Cosa ne pensano i russi delle armi? Dovrebbero avere tutti una pistola in tasca come negli Usa?

Lo scrittore americano Benjamin Davis, che vive in Russia da due anni, ha cercato di capire quale sia il sentimento locale nei confronti del diritto all’autodifesa armata, che negli Stati Uniti è spesso al centro delle polemiche dopo le sparatorie

Una delle domande che mi vengono più spesso fatte in Russia è: “Hai una pistola?”. Non mi viene posta come una qualsiasi altra domanda; ma con quel tono da cortile della scuola, del tipo “ehi, la mia amica Sally mi ha detto che hai dei petardi! È vero?”. Nella sua essenza, non c’è nulla di gentile, o di umano, o di buono in una pistola; ad esempio, non può essere utilizzata per fare, che ne so, del sushi eccezionale.

Se hai sparato con una pistola una volta e non hai avuto il forte desiderio di allontanarti il più possibile da quella roba, allora qualcosa non va in te. Quanto a me, la prima volta che ho sparato con una pistola, volevo farlo ancora e ancora e ancora. Avrei voluto portarmela a casa, metterla sotto il cuscino e puntarla contro tutto ciò di cui avessi mai avuto paura, inclusi i ragni. Specialmente i ragni.

La pistola dà dipendenza ed è terrificante

In Russia, ci sono poco più di sei milioni di armi da fuoco in circolazione su una popolazione di poco meno di 143 milioni di persone. (Questo è chiaramente falso perché nei film di Hollywood ho visto almeno sei milioni di malviventi russi che mostrano incredibili abilità di tiro, ma farò finta di niente).

La cifra russa impallidisce di fronte ai 393 milioni di armi da fuoco tra le mani della popolazione degli Stati Uniti (327 milioni di persone). Ma gli Usa sono quel Paese dove il passatempo preferito nell’infanzia è giovare ai Cowboy e quegli-altri-a-cui-i-cowboy-sparano-in-faccia e che non mi ricordo chi siano.

Il fatto di avere così tante armi in America significa che qualsiasi conversazione sul tema ha spesso solo due argomentazioni contrapposte:

1. Beh, se ho la mia pistola e qualcuno viene qui cercando di fare una strage, vuol dire che salverò anche il tuo culo di hippy liberal.

2. Le pistole sono pura malvagità, e non causano altro che morte e carneficine, cretino di destra probabilmente razzista.

Sì, l’America è un posto divertente dove discutere.

Autodifesa e diritto costituzionale

Volevo sapere come le persone percepiscono le armi in un Paese che non è stato così condizionato da questo dibattito continuo. L’onnipresenza delle armi in America porta a una desensibilizzazione che non si trova in Paesi con politiche più rigide, e senza un mare di pregiudizi su pistole e affini. Dopo essermi seduto al tavolo con i russi e aver introdotto il tema, ho sentito molte opinioni. Alcune più liberal, come:

“Tutti dovrebbero avere qualche mezzo di autodifesa, ma non dovrebbe mai essere qualcosa di letale come le armi da fuoco.”

E altre più da conservatrici, del tipo:

“Perché le persone vogliono avere le pistole? Perché possono, è un diritto naturale, che non credo debba essere violato.”

Di gran lunga la risposta più divertente che ho sentito è stata la storia di un uomo e del gatto di sua madre:

“Recentemente, ho notato il mio strano comportamento animalesco. Devo spesso andare a dar da mangiare al gatto pazzo di mia madre: è un British Shorthair che evita qualsiasi contatto e mostra aggressività in modo irragionevole e improvviso. Molti veterinari dicono che sia pazzo o che c’è stato qualcosa di sbagliato nella sua educazione quando era piccolo. È abbastanza grande e forte da poter ferire dolorosamente le persone. Una volta, ero lì per dargli cibo e acqua. Sono entrato nella stanza buia, e non c’era alcun segno del gatto, quindi ho pensato che si stesse nascondendo da qualche parte, e ho semplicemente riempito i suoi piattini senza accendere le luci. Fino a quando ho sentito il suo soffiare (sembrava quasi che sputasse), improvviso e pericoloso. Senza capire cosa stavo facendo, sono saltato su e ho prodotto uno dei suoni più bizzarri che avessi mai sentito uscire dalla mia bocca. Più tardi, ho analizzato la situazione e ho concluso che inconsciamente avevo davvero paura del gatto. Questo è il motivo per cui quando mi ha attaccato, ho reagito esattamente come un animale: ha accresciuto la mia dimensione, ho assunto una posizione protettiva e ho prodotto un suono un po’ minaccioso”.

Proprio così. È stato tutto ciò che mi ha detto a proposito delle armi.

Quando mi sono seduto con un amico, un designer e fotografo che vive nel sud della Russia, abbiamo toccato l’idea delle pistole come deterrente per il crimine.

“Ci sarebbero meno crimini di strada, come rapine e scippi, se ogni gopnik sapesse che c’è una grande possibilità che il tizio abbia una pistola in tasca”.

La cultura della pistola del selvaggio West

Non ero sicuro, e abbiamo deciso di controllare le statistiche online, ma erano dall’altra parte di un campo minato infido. Quando siamo partiti con Google come guida, il mio povero amico ha perso la gamba sinistra e io ora sono sordo da un orecchio. AVVISO PUBBLICO: Diffidate delle statistiche sulle armi online!

