“Kikoriki” compie vent’anni: cinque motivi per guardare questa serie di cartoni animati cult

Studio d'animazione "San Pietroburgo"
Le avventure dei simpatici animali sferici vengono viste in quasi tutti i continenti, in oltre 90 Paesi, dagli Stati Uniti alla Cina. Ecco i punti di forza alla base del successo di questa produzione russa

1 / In questa serie animata non c’è violenza. E non ci sono nemmeno i cattivi!

Non c’è nessun sinistro stregone o predatore che dà la caccia a qualcuno. La trama di ogni puntata si basa sui rapporti tra i protagonisti, che esplorano con inesauribile curiosità il mondo che li circonda, cercano di vivere in armonia tra di loro e combattono solo con i demoni interni. Ciò che è ancora più raro per le serie animate per bambini, è che in “Kikoriki” (titolo originale russo: “Смешарики”; “Smesháriki”) non c’è il principale assassino della gioia: la didattica frontale. In totale, nella Valle della Camomilla vivono 9 personaggi: Krush, il coniglio celeste; Gigo, il riccio magenta; Rosa, la maialina rosa; Fluff, l’ariete lavanda; l’alce giallo; la civetta viola; il corvino blu; l’orso arancione e Pin, il pinguino nero e bianco (abbiamo usato i nomi del doppiaggio italiano). Gli autori hanno rinunciato per principio a gatti, topi e cani che sono “tradizionali” per l’animazione e hanno cercato animali più interessanti, principalmente quelli della Russia centrale. Come qualcosa di esotico hanno aggiunto un pinguino. Tutti i personaggi sono quasi perfettamente rotondi. Gli ideatori della serie hanno appositamente studiato un tale design dei personaggi, in modo che anche un bambino potesse riprodurli.

2 / Ogni episodio è una parabola filosofica. Ma decisamente divertente

“Kikoriki” è stato realizzato appositamente “a crescenza”. Il suo pubblico chiave sono, ovviamente, i bambini in età prescolare. Tuttavia, la serie è interessante da guardare sia per i bambini più grandicelli, che per gli adolescenti, che persino per gli adulti, e molti episodi migliorano nell’opinione dello spettatore quando li si rivede più volte. La trama è dinamica e attraversa una varietà di generi – dal western e musical alla fantascienza e al thriller per bambini – sollevando in modo non invadente domande eterne: come vivere nella società, come essere felici, qual è la ragione dell’esistenza. E tutto questo succede in 6 minuti! Ciò che un bambino non capisce a 5 anni, lo capirà quando sarà più grande. La componente fissa di tutti gli episodi è, ovviamente, l’umorismo. In russo il titolo originale  della serie è, come detto, “Smeshariki” ed è composto da un mix di due parole: “smeshnoj” (“comico”; “divertente”) e “sharik” (“sfera”; “pallina”). Ed è un titolo molto veritiero: gli smeshariki sono davvero sferici e comici.

3 / Ci sono tantissimi riferimenti al cinema per adulti: da “Psyco” di Hitchcock a “Stalker” di Tarkovskij

Gli autori non si negano il piacere di lasciare varie “Easter Egg” per gli intenditori. Ci sono soprattutto molti riferimenti alle opere classiche russe, dalla commedia cult di Eldar Rjazanov “L’incredibile signor Detockin” alla pièce teatrale di fama mondiale “Il giardino dei ciliegi” di Anton Chekhov. Esiste persino un intero episodio-remake del cartone animato “Il riccio nella nebbia” di Jurij Norshtejn, come sempre molto sfizioso. Nella Valle della Camomilla vive un riccio. Una volta recita in un film di fantascienza, ma sul set c’è un problema: tutto viene avvolto dal fumo artificiale e il protagonista non perde l’occasione di passeggiare e filosofeggiare nella nebbia. Inoltre “Kikoriki” fa allusioni anche a classici del cinema internazionale. Cita, per esempio, “Forrest Gump” (una volta all’ariete lavanda gridano: “Corri, Fluff, corri!”, riferimento al celeberrimo “Corri Forrest, corri!”. È poi riprodotta la scena della doccia di “Psyco” e la scena dei petali di rosa di “American Beauty” (in entrambe le scene la protagonista è Rosa, la maialina rosa). E in un episodio, intitolato in modo emblematico “La ragione d’essere”, si mescolano “Dead Man” di Jim Jarmusch e “Stalker” di Tarkovskij

4 / Risveglia la fantasia: i fan non si stancano mai di inventare le proprie teorie

In “Kikoriki” non c’è una trama continua: si può guardare iniziare a guardare la serie da qualsiasi episodio e in qualsiasi ordine. Tuttavia, gli spettatori cavillosi si sforzano di combinare in qualche modo tutte le avventure in un’unica trama, cercano di scovare motivazioni non ovvie o ricostruire in dettaglio la biografia “reale” dei protagonisti. Ad esempio, ci sono spettatori che sono sicuri che l’orso sia un ex militare e la sua diffidenza sia spiegata dal disturbo da stress post-traumatico. La teoria più bizzarra sostiene che i kikoriki vivano in un multiverso simile all’Universo Marvel. La serie ha cambiato formato più di una volta: è iniziata come bidimensionale, poi ha acquisito la terza dimensione ma dopo è tornata al 2D. E c’è una teoria secondo cui questi sono universi paralleli che muoiono con la fine della stagione: tutto sarebbe come in “Avengers: Endgame”. A proposito, anche le teorie del complotto sono state un tema di “Kikoriki”: in un episodio, il coniglio sostiene l’esistenza di un complotto generale.

5 / Un mondo interessante che non ti lascia staccare  

È sempre triste quando qualcosa di bello finisce. I bambini in Russia conoscono questa verità meglio di molti coetanei stranieri perché le vecchie serie animate russe erano catastroficamente brevi. “Nu, pogodi!” aveva solo 16 episodi, “Vinni-Pukh” ne aveva tre, “Malysh i Karlson” due. “Kikoriki” è stata la prima serie animata in Russia a porre fine a questa cattiva tradizione. Contando tutti gli spin-off – e senza contare i tre lungometraggi – sono già usciti circa 700 episodi, e la durata totale della serie ha superato di gran lunga le 80 ore. Peraltro, “Kikoriki” va ancora in onda. Fa sempre piacere quando qualcosa di buono dura nel tempo!

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