In Russia potrete incontrare tutti i generi di barzellette: sulla politica, sul sesso e persino sulle suocere, ma ci sono anche esilaranti storielle che ruotano attorno a personaggi archetipici, come spie leggendarie e celebri eroi di guerra. Ecco una lista di sette personaggi molto ricorrenti
1. Stierlitz
Max Otto von Stierlitz, altrimenti noto come il “James Bond sovietico”, è una spia fittizia che nel 1945 si imbarcò in una missione segreta per infiltrarsi nell’alto comando tedesco. Era il personaggio principale di una popolare serie di libri, successivamente adattata in una serie televisiva intitolata “17 momenti di primavera”. La maggior parte delle barzellette su Stierlitz adottano uno stile impassibile che imita le voci della televisione per prendere i giro le carenze del protagonista e deridere la sua continua rivalità con il generale nazista Heinrich Müller. Nonostante il tono serio, gli aneddoti sono pieni di giochi di parole divertenti e ingegnosi.
Stierlitz è diventato il bersaglio preferito delle battute nella cultura popolare, ma è ancora un personaggio molto amato in Russia. Si dice che il presidente Putin fosse un grande fan di questo agente, perché ammirava la sua integrità e abilità. E della serie ha detto: “Ciò che mi ha stupito di più è il modo in cui lo sforzo di un uomo solo poteva raggiungere obiettivi superiori a interi eserciti.”
Date uno sguardo alle più divertenti battute su Stierlitz:
– Mentre si aggira per le strade di Berlino, Stierlitz nota che la gente lo sta fissando con sospetto. “Mi hanno individuato! Come è mai possibile? Sarà per i miei lineamenti russi… o per il paracadute che mi sono dimenticato di togliermi dalle spalle?
– Stirlitz entrò nell’ufficio di Müller e lo trovò morto sul pavimento. “Dev’essersi avvelenato”, pensò, mentre sfiorava pensosamente l’ascia conficcata nella sua schiena.
– Stierlitz apre una porta e la luce si accende. Stierlitz chiude la porta e la luce si spegne. Stierlitz apre di nuovo la porta; la luce ritorna. Stierlitz chiude la porta; la luce si spegne di nuovo. Stierlitz deduce: “È un frigorifero”.
– Stierlitz si avvicina a Berlino, che è quasi oscurata dal fumo degli incendi diffusi: “Devo aver dimenticato di spegnere il ferro”, pensa con leggera irritazione.
2. Vovochka
“Vovochka”, la forma diminutiva del nome “Vladimir”, è l’equivalente russo di Pierino nelle barzellette. Non lasciatevi ingannare dal vezzeggiativo. È il Bart Simpson russo, ma molto più discolo. È un ragazzino dalla lingua affilata, sempre impegnato a bere, fumare, dire parolacce e pronunciare commenti sarcastici quando si rivolge ai suoi genitori e alla maestra Maria Ivanovna.
– L’insegnante chiede a Vovochka “Quanto fa 5 + 5?”. “Undici”, risponde il ragazzo. “Vovochka, per favore, togli le mani dalla tasca quando conti!”
– Vovochka sta facendo i compiti. Nel libro di testo c’è una domanda: cosa separa la testa dal corpo? Risponde: un’ascia.
– Vovochka dice a suo padre: “Ho dormito con la nonna ieri sera.” “Cosa? Perché?”, chiede suo padre. “Stavi facendo l’amore con mia madre, perché io non posso fare lo stesso con la tua?”
3. Poruchik Rzhevskij
Poruchik Rzhevskij (“Il tenente Rzhevskij) è un personaggio che è apparso per la prima volta nell’opera teatrale “Davnym-davnò” (“C’era una volta…”) del 1940, scritta da Aleksandr Gladkov, e in seguito nel film del 1962 “Gusarskaja ballada” (“Ballata ussara”) di Eldar Rjazanov, una delle migliori commedie mai girate in Russia. Di solito è raffigurato come un ufficiale irrispettoso che manca di raffinatezza e classe, ma che ha accesso agli eventi dell’alta società a causa del suo rango militare. Il suo comportamento volgare è spesso contrapposto agli eleganti manierismi dell’élite aristocratica in modo comico. Le battute di Poruchik sono spesso rivolte a Natasha Rostova e Pierre Bezukhov, i noti personaggi del romanzo “Guerra e pace” di Lev Tolstoj.
– Natasha Rostova danza con Pierre Bezukhov a un ballo dell’alta società: “Pierre, non c’è per caso una macchia d’unto sul tuo colletto?”. “Oh mio Dio, come ho potuto non accorgermi di una cosa simile! Sono così imbarazzato!”. E si ritira per la vergogna. Poi, balla con il principe Bolkonskij: “Andrej, non c’è forse una macchia di cibo sulla tua giubba?”. Lui sviene dalla vergogna. Infine, Natasha balla con Rzhevskij: “Poruchik, i tuoi stivali sono tutti coperti di fango!”. “No, no! Non è fango, è merda. Non preoccuparti, signorina, cadrà non appena si secca.”
4. Rabinovich
Rabinovich (un cognome ovviamente ebraico), è un ebreo sovietico stereotipato, con un comportamento furbo e una visione scettica della vita. È spesso ritratto come un personaggio amaro e cinico che non ama i funzionari del governo e sogna di andare in Israele. Potreste imbattervi in battute in cui viene definito un otkaznik, una persona a cui viene negato il permesso di emigrare dall’Unione Sovietica.
