Di cosa parla il romanzo?
“Guerra e pace” è un romanzo epico che racconta la storia di diverse famiglie e di un altro centinaio di personaggi; segue le vicende della loro vita privata, sullo sfondo della guerra tra la Russia e la Francia napoleonica. Con questo romanzo, che Lev Tolstoj riscrisse circa sei volte (immaginate sua moglie: era lei che lo scriveva a mano ogni volta!), l’autore offre un ritratto onesto non solo di Mosca e di San Pietroburgo, ma anche della società nobile e di quella contadina, dei tempi di guerra e dei tempi di pace. In Russia si scherzava dicendo che le ragazze si dilettano leggendo solamente le pagine del tempo di “pace”, mentre i ragazzi preferirebbero quelle di “guerra”.
Cosa voleva trasmettere l’autore?
Questa è una delle domande più frequenti a cui devono rispondere gli studenti russi durante gli esami di letteratura. In generale, Tolstoj voleva mostrare come la vita della gente comune viene influenzata dai grandi eventi storici, come cambia a seguito di situazioni turbolente e come le opinioni sociali negative influiscono sui destini delle persone.
Tra i protagonisti ci sono anche Napoleone e lo zar russo Alessandro I: l’autore ne tratteggia magistralmente i tratti psicologici e caratteriali, dà forma ai loro pensieri e alle loro riflessioni più profonde. È evidente quindi che la scala delle questioni affrontate da Tolstoj è davvero enorme, proprio come le dimensioni del libro! Lev Nikolaevich ha creato un poema epico (in prosa) sulle imprese della nazione: quello che ancora mancava alla letteratura russa, relativamente giovane.
L'autore riesce a descrivere con la stessa naturalezza sia la giovane Natasha che il vecchio e scontroso principe Bolkonskij, padre di Andrej. Naturalmente, nel nostro breve riassunto non potremo citare tutti i personaggi (sono decine!) che Tolstoj ha tratteggiato con grande amore e attenzione, sviscerando i tratti più intimi della loro personalità.
Di seguito riportiamo alcuni filoni della trama e ripercorriamo alcune delle scene più importanti che dovete conoscere.
Ecco un brevissimo riassunto:
Natasha Rostova è una ragazza giovane e spensierata; cerca la felicità nel matrimonio, mentre la sua famiglia soffre per i debiti accumulati; il suo primo fidanzato muore durante la guerra tra la Russia e la Francia napoleonica.
Volume 1
Il romanzo inizia nel 1805 con una festa dell’alta società pietroburghese a casa della damigella di Corte Anna Sherer. Gli invitati parlano della minaccia di Napoleone, definendolo addirittura l'Anticristo. Qui incontriamo subito due personaggi importanti: il primo è il principe Andrej Bolkonskij che - nonostante la moglie incinta - sta per partire per la guerra, inseguendo il sogno della gloria militare. L’altro è Pierre Bezukhov, figlio illegittimo di un conte, che riceve un’enorme eredità (molti critici considerano Pierre l’alter ego dello stesso Tolstoj). Grazie al suo ingente patrimonio, Pierre è ambito da molte ragazze da marito, e alla fine sposa una bellissima donna, una “femme fatale” dell'alta società: Helene Kuragina.
Il romanzo si sposta poi a Mosca, dove incontriamo i nobili di casa Rostov e i loro figli, tra i quali c’è Natasha Rostova, una ragazza bella e piena di vita.
Infine, il lettore viene “trascinato” nella guerra in Europa: l’esercito russo è impegnato nella battaglia di Schöngrabern (Hollabrunn) e poi nella battaglia di Austerlitz. Andrej Bolkonskij non trova la gloria che cercava e viene ferito gravemente nella seconda battaglia. Il volume si conclude con la descrizione di Napoleone che osserva il campo di battaglia di Austerlitz dopo la sconfitta, e nota Andrej disteso tra i cadaveri ma ancora vivo, e ordina di prendersi cura di lui e degli altri feriti.
Volume 2
La famiglia di Andrej non sa se sia ancora vivo, ma il giovane riesce a tornare a casa la notte in cui sua moglie sta per partorire (alla fine, la donna muore durante il travaglio).
Nel frattempo, Pierre scopre che la sua affascinante moglie ha commesso adulterio (a quanto pare, ha molti amanti); sfida a duello l’uomo con cui lei lo ha tradito, un coraggioso ufficiale, e lo ferisce. Pierre, sconvolto per l’accaduto, rompe i rapporti con la moglie e si unisce a una loggia massonica.
Il triste Andrej lascia l'esercito per prendersi cura della sua casa e della sua proprietà; è in quel momento che incontra il padre dei Rostov. Una notte, finché è a casa dei Rostov, Andrej origlia una conversazione di Natasha Rostova e le sue parole così piene di gioia. Successivamente chiederà la mano della graziosa Natasha, e lei accetta di sposarlo; ma lui si prende un anno sabbatico prima del matrimonio, dicendo di voler viaggiare per l'Europa.
