1 / “Quando volano le cicogne”, 1957
Boris e Veronika, giovani e belli, sono felici e innamorati. Stanno per sposarsi e passeggiano romanticamente per le vie di Mosca fino all’alba. Quando tornano a casa, scoprono che quella stessa notte è scoppiata la guerra. Boris parte per il fronte da volontario e la guerra costringe lui e la sua ragazza a prendere strade separate. Si incontreranno mai di nuovo? Sopravviveranno?
Diretto da Mikhail Kalatozov (1903-1973), “Quando volano le cicogne” (titolo originale russo: “Летят журавли”; “Letjàt zhuravlì”, dove a volare sono “le gru” e non “le cicogne”) venne premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Questa pellicola è stata la prima a cambiare il volto del cinema di guerra sovietico. Descrive il dramma che accade non solo sul campo di battaglia, ma anche lontano dalla linea del fronte. La guerra tocca e rovina la vita di tutti, anche dei civili, e non solo dei soldati impegnati in gesta eroiche.
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2 / “Qui le albe sono quiete”, 1972
Seconda guerra mondiale, fronte orientale, foreste della Carelia, nella Russia settentrionale, 1942. Il sergente maggiore Fedot si lamenta che tutti i suoi soldati si ubriacano, e non prendono sul serio la situazione. Quindi i comandanti gli mandano nuovi soldati: cinque ragazze appena diplomate. Nella foresta arrivano decine di tedeschi in avanscoperta e il maggiore Fedot deve combatterli solo con la sua unità di cinque ragazze…Purtroppo, non tutte sopravviveranno in questa lotta impari.
Diretto da Stanislav Rostotskij (1922-2001), il film (titolo originale russo: “А зори здесь тихие”; “A zóri zdes tìkhie”) è basato sul romanzo omonimo di Boris Vasiljev (1924-2013), uno dei libri più popolari sulla Seconda Guerra Mondiale in Urss. Se tutti i film di guerra sovietici sono incredibilmente tristi, questo vi spezzerà il cuore.
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3 / “V boj idùt odnì starikì”, 1973
Il titolo (in russo: “В бой идут одни «старики»”) si può tradurre in italiano come “In battaglia vanno solo i vecchi”; dove per “vecchi” si intendono i “militari più esperti”. Uno squadrone ha appena ricevuto nuovi piloti appena usciti dalla scuola di formazione. I giovani coraggiosi e ingenui sono desiderosi di combattere e abbattere gli aerei nazisti. Tuttavia, i piloti più esperti, detti “vecchi”, non lasciano che i giovani si lancino nella lotta. Vogliono che si prendano il loro tempo, e si addestrino un po’ di più. Sanno quanto sono rischiosi quei voli. I rapporti nello squadrone sono incredibilmente amichevoli e c’è anche un’orchestra amatoriale. Lo spettatore si innamora di tutti quei piloti, ma non tutti torneranno dalle loro missioni…
Diretto da Leonid Bykov (1928-1979), che interpreta anche il personaggio principale, questo è uno dei film più popolari sulla Seconda guerra mondiale e viene sempre trasmesso dalla tv russa in occasione del Giorno della vittoria (9 maggio). Il film ha anche reso immortale una grande canzone del tempo di guerra intitolata “Smugljanka”, che è ancora straordinariamente popolare in Russia.
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4/ “Bim bianco dall’orecchio nero”, 1977
Un setter inglese chiamato Bim ha una colorazione unica: è bianco, ma ha un orecchio nero. Il suo proprietario è Ivan, un reduce della Seconda guerra mondiale. Porta spesso Bim nella foresta a caccia e trascorrono tanto tempo insieme. Un giorno, Ivan deve partire per un intervento chirurgico e chiede a un vicino di prendersi cura di Bim per un po’… Ma Bim scappa per cercare il suo padrone. Si incontreranno di nuovo? Nessuno spoiler!
Diretto da Stanislav Rostotskij, questo film (titolo originale in russo: “Белый Бим Чёрное ухо”; “Bèlyj Bim Chjòrnoe ùkho”) è stato candidato all’Oscar per il Miglior film in lingua straniera. Ricevette anche il riconoscimento come Miglior film dell’anno, secondo il sondaggio dei lettori della rivista specialistica “Sovetskij Ekran”. E non per caso: dopo aver visto questo film, penserete che la storia giapponese del cane Hachiko sia all’acqua di rose!
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5 / “Vam i ne snìlos…”, 1981
Il titolo (in russo: “Вам и не снилось…”) si può tradurre in italiano come “Voi non ve lo sognereste neppure”). Roma e Katja sono studenti delle scuole superiori che si innamorano e iniziano una relazione molto innocente e tenera. Tuttavia, la madre di Roma è contraria a questo amore; è gelosa del figlio e non le piace Katja, perché il padre di Roma era innamorato della madre di Katja quando erano giovani. Così la donna cerca di rovinare l’amore dei ragazzi e di separarli, ma ovviamente non fa che farli innamorare ancora di più…
Nel cinema sovietico, i bambini e gli adolescenti venivano spesso mostrati nel contesto dell’infanzia, di giochi divertenti, o al contrario in scene eroiche e di alta moralità. Diretto da Ilja Frez (1909-1994), questo film è uno dei rari drammi sovietici per adolescenti che parla di amore. E la colonna sonora è una canzone popolare e straziante.
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6 / “Il barbiere di Siberia”, 1998
Fine del XIX secolo. Un ingegnere americano porta la sua nuova invenzione in Russia: una macchina in grado di tagliare gli alberi automaticamente. La sua giovane e bella moglie Jane lo accompagna e conosce un giovane cadetto iscritto ai corsi militari imperiali… e ovviamente si innamorano. Tempi turbolenti, giovinezza, coraggio e azioni folli… portano il cadetto finalmente in Siberia. Jane si ricorderà di lui?
Questo è un lavoro epico diretto da Nikita Mikhalkov (1945-) e non solo vi farà piangere, ma anche ridere, sorridere, adorare molti aspetti della vita della Russia imperiale. L’attrice inglese Julia Ormond interpreta il ruolo femminile principale, mentre il suo partner è il famoso attore russo Oleg Menshikov. Il titolo originale russo è: “Сибирский цирюльник”; “Sibìrskij Tsirjùlnik”.
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7 / “Loveless”, 2017
Boris e Zhenja sono ancora sposati, ma non provano più il minimo amore l’uno per l’altra. Decidono di divorziare, ma nessuno dei due vuole prendersi il figlio, Aljosha. Entrambi pensano che sia solo d’intralcio nelle loro nuove vite. Aljosha sente il loro discorso per caso e, sconvolto, scappa di casa. I genitori scoprono presto che il ragazzo è scomparso e iniziano a cercarlo con l’aiuto di volontari…
Diretto da Andrej Zvjagintsev (1964-), probabilmente il regista più famoso della Russia contemporanea, questo film ha ricevuto il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes ed è stato nominato sia all’Oscar che al Golden Globe nella categoria Miglior film in lingua straniera. Il titolo originale in russo è “Нелюбовь”; “Neljubóv”.
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