Coronavirus: le conseguenze sull’economia russa e le misure del piano anti-crisi

Maksim Blinov/Sputnik
Sostegni alle imprese e maggiori controlli per evitare l’aumento dei prezzi. Così Mosca sta rispondendo all’emergenza. Ma quali sono le prospettive per l’economia nazionale? Il parere di alcuni esperti

Frontiere chiuse, viaggi sospesi, voli cancellati e compagnie aeree in affanno. Il coronavirus è arrivato anche in Russia e sta facendo paura: 199 i casi accertati, 1 morte a Mosca (dati aggiornati al 19 maggio). Una crisi alla quale il governo ha risposto introducendo misure sempre più restrittive per ridurre i contagi, ma che si stanno ovviamente riflettendo sull’economia nazionale, così come in tutto il resto del mondo. 

Secondo alcune previsioni, le compagnie aeree russe rischiano di perdere almeno 70 miliardi di rubli (circa 947 milioni di dollari), mentre i tour operator potrebbero veder andare in fumo 27 miliardi di rubli (circa 365 milioni di dollari). Difficile invece stimare le perdite che colpiranno le piccole e medie imprese, che come tutti stanno accusando i colpi del calo dei consumi, della quarantena e dell’auto-isolamento. 

Il 19 marzo il ministro russo delle Finanze Anton Siluanov ha dichiarato che l'impatto del coronavirus sull'economia avrà ripercussioni ancor più gravi rispetto a quelle derivanti dal calo globale del prezzo del petrolio. “Ora sono due i fattori (da affrontare): il calo dei prezzi del petrolio e le conseguenze del coronavirus. Ritengo che quest’ultimo sia ancora più serio perché avrà ripercussioni su tutto il settore industriale”. 

Quali provvedimenti sta adottando il governo russo per ridurre al minimo le conseguenze economiche di questa emergenza?

Secondo Dmitrij Lesnyak, responsabile dello studio legale BMS di Mosca, le autorità stanno facendo del loro meglio per contenere il panico, ma sembrano riluttanti a introdurre lo stato di emergenza, che potrebbe danneggiare seriamente l'economia. 

“I funzionari statali stanno discutendo con il mondo delle imprese le misure da adottare - ha detto Lesnyak -. Il Ministero russo delle Finanze sta stanziando dei fondi e lavorando a nuove misure di sostegno. Le conseguenze del virus saranno minime (per l'economia), ma il panico ha già colpito e continuerà a colpire l'economia".

A partire dal 18 marzo, verranno stanziati 300 miliardi di rubli (circa 4 miliardi di dollari) per attuare un piano anti-crisi che, tra le varie misure comprende anche: 

  • Concedere al settore turistico e alle compagnie aeree una proroga dei pagamenti delle tasse fino al 1° maggio; il provvedimento potrebbe essere esteso anche ad altri settori colpiti dalla crisi; 
  • Rinviare al 1° maggio le nuove istanze di fallimento per le società indebitate;
  • Estendere i programmi di prestito già esistenti alle piccole e medie imprese e rinviare di tre mesi i termini di pagamento dell'affitto per le aziende che utilizzano proprietà statali o comunali; 
  • Stanziare 11,8 miliardi di rubli (circa 159 milioni di dollari) per i dipendenti del sistema sanitario; 
  • Maggiori controlli per evitare l’aumento dei prezzi della merce;
  • Valutare la possibilità di inserire anche gli alcolici nella lista dei prodotti acquistabili online per evitare che la gente non rispetti l’auto-isolamento (attualmente in Russia è vietata la vendita di alcolici su internet, ndr);
  • Garantire ininterrottamente il rifornimento di prodotti nei negozi e creare scorte alimentari per le catene di vendita al dettaglio; 
  • Eliminare i dazi alle importazioni ed estendere il “corridoio verde doganale” ad altre tipologie di merci
  • Garantire il pagamento puntuale a chi è in congedo per malattia
  • Monitorare i bilanci regionali e garantire il sostegno finanziario, se necessario.

Secondo gli esperti, queste prime misure a sostegno delle imprese e della popolazione difficilmente compenseranno tutte le potenziali perdite, ma si tratta di un primo passo verso la giusta direzione. 

Il fondo di riserva del Paese potrebbe inoltre sostenere l'economia per altri cinque anni anche se il prezzo del greggio scendesse a 20 dollari al barile, dicono gli analisti della Renaissance Capital Independent Investment Bank.

Secondo loro, infatti, l'economia russa si troverebbe in condizioni tali da poter affrontare la crisi e sarebbe in grado di compensare il deficit di bilancio. Tuttavia bisognerà capire come si evolverà d’ora in avanti la situazione. 

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