– Ufficiale: nella sua domanda scrive di non avere parenti all’estero, e poco dopo di avere un fratello a Tel Aviv. Come può essere?
Rabinovich: Un fratello ce l’ho, ma non è lui che è all’estero, sono io!
– “Compagno Rabinovich, perché non eri presente all’ultimo incontro del Partito Comunista?” “Nessuno mi ha detto che sarebbe stato l’ultimo. Se lo avessi saputo, avrei portato tutta la famiglia.”
5. Chapaev
Vasilij Chapaev, un famoso soldato che combatté nella Guerra civile russa, è ricordato per il suo eroismo e talento come comandante dell’Armata Rossa. È diventato un idolo venerato grazie allo scrittore Dmitrij Furmanov, che nel 1923 ha pubblicato un famoso romanzo intitolato, appunto, “Chapaev”, in cui l’intrepido comandante guida un attacco contro le truppe dell’esercito bianco con l’aiuto dei suoi due aiutanti; il suo fedele compagno Petka e il mitragliere Anka. Il libro fu poi trasformato in un film di successo dai fratelli Vasilev, nel 1934. L’eroe rivoluzionario appare in film, romanzi, canzoni, videogiochi e, naturalmente, in innumerevoli barzellette.
– Petka vede Vasilij Ivanovich Chapaev scavare una buca. “Vasilij Ivanovich, perché stai scavando una buca?”. “Furmanov vuole che entri nel partito e ho bisogno di una fototessera”. “Ma cosa c’entra una buca? E così profonda, poi!”. “Beh, sarò fotografato a cavallo”.
– “Sono stato bocciato all’esame di storia, Petka. Mi hanno chiesto chi fosse Cesare, e ho detto che è uno stallone del nostro settimo squadrone di cavalleria.” “È tutta colpa mia, Vasilij Ivanovich, mentre eri via, l’ho riassegnato al sesto!”
– Chapayev, Petka e Anka, mentre si nascondono dai Bianchi, iniziano a strisciare attraverso un campo: prima Anka, poi Petka e infine Chapaev. Petka dice ad Anka: “Anka, hai mentito sulla tua discendenza proletaria! Tua madre deve essere stata una ballerina; le tue gambe sono così belle!”. Chapaev: “E tuo padre, Petka, deve essere stato un aratore: il solco che ti stai lasciando alle spalle è così profondo!”
6. Nuovi russi
Nel periodo post-perestrojka, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, è emersa una miriade di barzellette su una nuova classe di uomini d’affari e gangster corrotti chiamati i “Nuovi Russi”. Quando la Russia è passata all’economia di mercato, questi uomini sono diventati milionari da un giorno all’altro, perché hanno utilizzato tattiche criminali per arricchirsi rapidamente. Sono raffigurati in modo stereotipato come uomini in sovrappeso, vestiti con abiti sgargianti e catene d’oro, che guidano auto di lusso e si vantano della loro nuova ricchezza.
– Un investigatore della polizia chiede a un nuovo russo: “Hai un alibi?”. “Sì. Ma posso pagare in valuta estera?”
– Un nuovo russo è coinvolto in un terribile incidente d’auto. È sbalzato fuori dalla macchina, e il suo braccio sinistro è completamente amputato. Inizia a urlare “Oh Dio, la mia macchina! La mia macchina!”. Un passante gli dice: “La tua macchina? Guarda il tuo braccio!” Lui abbassa lo sguardo e inizia a gridare: “Oh Dio, il mio Rolex!”.
– Il figlio di un nuovo russo si lamenta con suo padre: “Papà, tutti i miei compagni di scuola arrivano a scuola in autobus, e io sembro quello strano in Mercedes”. “Non preoccuparti, figliolo. Ti comprerò un autobus e andrai a scuola come tutti gli altri!”
7. Sherlock Holmes e il dottor Watson
I russi sono sempre stati grandi fan dei racconti di Sir Arthur Conan Doyle sul detective britannico Sherlock Holmes e sul suo assistente, il dottor Watson. Negli anni Ottanta, un adattamento cinematografico acclamato dalla critica fu trasmesso dalla televisione sovietica e riscosse un successo immediato in tutto il Paese, dando luogo a una serie di battute. È una delle migliori serie tv realizzate in Russia ed è riconosciuta a livello internazionale come un capolavoro (qui potete trovarla con sottotitoli in inglese). Vasilij Livanov, che interpreta il protagonista della serie televisiva, è stato insignito dell’Ordine dell’Impero Britannico per la sua eccezionale interpretazione di Sherlock Holmes.
La seguente barzelletta è stata votata una volta come la più divertente del mondo.
– Sherlock Holmes e il Dr Watson vanno in campeggio. Piantano la tenda sotto le stelle e si addormentano. Nel cuore della notte Holmes sveglia Watson: “Watson, guarda le stelle e dimmi cosa ci vedi.” Watson dice: “Sono milioni, e anche se solo alcune di esse avessero pianeti nel loro sistema, è molto probabile che alcuni siano come la Terra, e se ci sono alcuni pianeti come la Terra, potrebbe esserci anche la vita, là, nello spazio.” Holmes ribatte: “Watson, sei un idiota, vuol dire che qualcuno ci ha rubato la tenda!”
Dieci barzellette sciocche sugli stranieri, che dicono molto dei russi