura e arteRitratto di un pescatore, 1925
Mikhail Smodor / Kostromskaya StarinaL’autista del comando dei vigili del fuoco di Leningrado
Autore sconosciuto / MAMM / MDFCon la salita al potere di Stalin iniziò l’epoca della collettivizzazione e dell’industrializzazione, così come una delle pagine più tristi del periodo sovietico: i gulag. I fotografi iniziarono a immortalare i grandi cantieri; gli operai e gli agricoltori delle fattorie collettive divennero i protagonisti principali delle cronache di quel periodo.
Il fotografo sovietico Aleksej Rodchenko sul cantiere per la costruzione del Canale del Mar Bianco, 1933
Anatolij Skurikhin / MAMM / MDFMinatore del Donbass, 1934
Evgenij KhaldejGinnasta, 1934
Aleksandr Ustinov / Archivio di Ninel Aleksandrovna UstinovaIl pilota Vladimir Kokkinaki prima del decollo, 1930 circa
Ivan Shagin / MAMM / MDFGli anni ‘40 si rivelarono un decennio funesto per il paese: la guerra, l’intensificarsi delle repressioni, la fame, le deportazioni, le durissime condizioni di vita. Gli uomini indossano prevalentemente l’uniforme militare, giacche e cappotti.
Radiotelegrafisti durante la Seconda Guerra Mondiale, 1943
Arkadij Shajkhet / MAMM / MDFIl contadino Daniil Zernov con alcuni compaesani durante la Grande guerra patriottica, 1943
Arkadij Shajkhet / MAMM / MDFIl comandante Valentin Starikov, Eroe dell’Unione Sovietica, nella cabina di un sottomarino, 1942
Evgenij Khaldej / MAMM / MDFUn combattente in Crimea, 1940 circa
Evgenij Khaldej / MAMM / MDFIl compositore Dmitrij Shostakovich, 1940 circa
Boris Fabisovich / MAMM / MDFNegli anni ‘50, con la fine della guerra, si torna pian piano a una vita normale. Le uniformi militari vengono sostituite da costumi più austeri. Gli uomini tornano a svolgere lavori normali.
Uomini negli anni ‘50
Archivio di Alina Bashmakova/russiainphotoIl fabbro dell’impianto “Ekonomajzer” Ivan Petrovich Kartashev, vincitore del Premio Stalin, 1953
Semyon Fridlyand / MAMM / MDFGiovane costruttore del canale Volga-Don, 1953
Aleksej Gostev / MAMM / MDFIl compositore Nikolaj Ozerov a bordo di un’automobile Pobeda, anni ‘50
Sergej Vasin / MAMM / MDFGare di motocicli di tutta l’Unione, 1951
Valentin Khukhlaev / Archivio di Valentin KhukhlaevGli anni '60 sono associati al disgelo dopo il duro regime stalinista. È il periodo dei samizdat che aprono le porte alla letteratura proibita, di nuovi sorrisi, di un ritorno alla vita.
Studenti dell’Università di Mosca, anni ‘60
Vsevolod Tarasevich / MAMM / MDFIn campeggio, anni ‘60
Vsevolod Tarasevich / MAMM / MDFDue studenti leggono poesie, anni ‘60
Vsevolod Tarasevich / MAMM / MDFIl poeta Evgenij Evtushenko
Oleg Mertsedin / MAMM / MDFRagazzi, anni ‘60
Archivio di Olga Shitova-Belova/russiainphoto.ruGli anni ‘70 sono gli anni degli stilyagi, della controcultura sovietica, dei pantaloni a zampa e delle acconciature eccentriche.
Ragazzi del Komsomol, 1976
Fotografia dell’archivio di Maria Deryabina/russiainphoto.ruL’attore e sex symbol sovietico Andrej Mironov, 1976
TASSRitratto di uomo, anni ‘70
Media holding “Kaskad”/russiainphoto.ruVicino al mare, 1979
Mikhail Dashevskij/russiainphoto.ruNegli anni ‘80 si inizia a respirare aria di libertà: sono gli anni degli hippie, delle Olimpiadi, degli occhiali giganti e dei baffi alla Freddie Mercury.
“Eliminato all’ultimo minuto. Pallamano”, 1980
Vladimir Vyatkin / MAMM / MDFGuram Abramishvili, 1987
Sergej Rumyantsev / MAMM / MDFMosca, 1987
Igor Mukhin / MAMM / MDFLa rock-star sovietica Viktor Tsoj, 1986
Sergej Borisov / MAMM / MDFRocker, 1985
Sergej Borisov / MAMM / MDFGli anni ‘90 portano con sé una grossa rivoluzione: crolla l’Unione Sovietica, nasce un nuovo paese, si aprono le porte verso l’Occidente. Arrivano i jeans e la moda dall’estero.
Il primo presidente della Russia Boris Eltsin, 1992
Dmitrij Donskoj / MAMM / MDFAnni ‘90
Aleksandr Slyusarev / MAMM / MDFIl cantante Valerij Leontev, 1992
Yurij Abramovich / Archivio di Yurij AbramovichUomini in una piscina di Mosca, anni ‘90
Getty ImagesLa prima radio occidentale. Mosca, anni ‘90
Getty ImagesPer utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
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