Poi mi sono messo a discuterne con una ragazza di San Pietroburgo, Maria, che, dopo aver riflettuto un po’, ha deciso che probabilmente tutto è dovuto ai Cowboy e (oh, ecco ora mi ricordo chi erano gli altri!) agli indiani (“Nativi americani”, se sei un hippy liberale).

“L’America è una nazione di agricoltori, giusto?”, ha detto.

“In alcune parti, assolutamente; non tanto come prima, ma ancora.”

“Bene”, ha detto, “i russi credono di poter usare le armi solo per la guerra, non c’è alcuna passione per il Selvaggio West. Mi sembra che gli americani abbiano avuto bisogno, o forse lo hanno ancora, di pistole per difendersi nella vita quotidiana. Immagino che questo crei una mentalità nei confronti delle pistole che le vede come uno strumento utile, piuttosto che un’arma malvagia.”

“Perché, la Russia non aveva forse molti terreni agricoli?”, ho chiesto.

Ha risposto: “Beh, sì, ma non abbiamo nemmeno dovuto sparare nemmeno a un gruppetto di indigeni per ottenerli.”

Ho deciso di ritornare su Internet e ho scoperto che quegli Stati degli Usa che sono i più accaniti difensori delle armi libere sono anche quelli con più vasti terreni agricoli. Il primo esempio è il Texas, spesso deriso per la sua ossessione per la pistola, che ha la percentuale di terreni agricoli rispetto al territorio più grande di qualsiasi altro Stato.

Le idee sono molto simili ai problemi genetici; si ereditano per via familiare. Un deterrente alle idee si trova spesso, purtroppo, solo nell’intervento del governo. Molti russi con cui ho parlato hanno sottolineato il fatto che le pistole sono rigorosamente controllate in Russia e che persino difendersi con una pistola può portare a un’incriminazione penale. Ciò che è stato interessante è che molti russi con cui ho parlato non hanno accusato le armi di essere causa della violenza pubblica. Anzi, persino quelli che hanno parlato con veemenza contro le armi, hanno ammesso che ci sono Paesi come la Svizzera: uno dei Paesi più pesantemente armati, e allo stesso tempo uno dei più sicuri.

Le persone che vogliono uccidere, uccideranno

Alla domanda su cose come i suicidi legati alle armi, le sparatorie di massa e la brutalità della polizia, i russi hanno risposto soprattutto questo: le persone che vogliono uccidersi si uccideranno; le persone che vogliono fare una strage la faranno. Chi scrive articoli semplicistici sul tema, peggio per lui.

Ecco cosa hanno risposto altri intervistati:

“In Russia, quasi tutti i cittadini possono comprare e detenere un’arma da fuoco. Non è costoso come negli Stati Uniti o in Italia, ma le munizioni sono costose. Il problema principale è che la popolazione civile può possedere solo un fucile da caccia e armi sportive (in rarissimi casi è permesso avere armi “onorarie”). Penso che tu capisca che le armi da caccia sono problematiche da portarsi dietro ogni giorno per garantirsi la sicurezza personale”, mi ha scritto qualcuno con il minaccioso nickname di “Caligula” su Telegram.

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“Quando si confrontano città simili come Houston e Chicago, si può vedere che la causa alla base del crimine violento non è l’accessibilità alle armi; deve essere qualcos’altro. In realtà, sono più preoccupato da quelle persone che vogliono abrogare la Costituzione piuttosto che da coloro che sono ossessionati dalle pistole, il che va bene fintanto che se le tengono per sé. A ogni modo, le automobili uccidono molte più persone; i limiti di velocità nelle aree urbane dovrebbero essere un problema più grande”, ha scritto Egor.

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“Credo che le persone che acquistano pistole (ovunque, non solo negli Stati Uniti) vogliano solo avere potere, avere la sensazione del controllo e mostrare agli altri di essere superiori. Allo stesso tempo, queste persone potrebbero spesso non avere carattere, e questa pistola potrebbe essere la loro unica argomentazione, il che rende la situazione più inquietante e pericolosa. Inoltre, le armi sono piuttosto costose e le persone facoltose possono collezionarle per vantarsi di fronte ai loro amici. Questo accadeva spesso ovunque nei tempi antichi”, ha scritto Daria.

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“Non credo che i russi, che non sono pesantemente esposti ai media o alla tv americani, siano preoccupati dal tema della diffusione delle armi, ma non sono neanche a favore: i ricordi spettrali dei violenti anni Novanta sono ancora presenti nella mente di molti. Non sto assolutamente dicendo che la Russia sia più sicura; è solo che quando parliamo di aree poco sicure, diciamo: ‘potresti essere violentata / aggredita / accoltellata lì’, ma non ‘ti potrebbero sparare’”, ha scritto Julia.

Benjamin Davis è uno scrittore americano che vive in Russia ed esplora vari argomenti, da quelli più  frivoli a quelli più  profondi, attraverso conversazioni con i russi. Se avete qualcosa da dire o se volete che Benjamin esplori un particolare argomento, scrivetecelo nei commenti qui sotto o su Facebook. La prossima volta si occuperà del tema dell’istruzione in Russia.

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