La Russia fa la lista delle “aziende strategiche” e c’è anche una società di scommesse sportive

Sergej Bobylev/TASS
L’elenco di circa 650 compagnie di interesse nazionale, da tutelare in questo difficile momento economico dovuto alla pandemia di coronavirus, comprende non solo i giganti del petrolio o dell’aviazione russa, ma pure Ikea, McDonald’s e diverse altre sorprese…

Visto che l’epidemia di Covid-19 ha praticamente fermato gran parte dell’attività economica in Russia, il Ministero dello sviluppo economico ha aggiornato l’elenco delle aziende che possono richiedere il sostegno economico statale in quanto “strategiche”.

Le autorità hanno pubblicato una bozza di elenco di 646 società “strategicamente importanti”, che saranno attentamente monitorate e, se necessario, prese in considerazione per aiuti pubblici speciali, a causa del loro notevole contributo alla stabilità economica del Paese.

Dalle società energetiche alle catene di fast food

Tra le altre, la lista comprende società energetiche (Gazprom, Rosneft, LukOil, Rosatom), compagnie aeree (Aeroflot, S7, Ural Airlines, Pobeda), aeroporti (Sheremetjevo, Domodedovo, Pulkovo), produttori del comparto agroalimentare e di bevande (Makfa, Danone, Coca-Cola, PepsiCo, Nestlé, Miratorg, Ehrmann), catene della grande distribuzione (Vkusvill, Lenta, Azbuka Vkusa, Metro, Billa), grandi centri commerciali al dettaglio (IKEA, Sportmaster, H&M, Fix Price), rivenditori online (Ozon, Lamoda, Wildberries), compagnie IT (Mail.ru Group, Yandex) e persino catene di fast food (McDonald’s, Burger King, PizzaHut, KFC).

L’elenco completo, in russo, potete trovarlo qui

Oltre a ricevere aiuti di Stato, queste società potrebbero anche ricevere una moratoria sul fallimento (o una “sospensione dei pagamenti”) per sei mesi, come le aziende che lavorano nei settori più colpiti dagli effetti economici della pandemia.

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Il 5 aprile, il Ministero ha annunciato che l’elenco sarà ulteriormente aggiornato e approvato ufficialmente il 10 aprile.

La reazione dell’opinione pubblica

L’aggiunta più controversa, tuttavia, alla lista è stata quella della società di scommesse sportive online russa Fonbet. Anche se è probabile che sia stata inclusa nell’elenco perché è un “grande datore di lavoro con una vasta rete di sale scommesse in tutto il Paese”, come ha affermato la BBC citando una fonte del settore.

Anche Nikolaj Oganezov, capo del Comitato per le organizzazioni di bookmaker e totalizzatori presso la Camera di commercio e dell’industria russa, pensa anche che Fonbet sia stata inclusa, perché è un grande contribuente con un alto livello di profitti. “Ma personalmente non posso ammettere che un’impresa di gioco d’azzardo sia inclusa nell’elenco di aziende ‘strategicamente importanti’ e ‘degne di ricevere aiuti di Stato’”, dice.

L’opinione pubblica sul tema si è divisa. C’è chi ha persino promosso online una petizione chiedendo di rimuovere Fonbet dall’elenco. “L’attività delle scommesse non è vietata sul territorio della Russia, ma ciò non significa che non sia un analogo dei casinò e di altri giochi d’azzardo… I contribuenti non approveranno il fatto che Fonbet sia considerata idonea a ricevere il sostegno statale”, si legge nel testo.

In generale l’elenco ha suscitato discussioni pubbliche piuttosto vivaci. Alcuni credono che sia imperfetto, perché presenta un gran numero di aziende occidentali e produttori di alcolici, mentre altri affermano che riflette fedelmente la realtà dell’economia russa.

“Mostra i principali mattoni che tengono in piedi l’economia e non tiene conto dei singoli imprenditori e delle persone in generale”, ha detto un commentatore.

“Coca-Cola, Mars, KFC, Burger King sono sì marchi occidentali, ma non dimentichiamo che qui operano tutti con nostre materie prime e nostri lavoratori e, se lasciassero il nostro mercato, non sarebbe certo un bene per noi”, ha scritto un altro utente.


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