Cinque motivi per vedere (gratis su YouTube) il film “Fairytale – Una fiaba” di Aleksandr Sokurov

Aleksandr Sokurov, 2022
Ogni pellicola di questo regista è un evento per gli appassionati di cinema, e “Fairytale – Una fiaba” non fa eccezione. Presentata ai festival di Locarno, Busan e Tokyo, ha già fatto discutere i più importanti critici internazionali, e adesso potete godervela online

1 / Per vedere quello che non avete mai visto: i potenti del mondo che si incontrano nell’aldilà

I personaggi del film sono proprio loro: Hitler, Mussolini, Stalin, Churchill, Napoleone… e c’è addirittura Gesù Cristo. I grandi si incontrano nell’aldilà e conversano in attesa che il Signore decida la loro sorte: se farli entrare in Paradiso o meno. Col pensiero tutti sono ancora sulla Terra, nessuno vuole riposare in pace, tutti vorrebbero riscrivere la storia.

Questo film è la quinta parte del grande ciclo di Sokurov dedicato alla natura del potere. Il progetto è iniziato con la trilogia che comprendeva “Moloch” (1999) su Hitler, “Toro” (2001) su Lenin, e “Il Sole”, dedicato all’imperatore giapponese Hirohito. Nel 2015 è seguito “Faust”, ispirato alla tragedia di Goethe, che a Venezia ha vinto il Leone d’oro. In “Fairytale – Una fiaba” (in russo: “Сказка”) il regista fa un riassunto delle sue riflessioni su come il potere illimitato cambi le persone.

2 / Perché è una sintesi di live action, cinema documentario e animazione

Alla base del film ci sono cronache documentarie. Lavorando a questo film, come dice il regista stesso, Sokurov ha visionato tutto quello che è riuscito a trovare negli archivi di tutto il mondo. Come si presentano nelle cronache i leader mondiali? Stanno sulla tribuna, pronunciano discorsi o camminano lentamente assistendo a varie cerimonie. In apparenza, è molto problematico montare tutti questi episodi nel modo che ne esca una storia. Sokurov tuttavia ha trovato una soluzione originale: con l’aiuto delle tecnologie digitali, il regista ha collocato i personaggi nel mondo dell’aldilà, riunendoli tutti insieme. Ed ecco che le passeggiate dei leader non sono più un semplice atto di camminare, ma un tentativo di ammazzare il tempo in attesa del proprio destino.

Per Sokurov, “Fairytale – Una fiaba” non è il primo esperimento tecnologico. In precedenza, aveva già realizzato “Arca russa”, girato in un unico piano sequenza con un vasto numero di comparse e dentro un perimetro molto stretto: all’interno del Palazzo d’Inverno, residenza imperiale dove oggi si trova il museo di Ermitage.  

3 / Perché è uno spettacolo inquietante, surreale e… molto bello

Il mondo dell’aldilà, creato da Sokurov, merita una menzione particolare. Le scene in bianco e nero, come le cronache in cui vediamo i protagonisti della pellicola, sono state ispirate alle illustrazioni di  Gustave Doré per la “Divina commedia” di Dante, dalle incisioni di Giovanni Battista Piranesi dedicate alle antichità romane e dal dipinto di Arnold Böcklin “L’isola dei morti”.

4 / Perché, nonostante tutto, fa ridere

Considerata l’ambientazione, ci sarebbe da pensare che sia un film molto serio. Invece, ci sono parecchi episodi che fanno ridere. Le battute dei personaggi, che parlano tutti nella loro madrelingua (Churchill in inglese, Napoloene in francese, Stalin in georgiano, ecc.) ci rimandano ai loro discorsi realmente pronunciati. E spesso le loro parole assumono delle note ironiche. 

LEGGI ANCHE: Stalin parlava in russo con un forte accento georgiano? 

Per esempio, Churchill, con tono parecchio irritato, fa presente a Stalin che gli aveva promesso di costruire in Inghilterra una distilleria di konjak (il cognac sovietico), ma non l’ha mai fatto. Così viene rievocata la leggenda secondo cui Churchill si era appassionato di cognac armeno dopo che Stalin gliel’aveva fatto assaggiare durante la conferenza di Jalta. Ci sono anche dei meta-scherzi: in un episodio, i personaggi sparlano di Sokurov, perché non hanno gradito i precedenti film del regista sui leader mondiali.

In una delle scene, al grido “Basta girare!”, Hitler lancia una granata contro un mulino. Qualcuno propone subito di chiamare Cervantes per fargli vedere come occorre combattere con  i mulini a vento…

5 / Perché è forse uno degli ultimi film del regista

Purtroppo, Aleksandr Sokurov, classe 1951, lavora sempre meno. Il suo penultimo film, “Francofonia”, presentato a Venezia, era uscito nel 2015. “Faust” è del 2011. Presentando “Fairytale – Una fiaba” a Locarno, Sokurov ha ricordato che al festival di Locarno, nel 1987, si tenne la prima del suo film d’esordio: “La voce solitaria dell’uomo”, premiato allora con il Leopardo di bronzo. Il regista ha rilevato che gli pare simbolico il fatto che a Locarno venga presentato anche “Fairytale – Una fiaba” che potrebbe essere il suo ultimo film.

LEGGI ANCHE: Cinque film del leggendario regista Aleksandr Sokurov 

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie