La scuola sovietica di disegno non si limitava a produrre manifesti politici: molti artisti si sbizzarrirono anche nelle illustrazioni di libri per bambini. Ecco come furono interpretati i personaggi di alcune fiabe occidentali.
Alice nel paese delle meraviglie
Il libro di Lewis Carroll fu tradotto per la prima volta in russo nel 1879, ma ricevette recensioni estremamente negative da parte della critica. “In questo libretto pieno di errori ortografici, eccessivamente costoso, c’è il delirio morboso e terribilmente noioso di un’infelice fanciulla, Sonia; la descrizione del delirio è priva di qualsiasi traccia di arte; non c'è alcuna arguzia né alcun umorismo”, scrisse, ad esempio, la rivista “Biblioteca popolare e infantile” (Narodnaja i detskaja biblioteka).
Questa storia assurda ottenne comunque un certo riconoscimento in URSS: un successo in buona parte dovuto alla traduzione di Boris Zakhoder, pubblicata nel 1971 su “Pioner”, una delle riviste per bambini più celebri del Paese. Le edizioni successive furono accolte con entusiasmo dagli illustratori e nel 1981 venne addirittura realizzato un cartone animato in tre serie. Negli anni successivi, vari illustratori si cimentarono a disegnare le opere di Carroll: Gennadij Kalinovskij, Irina Kazakova, Nikolaj Kozlov, Andrej Gennadjev, Lidija Shulgina e Viktor Shatunov.

Gennadij Kalinovskij/Children's literature, 1974

Irina Kazakova/Publishing house Karelia, 1979
Nikolaj Kozlov/Publishing house Mastatskaya literatura, 1980
Andrej Gennadiev/Children's literature, 1989
Lydia Shulgina/Children's literature, 1981
Viktor Shatunov/Publishing house Unatstva, 1990
Winnie the Pooh
Anche Winnie the Pooh fu tradotto da Boris Zakhoder, che definì la sua opera una “rielaborazione”: realizzò infatti una traduzione “libera”, dalla quale eliminò addirittura un paio di capitoli. Questa versione fu pubblicata nel 1960 con le illustrazioni di Alisa Poret.
In seguito il racconto fu pubblicato con le illustrazioni di Boris Diodorov e Gennadij Kalinovskij.
Alisa Poret/Publishing house Detskiy Mir, 1960
Gennadij Kalinovskij and Boris Diodorov/Children's literature, 1969
Tre orsi
Questa storia popolare inglese fu adattata nientepopodimeno che da Lev Tolstoj , che diede un nuovo nome agli orsi e introdusse un nuovo personaggio: una bambina che si è persa nel bosco.
Il racconto ottenne un notevole successo e fu regolarmente ristampato, sia prima che dopo la Rivoluzione del 1917.
Nel 1935 fu illustrato da Jurij Vasnetsov, allievo di Malevich e Petrov-Vodkin.
Yurij Vasnetsov/Children's literature, 1935
L'edizione del 1977 è accompagnata dalle illustrazioni di Marina Uspenskaja, che negli anni '60 era illustratrice della popolare rivista per bambini “Murzilka”.
Marina Uspenskaya/Children's literature, 1977
Nel 1989 il racconto è stato nuovamente illustrato da Nikolaj Ustinov.
Nikolaj Ustinov/Publishing house Malysh, 1989
I tre porcellini
Sergej Mikhalkov adattò questo racconto nel 1936. Nella sua nuova versione, i maialini si chiamano Naf-Naf, Nuf-Nuf e Nif-Nif; la storia è stata leggermente modificata con una tenera morale, dove sia i maialini che il lupo vengono tenuti in vita.
Le migliori illustrazioni del racconto sono state realizzate negli anni Settanta. Nel 1976 questo libro per bambini è stato illustrato da Erik Bulatov e Oleg Vasiliev.
Eric Bulatov and Oleg Vasiliev/Publishing hose Malysh, 1976
Nel 1978 ci mise mano Konstantin Rotov.
Konstantin Rotov/Children's literature, 1978
Il libro della giungla
La prima traduzione russa de “Il libro della giungla” di Rudyard Kipling apparve nel 1905, ma in seguito il libro divenne celebre come Mowgli. È interessante notare che nella traduzione russa Bagheera, originariamente un maschio, si è trasformato in una femmina, perché in russo la parola “pantera” è femminile. Questo cambia completamente il rapporto tra Mowgli e Bagheera, da un'amicizia maschile a un'amicizia madre-figlio.
Il libro è stato illustrato due volte dall'artista Vasilij Vatagin.
Vasilij Vatagin/Children's literature, 1965
Le illustrazioni del 1976 di Maja Mituric sono già molto diverse: ha creato immagini quasi astratte.
Mai Miturich/Publishing house Malysh, 1976
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