I raggiri di strada più diffusi in Russia: come difendersi dai truffatori

Global Look Press
L’occasione fa l’uomo ladro e i molti turisti che arriveranno per i Mondiali sono una ghiotta chance di far soldi per i malintenzionati, che stanno affinando le loro tecniche: ecco le più diffuse e come non farsi imbrogliare

Biglietti per il Mondiale alla vigilia della partita
Certo, potreste avere un colpo di fortuna. Può essere davvero che qualcuno sia impossibilitato ad andare alla partita e voglia rivendere il suo ticket d’ingresso. Ma non pensiate che ci siano molti di questi casi.

Sono stati registrati oltre 1.500 siti con domini che richiamano il mondiale, le undici città russe che lo ospitano e che cercano in qualche modo di apparire ufficiali. In realtà il loro scopo è solo quello di vendere i biglietti illegalmente con ricarichi che arrivano al 500% o, nel peggiore dei casi, di soffiarvi i dati della carta di credito o infettarvi il computer con qualche pericoloso virus.

Oltre a questi furbeschi tentativi di fishing ci sono poi i semplici bagarini, dai quali si possono comprare i biglietti fino a poche ore prima del match. Ma non c’è alcuna garanzia di poter davvero entrare allo stadio con questi ticket. Tutti i biglietti infatti sono nominali, e il nome si può cambiare solo attraverso la piattaforma ufficiale (ecco come). Ma il vostro venditore potrebbe non farlo. Ricordiamo poi che per entrare negli impianti serve la Fan Id, il passaporto del tifoso. E se i dati non sono gli stessi su biglietto, Fan Id e sul vostro documento personale, scordatevi la partita.
Per info sui biglietti, leggete qui. E se il tagliando d’ingresso proprio non ce lo avete, ecco una lista dei migliori bar sport russi dove godervi i match. 

Biglietti per il concerto sold out

Della vendita dei biglietti, di norma, non si occupano gli organizzatori dei concerti, ma gli agenti. Ma quando ci sono grandi eventi e importanti première, gli amanti della musica si trovano nel bel mezzo di un campo minato: i truffatori comprano spazi pubblicitari su internet e la persona desiderosa di comprare il biglietto si trova nuovi annunci a ogni clic. Altri, più tradizionali, ronzano attorno agli ingressi delle biglietterie dei teatri e delle sale da concerto. E nonostante sulle locandine dello spettacolo sia praticamente sempre stampato a grossi caratteri il sito web dell’agenzia dove comprare i ticket, le persone continuano a farsi truffare e si trovano in tasca dei falsi biglietti. Gli imbroglioni purtroppo sono molti, e capire da soli se il ticket è originale o meno è praticamente impossibile. Usate solo i canali ufficiali!
E ricordate che i biglietti sono rilasciati sempre ad ondate successive, quindi a volte è solo questione di aspettare un po’. Se poi davvero non ne sono rimasti all’agenzia, non cercate altre scappatoie. Anche se siete disposti a pagare più del necessario, non potete sapere se davanti a voi c’è un bagarino o un truffatore, e se vi ritroverete in mano un biglietto molto caro o un biglietto molto caro e falso.

Banconote giocattolo
A giudicare dal numero di notizie sulle vittime di questo raggiro, le banconote giocattolo sono oggi una vera e propria miniera d’oro per i truffatori. Spesso ad usarle sono i tassisti abusivi durante la notte. Prendono a bordo passeggeri negli aeroporti, fuori dai ristoranti o dalle stazioni dopo la chiusura della metro e nella semioscurità della macchina danno il resto con questi duplicati giocattolo (che i bambini usano per divertirsi o spesso come segnalibro). Per la poca luce, chi li riceve e se li ficca in tasca non si accorge del trucco, e, quando lo fa, ormai è troppo tardi. Il tassista è lontano.

Capita che in queste truffe siano coinvolte anche casse di cambio valuta. L’11 aprile scorso, di fronte al nuovo indebolimento della moneta russa, una moscovita di 52 anni voleva cambiare tutti i suoi risparmi in valuta, ma il suo milione di rubli si è trasformato in oltre 13.000 euro giocattolo. Quando se n’è accorta, il tipo dell’ufficio cambi era già sparito. Di solito queste persone si spacciano per responsabili del centro cambi in momenti di assenza dei titolari alle casse, o agiscono nei corridoi. O ancora si interessano del cambio attuale e dicono di poter cambiare a un tasso più vantaggioso. E vi rifilano dei falsi. Non fidatevi!

