1. Orest Kiprenskij (1782-1836) – L’indovina con candela (1830)
Durante le lunghe sere e notti invernali, le ragazze russe, dall’antichità fino al XX secolo, erano solite sognare a occhi aperti sul loro futuro. La domande a cui, più di tutte, cercavano risposta riguardavano il futuro marito. Chi sarebbe stato e quando sarebbe arrivato nelle loro vite?
2. Artista anonimo – Divinazione con le carte (inizi del XIX secolo)
Le ragazze aspettavano con impazienza il periodo di Svjatki (https://it.rbth.com/cultura/79820-gli-svjatki-la-festa) per poter eseguire speciali riti di divinazione, che negli altri periodi dell’anno erano proibiti dalla Chiesa ortodossa, che li tacciava di paganesimo. Le ragazze lo facevano in segreto, seguendo rituali tramandati dalle madri e dalle nonne.
3. Karl Brjullov (1799-1852) – Svetlana allo specchio (1836)
La tradizione divinatoria divenne popolare nell’arte dopo che il poeta Vasilij Zukovskij (1783-1852) la narrò nella sua opera “Svetlana” (1813). Nel poema, Svetlana si aspetta di vedere la sua fortuna allo scoccare della mezzanotte, ma invece il fidanzato la trascina all’inferno durante una tempesta di neve. Un corvo volante la colpisce e i cavalli corrono in giro. E a un funerale vede un uomo morto in piedi… che spavento!
4. Aleksandr Novoskoltsev (1853-1919) – Svetlana (1889)
Ma alla fine Svetlana si sveglia e scopre che tutto era solo un incubo. “Oh, che tu non conosca mai questi sogni terrificanti, tu, oh mia Svetlana!”, scrive Zhukovskij alla fine, suggerendo che è meglio pregare Dio e avere fede nella Provvidenza.
5. Aleksej Venetsianov (1780-1847) – Divinazione con le carte (1842)
Uno dei modi più popolari di predire il futuro era la cartomanzia. Prima di andare a letto, le ragazze, in preda all’agitazione, mettevano quattro re sotto il cuscino pronunciando ad alta voce: “Chi è il mio promesso sposo, mi appaia in sogno!”. Se in sogno appariva un Re di Picche, significava che il loro sposo sarebbe stato vecchio e geloso. Un Re di cuori, prediceva un marito giovane e ricco, uno di fiori, un ufficiale dell’esercito o un mercante, mentre uno di quadri significava che la ragazza avrebbe avuto l’uomo che voleva.
6. Mykola (Nikolaj) Pimonenko (1862-1912) – Le indovine dello Yule (1888)
Lo yule era il solstizio d’inverno e bruciare un foglio di carta ed esaminare le ombre che si formavano era un semplice e diffuso metodo di divinazione, anche se non è chiaro come le immagini fossero interpretate.
7. Konstantin Makovskij (1839-1915) – Divinazione dei giorni di Natale (anni Novanta dell’Ottocento)
Nei villaggi era molto popolare l’allettriomanzia, ovvero veniva usato un gallo per predire il destino. Semi o soldi venivano messi su un piatto e acqua in un altro. Uno specchio veniva posto nelle vicinanze e poi veniva portato il pennuto. Se il gallo andava verso lo specchio, il futuro sposo sarebbe stato bellissimo e dolce, se andava verso semi e soldi, sarebbe stato ricco. Se il gallo si avvicinava all’acqua, si credeva che l’uomo avrebbe amato troppo alzare il gomito, mentre se il galletto, disinteressato da queste cose, se ne andava a cercare una gallina, l’uomo sarebbe un donnaiolo.
8. Konstantin Vasiljev (1942-1976) – L’indovina (1966)
Le candele sono stati a lungo i dispositivi più popolari per interpretare il futuro. Ovviamente il metodo è collegato alla mancanza di elettricità e alla notte. In “Svetlana”, Zhukovskij descrive questa tecnica: una ragazza siede da sola in una stanza buia e silenziosa, pone due specchi uno di fronte all’altro e due candele su entrambi i lati degli specchi. Dice ad alta voce “Oh mio promesso sposo, mostrati a me!” e inizia a guardare negli specchi. A volte si presentava velocemente, ma più spesso le ragazze aspettavano invano tutta la notte.
9. Jurij Sergejev (1961-vivente) – I divertimenti della divinazione (anni Novanta del Novecento)
La predizione è ancora popolare in Russia, soprattutto tra le ragazzine che vanno a scuola, anche se non è presa molto sul serio ai giorni nostri. Serie tv come “Streghe” hanno spinto le persone a interessarsi alla magia e hanno influenzato molti a sperimentare la chiaroveggenza con diversi tipi di tavole ouija fatte a mano.
10. Semen Kozhin (1979-vivente) – La divinazione dei giorni di Svjatki (2008)
Uno dei modi più semplici per vedere il futuro è mettere diversi oggetti in una borsa e tirarli fuori senza guardare. L’oggetto scelto simboleggia la tua vita nel prossimo anno. Lo zucchero vuol dire felicità, un anello significa matrimonio, una cipolla - lacrime, del denaro - ricchezza. Puoi mettere qualsiasi cosa con qualsiasi significato nella borsa.
E se non fate in tempo a divinare durante gli Svjatki, periodo che termina con l’Epifania ortodossa, il 19 gennaio, un altro momento buono sarà la Notte di Ivan Kupala, festività collegata al solstizio d’estate.
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email