L'arrivo degli stranieri nella Mosca del XVII secolo
Sergej Ivanov/Galleria TretjakovStranieri, forestieri o “non cristiani” (нехристи, nekhristi). Ecco come venivano chiamati gli stranieri in Russia. Ma con grande sorpresa si scopre che il soprannome più diffuso era “tedeschi”. Perché le persone provenienti dall’estero venivano associate ai tedeschi?
I primi riferimenti ai “tedeschi” in Russia nelle cronache russe risalgono al X secolo: così infatti venivano chiamati i missionari del Papa di Roma, arrivati per invitare il principe russo ad adottare la loro fede.
In seguito, in Russia arrivarono molti stranieri diversi, ma tutti continuarono a essere chiamati indistintamente “tedeschi”. Dopotutto, non sapevano dire una parola in russo ed erano come… “muti”.
Tedeschi nell'Impero Russo
Dominio pubblicoStoricamente, la Russia ha sempre ospitato molti stranieri provenienti dalla Germania. Mercanti, medici e artigiani frequentarono il Paese dei Cremlini fin dal XII secolo, e nel XVI secolo fu fondata la “Sloboda tedesca” (particolare tipo di insediamento, dove gli abitanti erano per varie ragioni “liberi” da ogni sorta di tasse). Inoltre ci pensavano gli zar a far arrivare gente da fuori, perlopiù professionisti e specialisti nel campo militare o ingegneristico. Pietro il Grande era considerato un “germanofilo”: nel suo entourage più stretto c'erano infatti molti tedeschi.
Ritratto di Caterina la Grande
Giovanni Battista Lampi, detto il VecchioLa stessa imperatrice russa Caterina II era di etnia tedesca e diede ai tedeschi il permesso di insediarsi nella regione del Volga (i loro discendenti vivono ancora oggi in Russia), e da lì è nato il termine “tedeschi russi”.
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Gli stranieri venivano chiamati “tedeschi” per pura semplicità, visto che in Russia erano perfettamente in grado di distinguere i rappresentanti di altre nazionalità (in tempi diversi furono inventati anche altri soprannomi).
I primi stranieri che le tribù slave videro nel territorio dell’antica Rus’ furono con ogni probabilità i Vichinghi. Secondo la teoria storica più diffusa, i primi sovrani della Rus’ e i fondatori dello Stato russo furono proprio loro: le tribù slave avrebbero chiesto ai Variaghi-Vichinghi di governare su di loro. In realtà, tutti gli scandinavi in Russia venivano indicati come “Variaghi”.
Ospiti d'oltreoceano
Nicholas Roerich/Galleria TretjakovLa più massiccia “invasione” di stranieri in Russia avvenne nel XIII secolo: stiamo parlando dell’invasione dei tatari-mongoli.
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Dominio pubblicoMentre buona parte degli stranieri provenienti dall'Europa occidentale veniva chiamata “tedeschi”, gli italiani facevano eccezione: a loro fu affibbiato il soprannome di “frijazin” o “frjag”, che deriva presumibilmente dalla parola “franco”.
Vasilij III ordina agli aleviti di creare un fossato
Dominio pubblicoCome abbiamo raccontato qui, nel XV secolo furono invitati in Russia numerosi architetti italiani, che costruirono le mura e le cattedrali del Cremlino di Mosca e altre fortificazioni. Molti, russificati, assunsero anche il cognome “Frjazin”: Aloisio da Carcano divenne Aleviz Frjazin e, ad esempio, Antonio Gilardi divenne Anton Frjazin. Il diplomatico Gian Battista della Volpe divenne invece Ivan Frjazin.
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