Per il gelato russo è boom di export: le maggiori vendite in Cina e Stati Uniti

Sergej Gouneev/Sputnik; Kirill Kukhmar/TASS
La guerra fredda del cono e della coppetta sembra vinta: nei due enormi mercati, asiatico e nordamericano, la produzione gelatiera russa è sempre più richiesta

Nel primo trimestre del 2021 l’export di gelato russo è aumentato del 61% rispetto allo stesso periodo del 2020 e si è attestato a 14 milioni di dollari.

Allo stesso tempo, gli Stati Uniti hanno aumentato gli acquisti di gelato russo di quattro volte: in tre mesi, da gennaio ad aprile, i produttori russi hanno venduto gelato agli Usa per 4,7 milioni $. La Cina è al secondo posto: il Paese ha importato da Mosca gelati per 2,6 milioni $, ossia il 66% in più rispetto allo scorso anno.

Le imprese russe vendono poi gelati in Kazakistan, Mongolia, Ucraina, Germania, Israele e altri Paesi. Il volume dell’export negli ultimi dieci anni è cresciuto di oltre 8 volte: da 3 mila tonnellate nel 2010 a 26 mila tonnellate nel 2020. Nel corso degli anni, i consumatori esteri hanno imparato ad apprezzare il gelato russo.

1 / Plombìr [fior di latte] “Korovka iz Korenovki” [Piccola mucca di Korenovka] della “Fabbrica latteario-conserviera di Korenovsk”, Territorio di Krasnodar

Nel 2016, al vertice del G-20, il presidente russo ha donato al presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping un’intera scatola di cialde con gelato cremoso all’interno: era il classico gelato russo “Korovka iz Korenovki”.

“Ogni volta che vado in Russia, chiedo sempre che comprino del gelato russo. Poi lo mangiamo casa. La vostra panna è migliore, quindi il gelato è particolarmente gustoso. Mi piace molto. Grazie per questa gentilezza”, rispose Xi Jinping all’epoca.

Subito dopo il vertice, in Cina iniziò ad apparire una pubblicità con Putin che mangiava un gelato, anche se nella foto aveva in mano un cono invece del tipico bicchierino di cialda russo.

Nel giugno 2019, Putin ha ripetuto il suo regalo in occasione del 66° compleanno del leader cinese, e un paio di mesi dopo, nell’agosto dello stesso anno, ha mangiato lui stesso quel gelato alla mostra aerospaziale internazionale MAKS, dicendo che è il suo preferito. Da allora, come racconta il direttore generale della ditta che produce il gelato, Igor Moskovtsev, quel prodotto è diventato il gelato russo più popolare in Cina.

Una delegazione della Repubblica Popolare Cinese è arrivata nel Territorio di Krasnodar, dove si trova lo stabilimento, e ha chiesto che fosse mostrato loro “il gelato preferito di Putin”, ha raccontato Moskovtsev nel maggio 2021. Subito dopo la visita, in Cina hanno iniziato ad aprire falsi uffici di rappresentanza della ditta, che producevano e vendevano gelati a base di latte in polvere con i ritratti di Putin, e dell’ex presidente ed ex primo ministro, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione, russa Dmitrij Medvedev e persino dello stesso Moskovtsev!

“Ci è voluto un po’ di sforzo per mettere le cose a posto con i cinesi”, ha detto Moskovtsev.

Nel 2020, la fornitura di gelato all’estero della ditta è aumentata del 20% rispetto al 2019, fino a 1,3 tonnellate, per un importo totale di 4,2 milioni $. La società esporta gelato, incluso il plombir (fior di latte) in 20 paesi, tra cui Cina, Usa, Israele, Grecia, Germania, Vietnam, Bulgaria e Canada.

2 / Plombir [fior di latte] al tarassaco e gelato biologico della ditta “Kupinskoe morozhenoe”

Anche nella città di Kupino, nella regione di Novosibirsk, producono gelato in tutte le varianti per Russia e Cina, nel bicchierino di cialda, nel cono di cialda, nel formato a mattonella e in coppette. Anche i gusti sono vari: fragole, lamponi, menta, melone, albicocche, prugne secche, e così via.

Tutto il gelato è fatto con latte fresco o panna, anche le bacche e la frutta usate nel gelato sono naturali, secondo quanto riporta il sito web del produttore. Inoltre, Kupino vende bio-gelato dietetico con probiotici e contenuto ridotto di zucchero e calorie, nonché gelato con marmellata di tarassaco e biscotti alle mandorle: e questo gelato non passa inosservato in Cina, afferma Aleksej Rudenskikh, direttore generale di Kupinskoe Morozhenoe.

L’azienda esporta gelati in Cina dal 2016, e nel Paese asiatico sono in vendita principalmente nei negozi di alimentari del sud. Presto prevede di iniziare a vendere gelati in Europa e negli Stati Uniti.

3 / Il gelato “Sibirkij ugol” (“Carbone siberiano”) dell’azienda “Snezhnyj gorodok”

Un cono di cialda nero con vero carbone vegetale e un brillante odore e sapore di cioccolato: è questo il prodotto esotico di “Snezhnyj Gorodok”, un’azienda della regione carbonifera siberiana del Kuzbass, che esporta in Mongolia e in Cina, scrive la rivista “Asia Russia Daily”.

Solo nella prima metà del 2020, l’esportazione del gelato del Kuzbass è raddoppiata rispetto all’intero 2019: da 288 tonnellate per un importo di 38,4 milioni di rubli a 541 tonnellate per un importo di 67,3 milioni di rubli, secondo il portale di informazioni del Kuzbass.

Il gelato “carbone siberiano” viene mangiato in Cina dal 2017, secondo quanto ha raccontato Artjom Bachurin, direttore della holding che possiede Snezhnyj Gorodok, in un’intervista alla Tass, rilasciata nel luglio 2019. Questo gelato può essere trovato in diverse grandi città cinesi, tra cui Pechino, Shanghai e Guangzhou, nonché nella città turistica di Sanya, sull’isola di Hainan.

4 / Il gelato a tubetto “Lakomstvo” [“Leccornia”], della “Fabbrica latteario-conserviera di Korenovsk”,

Un tubetto di glassa al cioccolato ripieno di gelato cremoso, che ricorda per gusto e nome il “Lakomka”, uno dei gelati preferiti dei cittadini sovietici, è popolare non solo in Cina, ma anche negli Stati Uniti. A dirlo è Igor Moskovtsev, direttore generale  della “Fabbrica latteario-conserviera di Korenovsk” in un’intervista a Ria Novosti del maggio 2021.

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“Gli acquirenti in America amano i nostri gelati nel bicchierino di cialda, i ghiaccioli, i cornetti, e anche il gelato tipo Lakomka”, ha detto Moskovtsev.

Secondo lui, il gelato russo è particolarmente richiesto nello Stato di New York, in Florida e nella città di Filadelfia. È vero però che per lo più “Lakomstvo” e le altre varietà vengono acquistate per lo più dai russi che si sono trasferiti in America e sentono la nostalgia del gusto dell’infanzia sovietica.

“Abbiamo bisogno di una transizione e di passare dai negozi con prodotti russi al mercato completamente americano. Questo non è facile, neanche a livello logistico, ma vediamo un potenziale”, ha concluso Moskovtsev.


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