Sette curiosità poco conosciute sul "Quadrato nero" di Malevich

Cultura
GEORGY MANAEV
Questi fatti sono strani e bizzarri proprio come l’opera stessa…

Il nome originale del dipinto più famoso di Kazimir Malevich non è "Quadrato nero", bensì "Quadrato nero suprematista". Ma questo non è tutto: ci sono tante altre curiosità, poco conosciute, in merito a questo capolavoro.

1  / Non è quadrato… e non è nero

Il quadrato nero di Malevich in realtà non è affatto un quadrato: nessuno dei lati è parallelo all'altro né alla cornice del dipinto. Tecnicamente, è un semplice rettangolo.

E non è nero! Malevich utilizzò una soluzione speciale di colori, in cui non ce n'era nemmeno una goccia di nero… quindi il nome del quadro non corrisponde del tutto alla realtà.

2 / Ha due date di creazione

Il "Quadrato nero suprematista" fu originariamente "inventato" da Malevich nel 1913, come parte di un progetto per un sipario del palcoscenico dell'opera futurista/cubo-futurista russa "Vittoria sul sole". L'artista non attribuì alcuna importanza alla data effettiva di creazione del dipinto. Il "Quadrato nero" fu dipinto per la prima volta nel 1915 per "L'ultima mostra futurista di quadri 0,10" che si svolse a Pietrogrado dal 19 dicembre 1915 al 17 gennaio 1916. Il "Quadrato" fu creato tra altri dipinti suprematisti e, quando fu realizzato (nel giugno 1915), Malevich scrisse "1913" sul retro della tela del 1915, sottolineando che l'opera era stata originariamente creata nel 1913, ma dipinta solo nel 1915. L'autore chiamava invariabilmente la sua opera "Il principale elemento suprematista. Quadrato. 1913".

3 / Fa parte di un trittico

Quando il "Quadrato suprematista nero" fu esposto per la prima volta nel 1915, fu presentato insieme ad altre due "forme suprematiste principali": il "Cerchio nero" e la "Croce nera", molto meno conosciute del "Quadrato nero". 

4 / Fu dipinto sopra un altro dipinto 

Durante la fluoroscopia del dipinto originale, eseguita nel 2015, è stata fatta un'importante scoperta. Prima del "Quadrato nero suprematista", la tela su cui è dipinto recava altri due dipinti. Il primo era una composizione cubo-futurista e il secondo, realizzato sopra il primo, era una composizione suprematista. Dopodiché Malevich dipinse su tutta la tela, creando il "Quadrato nero suprematista".

Inoltre, i ricercatori sono riusciti a leggere un'iscrizione a matita. "L'iscrizione è fatta a matita nera su uno strato secco di bianco, consiste in tre parole e per noi è leggibile come 'la battaglia dei neri', presumibilmente 'di notte'", ha detto la ricercatrice Ekaterina Voronina.

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5 / Non fu il primo dipinto "total black"

Secondo i grafologi, l'iscrizione scoperta sarebbe stata fatta da Malevich stesso. Nell'iscrizione si fa riferimento probabilmente a un primo dipinto "total black" che Malevich non avrebbe mai visto, ma di cui avrebbe sentito parlare: "Combat de nègres pendant la nuit" ("Battaglia dei neri di notte"), dipinto nel 1882 da Paul Bilhaud: non un pittore, ma un drammaturgo e librettista. La "Battaglia dei neri di notte" è una tela completamente nera. Scomparso dal 1882, questo dipinto è stato ritrovato nel 2017-2018 in una collezione privata.

Tuttavia, anche il dipinto di Bilhaud non è la prima rappresentazione di un quadro nero: il medico e occultista inglese Robert Fludd pubblicò un'immagine delle "Tenebre" nel suo libro del 1617 sull'origine e la struttura del cosmo; e l'illustratore francese Bertall pubblicò la sua "Vue de La Hogue (effet de nuit)" nera nel 1843.

6 / Esistono 4 "quadrati neri" al mondo, tutti in Russia

Kazimir Malevich ha creato diverse copie d'autore del "Quadrato nero". Attualmente esistono quattro varianti del dipinto, che si differenziano per motivi, struttura e colore.

Il primo "Quadrato nero" è stato creato nel 1915 e appeso alla mostra "0.10". È conservato nella Galleria Tretjakov di Mosca e la tela misura 79,5 per 79,5 cm.

Il secondo "Quadrato nero", di 106 x 106 cm, è stato realizzato nel 1923 per essere esposto alla biennale di Venezia. Oggi è conservato nel Museo Russo.

Il terzo, realizzato nel 1929, fu dipinto da Malevich per la sua mostra personale alla Galleria Tretjakov. È una copia esatta dell'originale (anch'essa di 79,5 cm per lato) ed è anch'essa conservata alla Galleria Tretjakov.

Il quarto "Quadrato nero" è il più misterioso: è stato creato nel 1932 e misura 53,5 cm per 53,5 cm. È rimasto sconosciuto fino al 1993, quando è riapparso a Samara: una persona di cui non è mai stato rivelato il nome lo portò in banca come garanzia per un prestito. Il dipinto non è stato recuperato e alla fine è stato venduto all'oligarca Vladimir Potanin, che lo ha poi donato all'Ermitage di Stato, dove è attualmente conservato.

7 / Malevich dipinse anche il "Quadrato rosso" e il "Quadrato bianco"

Il "Quadrato rosso", intitolato "Realismo pittorico di una contadina in due dimensioni", fu dipinto da Malevich nel 1915 per la stessa mostra in cui fu esposto per la prima volta il "Quadrato nero".

Il "Quadrato bianco", chiamato "Bianco su bianco", è stato creato nel 1918. È dipinto in due tonalità vicine di bianco. Lo sfondo del quadro è dipinto con una tonalità leggermente calda, con una goccia di ocra. Il quadrato è dipinto con una tonalità fredda e bluastra. L'artista stesso scrisse: "I tre quadrati suprematisti sono l'affermazione di certe visioni del mondo e la costruzione del mondo... il nero come segno di economia, il rosso come segnale di rivoluzione e il bianco come azione pura".

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