Sette nomi russi della musica elettronica che dovete aggiungere alla vostra playlist

Kedr livanskiy
Da Poima a Kedr Livanskiy ci sono alcuni artisti eclettici che non vi faranno smettere di ballare

Sentir parlare di “musica elettronica russa” non è certo qualcosa di strano per i fan della techno e della musica house dei Paesi occidentali. Negli ultimi anni, nel Paese più grande del mondo queste forme musicali si sono molto sviluppate, con nuove etichette e nomi si affacciano sulla scena internazionale di anno in anno.

Se già conoscete nomi di primissimo piano come Nina Kravitz, Nikita Zabelin e Philipp Gorbachev, è tempo di passare al livello successivo, e approfondire. Qui abbiamo raccolto alcuni degli artisti elettronici più eclettici della Russia che potreste esservi persi!

1 / Poima

“Due ragazzi del sud della Russia”, più precisamente della città di Volzhskij (320 mila abitanti, nella Regione di Volgograd), Aleksandr Lestjukhin e Semjon Kaspian, stanno cavalcando la scena dei club internazionali ormai da alcuni anni. Si esibiscono con il nome di “Poima” (pójma vuol dire “pianura alluvionale” in russo), e si sono conquistati un numero di fan considerevole in tutto il mondo. Spesso li si può vedere esibirsi dal vivo a Mosca, quindi tenete d’occhio i programmi dei locali se siete in città!

2 / Anton Kubikov

Anton Kubikov, che viene da Mosca, ha iniziato la sua carriera come DJ nel 1994. È conosciuto come uno dei pionieri del sound techno in Russia e ha suonato praticamente in ogni club di Mosca, viaggiando poi attraverso il Paese, facendo concerti ovunque. Nel 2005, Anton ha co-fondato l’etichetta Pro-Tez, ed è di base a Praga dal 2014, dove ha anche aperto un negozio di vinili. Oggi si esibisce regolarmente in Europa e, occasionalmente, nella sua città natale, Mosca.

3 / Buttechno

Pavel Miljakov, alias “Buttechno”, è un altro artista intrigante forgiato dalla scena musicale underground di Mosca. Si ispira al “noise giapponese, alla musica dei computer anni ottanta, alla musica concreta (musique concrète) e alla poesia Spoken word”. Non produce solo i suoi dischi ma ha anche una sua etichetta discografica (RASSVET). Quest’anno, suonerà in Germania, Finlandia e Spagna (Primavera Sound 2020), quindi non perdete l’occasione di ascoltarlo dal vivo.

4 / Kedr Livanskiy

La producer moscovita Jana Kedrina (alias Kedr Livanskiy) è uno dei nomi che rappresentano la nuova scena elettronica russa. Fa musica da un po’ di tempo, a partire da quando suonava in un gruppo pop punk femminile, per poi unirsi alla comunità musicale di John’s Kingdom. I suoi ritmi melodici hanno già attirato l’attenzione dei fan internazionali e lei appare spesso fuori dalla Russia; questa primavera suonerà nel Regno Unito.

5 / OL

Oleg Bujanov, l’uomo dietro alla sigla “OL”, è un producer con sede a Mosca e il membro di spicco dell’etichetta russa “Gost Zvuk”. Fortemente influenzato dalla scena musicale della fine degli anni Novanta, sperimenta una miscela di suoni strani e astratti, rielaborandoli in qualcosa di simile alla musica da club. Nel 2016, dopo aver pubblicato un EP con l’etichetta italo-britannica “Wilson Records”, Oleg è entrato a far parte dell’etichetta di Detroit “Fit Sound”. Suona regolarmente in Russia e occasionalmente può essere visto fare concerti in Europa.

6 / Flaty

Flaty è un progetto di Evgenij Fadeev, un musicista russo di San Pietroburgo e un altro artista su Gost Zvuk. Di solito suona nei club di Mosca e San Pietroburgo, adora esplorare la scena musicale locale, quindi i suoi mix ruotano attorno a quella che definisce “Russian hazy-neo-tech-house”. Ha anche una sua piattaforma, ANWO Records, che è un laboratorio di ricerca per le sue esplorazioni creative dell’interazione tra suono, arte visiva e tecnologia.

7 / Mujuice

Con una tracklist che svaria tra techno, glitch, musica classica e jazz contemporaneo, Mujuice (Roma Litvinov) si è fatto rapidamente una reputazione come uno dei musicisti elettronici più innovativi della Russia. L’artista di Mosca ha mosso i suoi primi passi sulla scena nel 2004 e da allora è salito nelle posizioni di testa dell’elettronica russa, con alcuni che lo hanno definito “il re del suono elettronico di Mosca”. Rifiuta di essere etichettato come producer rigorosamente elettronico, ritenendo che gli artisti contemporanei debbano usare tutti i mezzi espressivi disponibili.


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