Nel dipinto Sergio di Radonezh benedice i militi russi (dei quali però si vedono soltanto le lance), in vista della battaglia di Kulikovo contro i tataro-mongoli, che ebbe un’enorme importanza per la liberazione delle terre russe.
LEGGI ANCHE: Cinque fatti importanti sulla Battaglia di Kulikovo, quando i russi sconfissero l’Orda
In secondo piano è rappresentato il Monastero della Trinità, consacrato a San Sergio: il santo tiene in mano la chiesa della Trinità dell’omonimo monastero. Tale era la classica raffigurazione iconografica dei santi protettori.
LEGGI ANCHE: I sette principali luoghi sacri della Russia ortodossa
Alla destra di San Sergio, Nikolaj Rerikh (1874-1947) rappresenta un mandylion (ovvero un’immagine del Salvatore acheropita; “non creata dalla mano umana”) mentre sopra il santo c’è l’Occhio della Provvidenza, che nelle icone ortodosse si incontra abbastanza di rado.
È interessante che Rerikh abbia creato l’opera durante la sua permanenza in India. Più tardi, avrebbe regalato il dipinto al Museo Russo di Praga, dove a lui era dedicata un’intera sala.
LEGGI ANCHE: Sette capolavori del pittore Nikolaj Rerikh che non potete non conoscere
Durante l’occupazione tedesca, il museo fu saccheggiato dai nazisti, pertanto dopo la fine della guerra l’ambasciata sovietica in Cecoslovacchia propose di esporre i quadri sopravvissuti nell’edificio della scuola sovietica a Praga.
In seguito, tutta la collezione fu consegnata all’Urss. Così il “San Sergio” (tempera su tela; 153,3 х 107,2 cm) prese il suo posto nella Galleria Tretjakov.
LEGGI ANCHE: Cinque cose da sapere su Sergio di Radonezh, il Santo più venerato della Russia
Cari lettori,
a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a:
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email