L’Ermitage, il Museo Pushkin e la Galleria Tretjakov protagonisti alla Biennale di Venezia

Il museo di San Pietroburgo curerà direttamente il padiglione russo ai Giardini. Per le due istituzioni moscovite, invece, sono in programma mostre di tutto riguardo alla chiesa di San Fantin e presso l’Università Ca’ Foscari in contemporanea all’evento ufficiale

È un evento senza precedenti quello che si svolgerà quest’anno nel corso della principale rassegna di arte contemporanea, la Biennale di Venezia (11 maggio – 24 novembre). Per la prima volta, tre famosi musei russi presenteranno in contemporanea a Venezia delle loro mostre. Tutte saranno associati all’arte nazionale dei secoli XX-XXI, in un caso con un raffinato riferimento alla tradizione veneziana locale. 

Il Museo Ermitage di San Pietroburgo, come ha fatto sapere il suo direttore, Mikhail Piotrovskij, curerà il padiglione russo ai Giardini. Questa è probabilmente la prima volta nella storia del padiglione, che una mostra non è responsabilità di una specifica persona o di un gruppo, ma di un’intera istituzione.

È noto che l’esposizione nel padiglione russo sarà di gruppo, e gli espositori principali saranno il regista, vincitore del Leone d’oro al Festival al cinema di Venezia del 2011 per il film “Faust” Aleksandr Sokurov, e lo scenografo Aleksandr Shishkin-Hokusai. Le sculture per l’installazione di quest’ultimo sono ora in corso di realizzazione nei laboratori del Gran Teatro “Tovstonogov” di San Pietroburgo, cosicché, secondo Piotrovskij, “la mostra si svolgerà in collaborazione con il teatro”. 

Altri due grandi musei russi, il Museo Pushkin delle Belle arti e la Galleria Tretjakov, preparano dei propri progetti in altre location di Venezia. 

Il Museo Pushkin, insieme alla Stella Art Foundation metterà in piedi l’esposizione “C’è un inizio alla fine…” nella chiesa di San Fantin (dal 10 maggio al 10 settembre) sotto forma di un dialogo internazionale di classici e contemporanei. L’elenco delle opere include Tintoretto ed Emilio Vedova, il regista teatrale Dmitrij Krymov e l’artista concettuale Irina Nakhova (che ha rappresentato la Russia nel 2015), il videoartista americano Harry Hill e il collettivo svizzero !Mediengruppe Bitnik. 

Su richiesta dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, la Galleria Tretjakov allestirà una mostra monografica dell’artista sovietico Gelij Korzhev (1925-2012) dal titolo “Korzhev. Back to Venice” (dall’11 maggio al 31 ottobre). Il rappresentante del “realismo socialista”, autore del famoso “La bandiera si sta sollevando”, è uno dei più amati del direttore del museo Zelfira Tregulova. Ha organizzato una mostra a Roma al Palazzo delle Esposizioni e una retrospettiva a Mosca nel 2016. La parola “ritorno” nel titolo fa riferimento alla permanenza dell’artista alla Biennale di Venezia del 1962, quando prese parte alla mostra nel padiglione della Russia. Ora la retrospettiva si terrà nello spazio espositivo dell’università, con circa 50 opere. 

Entrambe le mostre dei musei di Mosca volevano partecipare al programma parallelo della Biennale, che avrebbe offerto ulteriori opportunità per la loro promozione. Ma, come è stato detto a Russia Beyond dall’ufficio stampa della Galleria Pushkin, entrambe sono state rifiutate.

 

Gli oltre cento anni di storia del padiglione russo a Venezia 

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