Dopo aver sentito a lungo la mancanza di Andrej, la giovane Natasha incontra a una festa il bel Anatole Kurakin (fratello della moglie di Pierre, Helene). Lui la corteggia, chiedendole di lasciare la casa dei genitori e di sposarlo in segreto. Alla fine, il piano dei due non funziona (i genitori di Natasha la scoprono e la fermano: sembra che Anatole abbia già una moglie!). Sentendosi in colpa, Natasha rivela tutto ad Andrej, appena tornato.
Dopo che Natasha e Andrej si lasciano, Pierre incontra la ragazza in lacrime e pronuncia queste parole, divenute iconiche: “Se io non fossi io, ma l’uomo più bello, più intelligente e migliore del mondo, e se fossi libero, in questo istante chiederei in ginocchio la vostra mano e il vostro amore”. (Ежели бы я был не я, а красивейший, умнейший и лучший человек в мире я бы сию минуту на коленях просил руки и любви вашей).
Volume 3
Scoppia la guerra del 1812 e Napoleone si dirige verso la Russia. Andrej torna nell'esercito, dove suscita l’apprezzamento di tutto il reggimento. Persino Kutuzov, comandante in capo della Russia, gli chiede di prestare servizio nel suo reggimento, ma Andrej rifiuta. Ferito gravemente, si ritrova in un letto d'ospedale accanto ad Anatole, che ha perso una gamba… Sorprendentemente, Andrej non prova rabbia per quel povero uomo, che fino a poco prima aveva considerato un nemico.
Anche Pierre va in guerra e anche lui incontra il suo nemico: l’ex amante di Helene, che gli chiede perdono. Di fronte al grande pericolo rappresentato da Napoleone e dalla morte, il popolo russo sembra unirsi e dimenticare le offese minori.
Tra le scene più importanti del romanzo c’è la battaglia di Borodino, dove l'esercito napoleonico viene sconfitto. A contribuire al risultato dello scontro ci sono innanzitutto ragioni morali (i francesi sono invasori, mentre i russi combattono per la loro terra). L’esercito francese prosegue l’offensiva verso Mosca. Gli abitanti si ritrovano così a lasciare le loro case in fretta e furia. Lungo la fuga, i Rostov incontrano Andrej, ferito in battaglia. Natasha si prende cura di lui.
Nel frattempo Pierre decide di non lasciare Mosca e pensa che la sua missione sia uccidere personalmente Napoleone! Ma viene catturato dai francesi.
Volume 4
Proprio come nel primo volume, i lettori si ritrovano in una festa dell'alta società organizzata da Anna Scherer a San Pietroburgo. Ma ora i discorsi su Napoleone non sono più astratti e filosofici: i nobili leggono e commentano le notizie sull’enorme incendio appiccato a Mosca dopo la ritirata dell’esercito russo. Infine, i soldati napoleonici, esausti, fuggono dalla Russia e le truppe di Kutuzov li spingono sempre più lontano.
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Andrej muore e Natasha si ritrova con il cuore spezzato da questa enorme perdita. Come se non bastasse, riceve la notizia che anche suo fratello Petja è morto in guerra.
Catturato dai francesi, Pierre è costretto a seguirli come prigioniero di guerra. Tuttavia, quasi al confine con la Russia, un gruppo di partigiani recupera un’unità di prigionieri dai francesi. Pierre viene liberato. Pensa di sposare Natasha... e anche lei dimostra di provare dei sentimenti per lui.
Epilogo
Pierre e Natasha si sposano nel 1813, un anno dopo la guerra, e hanno quattro figli. Natasha trova nel matrimonio e nei figli la felicità assoluta (ecco la percezione di Tolstoj del ruolo e della missione della donna perfetta). Nello stesso periodo, il fratello di Natasha sposa la sorella di Andrej Bolkonskij. Tutti trascorrono il tempo insieme parlando di progetti, sogni e speranze della loro nuova vita, e naturalmente, parlando anche di politica.
Nell’epilogo Tolstoj si lascia andare a una lunga riflessione sulla storia. “Erano trascorsi sette anni dal 1812. Il mare agitato della storia d’Europa era tornato entro le sue rive di sempre. Pareva acquietato; ma le misteriose forze che muovono l’umanità (misteriose perché le leggi che regolano il loro movimento ci sono ignote) continuavano a operare”. (Прошло семь лет после 12-го года. Взволнованное историческое море Европы улеглось в свои берега. Оно казалось затихшим; но таинственные силы, двигающие человечество (таинственные потому, что законы, определяющие их движение, неизвестны нам), продолжали свое действие).
Pierre sembra unirsi alla società segreta, critica le autorità e spera in grandi cambiamenti.
Questo finale potrebbe essere l'inizio di un altro romanzo che Tolstoj aveva in mente e voleva scrivere già prima di “Guerra e pace”: un romanzo sui Decabristi, che nel 1825 avevano organizzato la grande rivolta di San Pietroburgo. Ma, indagando sulla questione, scoprì che le radici affondavano nella guerra del 1812. Così, per prima cosa scrisse un romanzo su quella guerra. Iniziò a scrivere il romanzo sui Decabristi, ma, dopo aver terminato tre capitoli, abbandonò l'idea, perché non riusciva a trovare l’“interesse umano comune” che cercava sempre.
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