Il regista Vladimir Petrov, che girava il suo film “La battaglia di Stalingrado” (in russo: “Сталинградская битва”; “Stalingradskaja bitva”), che sarebbe uscito in due puntate il 9 maggio e il 18 dicembre 1949, propose di scritturare soldati e ufficiali tedeschi presenti in Urss come prigionieri di guerra, molti dei quali avevano effettivamente partecipato alla Battaglia di Stalingrado nelle file della 6ª Armata, comandata da Friedrich Paulus.
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I tedeschi vennero vestiti, armati e mandati a “combattere” nelle strade di Stalingrado. Migliaia di abitanti accorsero per assistere allo spettacolo. Si diceva che tra i tedeschi ci fosse anche Paulus in persona, ma era una bufala.
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I tedeschi temevano che gli abitanti potessero dar sfogo ai loro sentimenti ostili, ma tutto filò liscio. “Avevano evidentemente brutti ricordi”, annotò l’aiutante di Paulus, il colonnello Wilhelm Adam, che fu consulente nel film. “Tuttavia contro gli ufficiali tedeschi sul set non venne pronunciata neanche una parola di odio”.
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