“Mi spiace, non ho il resto”
Questa frase la potrete sentire spesso da quei tassisti di cui sopra. Si aspettano che facciate un cenno di diniego, come a dire che il resto è mancia e che scendiate. Quelli con più faccia tosta non propongono nessuna alternativa e vi mettono davanti alla cosa come a un fatto ineluttabile. Gli altri, si fermano e dicono di andare a cambiare in qualche negozio, ma temporeggiano e temporeggiano, finché non vi stufate e ve ne andate.

Con questi tizi si può lottare in due modi: intanto cercando di avere sempre con sé banconote di piccolo taglio (in Russia al bancomat spesso è possibile scegliere), oppure minacciando di chiamare la polizia o facendo finta di farlo. Di solito aiuta.

La persona in difficoltà
Così come tra bagarini e truffatori, anche qui può essere difficile discernere chi ha realmente bisogno e chi campa imbrogliando il prossimo. La cosa accade molto spesso e, per esempio nella metropolitana della capitale operano dei questuanti di professione, che girano tra i vagoni, mostrano un cartellino con qualche scritta atta a impietosire, si lamentano. Spesso chiedono un piccolo aiuto perché non hanno soldi per comprare il biglietto ferroviario per tornare a casa. In realtà sono qui ogni santo giorno e di soldi ne hanno già raccolti per andare a Vladivostok e tornare.

Lo stesso vale per quelli che in metro vendono oggettini o si dicono emissari di qualche agenzia caritatevole. Non credete loro! Se volete fare beneficenza, usate i canali ufficiali. Queste persone sono praticamente sempre degli impostori.

Ed ecco che ci sono degli altri personaggi estremamente convincenti; dei falsi “businessman stranieri” che si ritrovano in improvvisa emergenza. Vi si avvicina un uomo molto ben vestito, che parla solo in inglese, e vi racconta quello che gli è appena successo e dice di avere urgente bisogno di soldi. Lui ne ha molti, ma ora è successo questo incidente (un furto, un blocco della carta di credito… la fantasia non manca). Vi chiede una somma non piccola. Ma voi pensate che questo uomo d’affari così agiato certamente ve li restituirà. Peraltro si rivolge agli stranieri, parlando in buon inglese e cercando la solidarietà di chi come lui si trova all’estero. Ovviamente, se gli date dei soldi, li avete persi per sempre.

Una improvvisa ressa in metropolitana

I vagoni della metro strapieni sono il posto ideale per i borseggiatori. Ma quando la calca non c’è, la si può ricreare artificialmente. E proprio così lavorano alcuni gruppi di scippatori. Di solito sono almeno in quattro, che creano intorno a voi un cerchio, come se non ci fosse altro spazio, e imitano all’unisono i movimenti, come se il treno avesse frenato fortemente, per venirvi addosso. Oppure uno di loro vi distrae, attaccando improvvisamente discorso. Alla vittima sembra di solito tutto naturale, e invece no. Il nostro consiglio è di non mettere cose di valore nelle tasche esterne. Tenetele solo in quelle interne e ben chiuse. E state all’erta ovunque ci sia calca. La tecnica è usata non solo in metrò.

Il portafoglio e il finto poliziotto
Questo è un raggiro molto popolare a Mosca, pensato appositamente per imbrogliare gli stranieri. Andate per strada e davanti a voi una persona perde il portafogli. Voi d’istinto lo raccogliete e non fate in tempo a chiamare lo sfortunato che già siete presi all’esca. Intorno a voi una compagnia di figuranti inizia a recitare la parte, gridano e vi accusano di aver svuotato il portafoglio dello sconosciuto, di esservi intascati il grosso del denaro. Tra gli attori ce n’è anche uno in uniforme, vestito da poliziotto o da guardia giurata. Proprio questo diventa il protagonista. Calma gli altri che vi accusano sguaiatamente, e con un ottimo inglese vi chiede di far vedere il contenuto del portafoglio. Prima quanto c’è in quello trovato sul marciapiede e poi quanto c’è nel vostro. E, proprio quando incautamente tirate fuori di tasca quest’ultimo, ecco che ve lo soffiano. Del resto, avreste dovuto insospettirvi quando il “poliziotto” russo ha iniziato a parlare in inglese fluente. La cosa non era credibile.

Cosa fare in questo caso? Se avete solo raccolto il portafoglio e siete quindi sicuri che si tratti di una messa in scena, la cosa più semplice è fingere di non capire la lingua (né il russo né l’inglese del finto agente). Di solito, a quel punto è più facile che se ne vadano lasciandovi in pace che non provino a spiegarvi la cosa in una terza lingua.

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