Coronavirus: l’esercito russo al lavoro per aprire ospedali specializzati in tutto il paese

Ministero della Difesa della Federazione russa
Da Kaliningrad alla Kamchatka, si stanno costruendo centri per la cura del virus in tutte le regioni russe. I pazienti saranno seguiti dagli stessi specialisti inviati da Mosca in Italia per fronteggiare l’emergenza

Alla fine di marzo, il Ministero russo della Difesa ha iniziato a costruire a livello nazionale centri medici militari multifunzionali per combattere l'epidemia di coronavirus.

Secondo i militari, i lavori nei cantieri proseguono 24 ore su 24, e la prima struttura di questo tipo sarà completata a metà aprile a Nizhnij Novgorod (400 km da Mosca). I primi otto centri saranno operativi a metà maggio e saranno dotati di tutto il necessario per curare la nuova epidemia. 

"Più di 3.500 specialisti, 800 veicoli e altre attrezzature lavorano divisi in tre turni 24 ore su 24 - ha riferito il dipartimento militare -. Le fondamenta sono già state gettate e le squadre di operai stanno lavorando alla costruzione degli edifici".

Come sostiene il Ministero della Difesa, i ritmi dei lavori hanno subìto un’accelerazione a seguito del recente decreto presidenziale che prevede misure più urgenti per frenare i contagi. Per la costruzione dei nuovi ospedali sono stati stanziati 8,8 miliardi di rubli (circa 110 milioni di dollari). I centri medici saranno in grado di ospitare 1.600 pazienti.

Come ha dichiarato il vice ministro russo della Difesa Timur Ivanov, gli ospedali saranno pronti nel minor tempo possibile, in circa 40-56 giorni, e occuperanno una superficie totale di circa 115.000 metri quadrati.

"Tutte le nuove cliniche dell'esercito e della marina saranno dotate delle più moderne attrezzature mediche, compresi scanner TAC e dispositivi per l'anestesiologia, l'endoscopia e l'ossigenazione extracorporea a membrana. Lo stock di medicinali e dispositivi di protezione è già in fase di produzione”, ha detto il Ministero russo della Difesa in un comunicato.

Chi curerà i pazienti

I pazienti affetti dal coronavirus saranno curati principalmente dai medici delle Truppe di protezione nucleare, biologica e chimica delle forze armate russe, unità addestrate per intervenire in caso di utilizzo di armi di distruzione di massa; in tempo di pace, questi specialisti sono chiamati a gestire epidemie e altre emergenze: era già successo qualche anno fa durante l'epidemia di Ebola in Africa. Si tratta degli stessi virologi russi inviati da Mosca in Italia nei giorni scorsi per combattere la pandemia.

“Alla fine della loro missione, i medici russi attivi in Italia saranno inviati nelle nuove strutture dove cureranno i pazienti con il coronavirus ‘europeo’", ha detto a Russia Beyond Dmitry Safonov, ex analista militare del giornale Izvestia.

Così come ha spiegato Safonov, il genoma del coronavirus è diverso in Europa e in Cina, e il trattamento dell’infezione non è lo stesso.

“La Russia ha già decifrato il genoma del ceppo cinese e sta lavorando su quello europeo - ha concluso -. Quando i ricercatori avranno a disposizione tutti i dati sulla malattia, saranno in grado di produrre un trattamento efficace per tutti i tipi di coronavirus esistenti”.

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