Com’è vivere con cinque lupi in giardino? Ve lo spiega questo imprenditore russo

Kirill Potapov
Ci vogliono tanta pazienza e tanto amore, ma sarà ricambiato

Quando sei sulla trentina e lavori nel campo della pubblicità, il fatto di avere una cucciolata di animali selvatici nel cortile di casa probabilmente non è la prima cosa che potresti immaginare pensando alla tua vita. A meno che tu non sia Kirill Potapov.

“Fin da bambino ho sempre saputo che avrei finito per aiutare gli animali. L’habitat naturale per gli animali non è certo nel centro di una città in una gabbia su un pavimento di cemento, ma nella natura, fuori città, in gabbie di tipo aperto”, afferma Kirill, che è di Ekaterinburg (1.790 chilometri a est di Mosca). Ha due lauree: una in lingue straniere, l’altra in management. E dirige la sua agenzia pubblicitaria. Quasi tre anni fa, ha preso con sé quattro lupi.

I primi due furono Alfa e Ugolek, nati in allevamenti privati. Kirill li trovò grazie a un annuncio. Poi arrivarono Raksha e Akela (dal nome di due lupi de “Il libro della giungla” di Kipling), da uno zoo. Kirill crede che sia corretto dire che li ha salvati, perché “se vivi allo zoo in una gabbia di due metri per due con la base di cemento, impazzisci”.

È vero, però, che se gli animali fossero stati adulti, non sarebbe stato possibile. “Li ho presi da cuccioli, è impossibile addomesticare un lupo adulto. E anche con i più piccoli è un compito difficile. È molto complicato nutrire i cuccioli, perché, come i bambini piccoli, soffrono di coliche intestinali, si rifiutano di mangiare o mangiano il porridge di grano saraceno e quindi hanno poi bisogno dei fiocchi d’avena. Dovevo dargli da mangiare ogni tre ore”, dice.

Prima di prendere con sé i lupi, Kirill ha letto decine di libri sugli animali e ha fatto amicizia con biologi universitari. Ha imparato che i lupi amano molto fare di testa propria. “Non puoi addestrarli, non possono essere allevati come cani. Non puoi proibire loro qualcosa, e nemmeno parlare bruscamente con qualcuno al telefono in loro presenza”, dice. “Non ho mai alzato la voce con loro, non ho mai usato parolacce, perché riconoscono l’aggressività e smetterebbero di fidarsi e inizierebbero a temermi.” Kirill assicura che i suoi lupi non gli hanno mai ringhiato contro.

Sei mesi fa Alfa ha partorito. E i lupi sono diventati cinque.

“Alfa ha partorito il 7 aprile, proprio nel giorno del suo compleanno, ma ci sono state complicazioni. Vita è nata con successo. Ma Alfa non ha potuto partorire tutti i cuccioli da sola e ha dovuto essere ricoverata. Purtroppo sei cuccioli non sono sopravvissuti”, ha scritto Kirill su Instagram.

Le hanno fatto un taglio cesareo ed è stata sterilizzata. “Dopo l’operazione, ha trascorso una settimana in clinica. Le hanno messo la flebo e le davano le vitamine. Quando finalmente si è ripresa, l’abbiamo riportata da Ugolek”. Ma il giorno dopo Alfa ha rotto il collare elisabettiano che aveva attorno al collo e si è morsa i punti. “Alfa ha aperto la sutura e le sue viscere sono uscite. Ho dovuto reggerle con le mani mentre guidavo per andare a tutta velocità dal veterinario. È stato il mese più stressante della mia vita, ma alla fine le cose sono andate bene ”, ricorda.

La piccola Vita e gli altri lupi vedono Kirill come una figura genitoriale. Ecco per esempio una prova: “Poche persone al mondo possono prendere un pezzo di carne dalla bocca di un lupo, ma a me lo lasciano fare.”

Su Instagram, dove Kirill ha oltre 110.000 follower, racconta fatti interessanti su come vivere con i lupi. Ad esempio come li nutre: “Mangiano 3 kg di manzo al giorno, 200 g di cuore di pollo, 200 g di tvorog, sedano, mele, fegato e cinque uova di quaglia”.

Da non molto tempo i lupi hanno il loro merchandising. Tutti i proventi vanno per il loro mantenimento, la costruzione di nuovi spaziosi recinti e l’aiuto agli animali selvatici. Kirill aprirà un cluster ambientale e un centro di riabilitazione per animali domestici e per predatori. Il terreno per il progetto, di 100 ettari, gli è stato dato dalle autorità distrettuali e dalla società Uralskie Nivy.

Inoltre, Kirill registra gli ululati dei lupi e i versi di cani e uccelli con un registratore audio professionale. “Presto pubblicherò ‘un’opera lupesca’, oltre a suonerie di cui fare il download su iTunes e Apple Music. Avranno un costo simbolico e il provento servirà per aiutare gli animali”, afferma.


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