Il padiglione russo della Biennale di Venezia è uno dei pochi costruiti prima della Prima Guerra Mondiale e nel 2013 festeggia cento anni (Foto: Skolkovo)
Nel 2013 il Padiglione Russia dei Giardini della Biennale di Venezia festeggia i suoi 100 anni. È uno dei pochi padiglioni nazionali costruiti ancora prima della Prima Guerra Mondiale.
Il padiglione è stato costruito dal grande architetto russo Alexei Shchusev. La costruzione è stata iniziata nel 1913 quando c’era ancora lo zar ed è stata conclusa trent’anni dopo, quando in Russia c’era già il potere sovietico.
Shchusev era molto popolare, ha lavorato molto anche all’estero. In Italia ha costruito delle chiese a Bari e a San Remo. Quindi era solo naturale che venisse scelto per costruire il padiglione della Russia a Venezia.
Afferma lo storico di achitettura Nina Frolova: "Shchusev era amato dai nobili della Russia, era uno degli achitetti prediletti della famiglia zarista. A lui venivano affidati progetti molto prestigiosi e redditizi. Lo stile neorusso di Shchusevera molto consono agli umori dell’epoca, perché in quel periodo nel Paese c’era molto interesse per la Russia antica, per le origini della nazione".
Sulla base di antichi prototipi, Shchusev ha costruito a Venezia un padiglione che rievoca le dimore degli antichi principi. Ma il suo padiglione è anche molto funzionale: il tetto di vetro garantisce un’illuminazione da museo. Dagli anni ’30, purtroppo, la partecipazione della Russia alla Biennale di Venezia fu interrotta per vent’anni. Il padiglione fu abbandonato.
Soltanto negli anni Duemila è stato restaurato in piena conformità al progetto originale di Alexei Shchusev. L’ipotesi di ricostruzione in chiave moderna era esclusa, essendolo un monumento di storia e architettura.
"Dal punto di vista della conduzione, il padiglione è una costruzione abbastanza difficile da gestire, perché i due piani sono collegati tra di loro soltanto da una scala esterna. Di conseguenza è impossibile organizzare uno spazio unico, ma i curatori delle mostre riescono immancabilmente a superare questa difficoltà", dice Nina Frolova.
La 55ma Esposizione Internazionale d’Arte si svolgerà dal 1° giugno al 24 novembre 2013 ai Giardini e all’Arsenale (vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), nonché in vari luoghi di Venezia e sarà curata da Massimiliano Gioni. Per info cliccare qui
Un brillante esempio è stata la Biennale di architettura del 2012. Allora la mostra, dedicata alla città della scienza “Skolkovo” attualmente in costruzione, ha vinto un premio speciale per la “magia che fonde insieme il passato, il presente e il futuro della Russia”. L’architetto Sergej Choban dice che l’idea dei tre spazi espositivi dentro il padiglione russo era proprio questa.
"Questi tre spazi sono disposti in successione, uno dopo l’altro, come anche le sale del padiglione costruito da Shchusev. La differenza delle sensazioni è assicurata dal gioco delle luci".
Promette di essere molto originale anche il progetto del concettualista Vadim Zakharov che si sta preparando per la 55ma Biennale. A proposito, in concomitanza con la Biennale e in occasione dei 100 anni del Padiglione Russia sarà pubblicato un libro intitolato “Pittori russi alla Biennale di Venezia”.
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