L'ambasciatore italiano a Mosca Cesare Maria Ragaglini (al centro), con Carla Fracci (a sinistra) e Ilse Liepa
Ufficio StampaDopo gli appuntamenti dedicati al cinema, alla musica e alle arti figurative, l’ambasciata italiana a Mosca ha dedicato una serata alla danza. Ospiti d’eccezione, le ballerine Carla Fracci e Ilse Liepa, per una serata-tributo all’arte del balletto.
La contemporanea presenza della più celebre ballerina italiana del Novecento e di Ilse Liepa che, insieme al fratello Andris (intervenuto anch’egli alla serata), porta un cognome che per tutti i russi è sinonimo di danza classica, ha permesso di rievocare memorabili spettacoli del passato e aneddoti legati alla carriera degli artisti. Carla Fracci ha in particolare menzionato l’influenza che gli insegnanti di scuola russa hanno avuto nella sua formazione, le esibizioni e il rapporto di amicizia con i più grandi ballerini russi, come Rudolf Nureyev, Michail Baryshnikov, Vladimir Vasiliev, Maris Liepa.
Carla Fracci ha inoltre sottolineato la sua “fatale attrazione” per questo mondo, che dal Balletto Imperiale russo dell’Ottocento ai “Ballets russes” di Sergey Diaghilev ha segnato in maniera indelebile la storia del balletto mondiale.
Un comune patrimonio di radici culturali ribadito anche nell’intervento dell’ambasciatore Cesare Maria Ragaglini, che si è detto onorato di avere ospite a Villa Berg un’artista così leggendaria, icona della danza classica.
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