Siamo alla Petrikirche, la cattedrale luterana tedesca nel cuore di San Pietroburgo. È considerata uno dei luoghi più popolari della città per ascoltare la musica d'organo, come le fantasie corali di Johann Sebastian Bach, le sinfonie di Louis Verne, i preludi e le fughe di Johannes Brahms. Insomma, veri e propri classici della musica di chiesa. Nessuno si aspetterebbe di sentire, tra le note di questa musica pomposa, un'allegra balalaika russa, che fa venire voglia di ballare anziché riflettere su questioni di ben altro spessore!
Un ossimoro musicale
Sergej Sylaevskij, direttore musicale della Petrikirche (o kirchenmusikdirector, come viene chiamato lì), esperto di musica antica europea, suona il suo organo preferito: il Virtuoso. Nikolaj Kovalevich, uno dei più famosi musicisti popolari russi, suona invece la balalaika.
“Ci siamo conosciuti il 5 settembre 2004 nei dormitori studenteschi del Conservatorio di San Pietroburgo, alla festa di compleanno di uno dei nostri vicini - racconta Sergej -. L'ho subito soprannominato ‘l'uomo della festa’. Nikolaj si era appena iscritto al Conservatorio, mentre io ero già al secondo anno. Ma abbiamo iniziato a suonare insieme solo circa otto anni fa. Nikolaj suona lo strumento più russo per eccellenza, e io quello più europeo”.
L'idea di mescolare strumenti così diversi è venuta loro quando Sergej stava lavorando a un'esibizione per la Petrikirche, dove avrebbero dovuto suonare Mozart. Mozart, dicono i due, ha scritto sonate per clavicembalo e violino, che sono fondamentalmente la stessa musica arrangiata per strumenti diversi. “Abbiamo preso l'idea di Mozart e abbiamo creato degli arrangiamenti delle sue sonate per la balalaika”, dice Sergej.
Per quell'esibizione, durata un’ora, Sergej ha indossato una parrucca vecchio stile e un cappotto, mentre Nikolaj ha indossato un costume popolare. Un vero ossimoro musicale!
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Oggi arrangiano per la balalaika anche Vivaldi, Bach e musicisti meno noti dell'epoca barocca, che hanno scritto musica per organo e clavicembalo. A volte si uniscono ai loro amici suonatori di balalaika o chitarristi… e il risultato è una musica incredibile!
“Liuto piramidale”
“Top class”, “variazioni meravigliose”, “virtuosi”, sono solo alcuni dei commenti che il duo riceve abitualmente dai suoi ascoltatori. Tuttavia, tra i loro fan ci sono anche dei difensori della “purezza” più assoluta della musica. “La gente a volte mi scrive che non mi rispetto come organista, che mi spreco con la balalaika”, sorride Sergej.
“Ecco perché scherzosamente chiamo la mia balalaika un liuto piramidale”, dice Nikolaj. Perché? I principi di esecuzione sono simili, ma il suono è più solido.
“Manteniamo uno stile di esecuzione antico pur senza usare per forza strumenti storici - dicono -, è così che definiamo la nostra sperimentazione musicale”.
Il duo ha in programma di esibirsi non solo nelle chiese e nelle sale da concerto, ma anche nei festival estivi all'aperto, per i quali utilizzerà un piccolo organo elettrico.
Inoltre, la balalaika di Nikolaj è spesso protagonista di alcuni concerti rock nella chiesa protestante estone Jaani Kirik di San Pietroburgo (sì, anche lì si tengono concerti rock!).
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