Il laboratorio di San Pietroburgo di Anna e Oleg Barinov sostiene e sviluppa la tradizione dell’arte russa del taglio delle pietre preziose. Il portfolio dell’atelier comprende gioielli, piccoli oggetti di arte plastica, e vari accessori (ad esempio, per apparecchiare e abbellire la tavola). Un genere a parte è costituito dalle statuette di animali, uccelli e insetti, realizzate secondo la tradizione dei Fabergé. Il laboratorio opera con i migliori intagliatori di pietre e artisti del settore.
L’orologio da tavola “Pantera”, unico nel suo genere, è stato creato in due anni di lavoro. La cassa, intarsiata con 40 diamanti e incastonata con elementi d’oro, è in rara giada bianca, mentre il corpo graziosamente curvo della pantera è di giada nera. I dettagli in filigrana includono anche preziose e deliziose minuzie, come le pupille del felino, realizzate con diamanti neri sfaccettati.
L’atelier Bagulnik di San Pietroburgo nasce dall’idea di uno dei più famosi intagliatori di pietre preziose russi del nostro tempo, Sergej Falkin. Il lavoro dell’atelier comprende classici bouquet di fiori in pietra che non si distinguono da quelli veri, e mosaici di stile fiorentino, nonché piccole figure di personaggi di estrazione popolare che un tempo hanno reso la casa Fabergé famosa in Occidente.
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Questi artigiani hanno anche una varietà di accessori di brillante fattura. Lo scrigno “Zubr” (“Bisonte”) fa parte di una serie di opere in pietra di questo tipo. La testa è di ossidiana, le corna sono di corniola di un bel colore miele. Gli occhi sono intarsiati con grani di granato. Il coperchio ribaltabile è realizzato in una lega di diversi metalli ed è decorato con incisioni a mano raffiguranti un bisonte.
Un altro maestro pietroburghese è noto per le sue miniature in pietre preziose intagliate. Da molti anni collabora con aziende leader nel settore del taglio della pietra, oltre a creare le proprie miniature d’autore e vari accessori. Le opere di Vladimir Putrin sono una saga, una storia, una trama complessa.
Ad esempio, questa composizione in quarzo ialino raffigura uno stagno dove rane e lucertole vanno a caccia di insetti. L’ecosistema chiuso scolpito nella pietra è presentato dall’artista come una metafora della vita stessa.
Il nome di Ananjev è noto a tutti gli intagliatori russi di pietre preziose. Non è solo un maestro eccezionale, ma anche un promotore dell’arte del taglio della pietra. Anton ama lavorare in particolare con la nefrite. Se si fa un paragone con la pittura, le sue opere sono create con “grandi pennellate”. Si caratterizzano per le linee decise, la presentazione compatta e la forma chiara.
Questa cornice portafoto è scolpita in giada e incastonata in argento. La composizione è studiata in modo intelligente per far sì che l’immagine si trovi all’interno delle chele del granchio. E l’immagine nel suo complesso, con la sua esecuzione classica, ricorda i film di fantascienza.
Accanto alla scuola di San Pietroburgo, le tradizioni dell’arte del taglio della pietra preziosa continuano a essere mantenute vive nel suo centro storico in Russia, gli Urali. L’impresa principale che produce opere complesse e spettacolari nella tecnica della miniatura a blocchi (dettagli di pietre diverse) è l’atelier di taglio della pietra “Svjatogor”, che riunisce molti maestri di spicco. Tutte le opere sono multi-pezzo, hanno un preciso soggetto e sono degne di un museo.
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Una grande squadra di quattro intagliatori di pietra, tre lucidatori e tre gioiellieri ha lavorato a questo strumento di scrittura, chiamato “Anno 1812”. L’idea è dell’artista Grigorij Ponomarev, direttore di Svjatogor. La composizione è fatta di diaspro, calcedonio, giada, crisoprasio, occhio di tigre, agata, labradorite e magnesite. Per le parti metalliche sono stati utilizzati oro e argento. Le due figure (come è tipico della tecnica della miniatura a blocchi) raffigurano un ussaro e un contadino, la nobiltà e il popolo, che hanno sconfitto i francesi e Napoleone con sforzi eroici.
Aleksandr Veselovskij esercita la professione da oltre vent’anni ed è noto sia in Russia che all’estero. Il suo lavoro è sempre fantasioso e non convenzionale. La sua combinazione preferita di materiali è giada e argento.
Questo posacenere ricorda vividamente le immagini di Hans Ruedi Giger. E non vi ricorda il film “Alien”? Il corpo del posacenere è in argento e la base è scolpita in giada. Le opere di Veselovskij di livello più alto sono presenti in molte collezioni private.
Il laboratorio principale di Ekaterinburg produce opere uniche di arte del taglio della pietra. Questa miniatura, che può essere utilizzata come decorazione per la scrivania o per l’ufficio, è un pezzo da novanta del marchio. Unisce l’abilità dei maestri a un’idea non banale, che è quella per cui Aleksej Antonov, il fondatore del laboratorio, è più conosciuto.
“Dzhoker” (“Joker”) simboleggia chi è padrone del suo destino. La complicata composizione è costituita da una decina di pietre preziose diverse. Si tratta di diaspro, malachite, diabase, rodonite, lazurite, ciaroite, fluorite, amazzonite, lepidolite, apatite, cacholong, quarzo ialino. Molte di loro provengono da qui, dagli Urali.
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