Yandex ha restaurato sette classici del cinema sovietico usando le reti neurali artificiali

Il gigante della tecnologia informatica russa ha messo a punto un’applicazione innovativa. Il risultato è strabiliante, anche se non manca chi preferiva le pellicole con la patina del tempo

I russi hanno da poco celebrato una delle date più importanti della loro storia, il Giorno della Vittoria, che commemora la resa della Germania nazista il 9 maggio 1945. Milioni di persone hanno marciato per le strade con i ritratti dei loro parenti che hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale, nel corso del cosiddetto Reggimento immortale, e hanno guardato i vecchi film sovietici 
“Il Giorno della Vittoria è un’occasione per rivedere vecchie pellicole sulla guerra, ma la qualità è lontana dall’essere quella ideale”, ha scritto Yandex, il gigante di internet russo in una nota. “Ci chiedevamo se fosse possibile correggere la situazione, e abbiamo deciso di condurre un esperimento: abbiamo preso alcuni film e applicato una tecnologia che aumenta la risoluzione delle immagini con l’aiuto delle reti neurali”.

Yandex ha applicato la sua tecnologia SuperResolution, che aumenta la risoluzione delle immagini, ai sette film sovietici più popolari sulla guerra. Uno di questi è “Quando volano le cicogne” (1957), l’unico film sovietico a vincere la Palma d’oro al Festival di Cannes, nel 1958. 

Gli altri film su cui Yandex ha lavorato sono “Arcobaleno” di Mark Donskoj (1943), “Dorogoj moj chelovek” (“Mio caro uomo”) di Iosif Khejfits (1958), “Il destino di un uomo” di Sergej Bondarchuk (1959), “L’infanzia di Ivan” di Andrej Tarkovskij (1962), “Otets soldata” (“Il Padre del soldato”) di Rezo Chkheidze (1964) e “Tango nashego detstva” (“Il Tango della nostra infanzia”) di Albert Mkrtchjan (1985).

La tecnologia delle rete neurali ha aumentato la risoluzione video e l’immagine è diventata sensibilmente più nitida. La differenza tra prima e dopo l’elaborazione è particolarmente evidente se si esaminano i dettagli. 
SuperResolution consente di apprezzare le espressioni facciali dei personaggi, esaminare la trama dei vestiti ecc. Le reti neurali hanno contribuito a compensare alcuni problemi: ad esempio, rimuovere la luce dai volti e rendere più visibili gli oggetti nelle zone d’ombra. 

In generale, gli utenti russi hanno molto gradito la nuova risoluzione, ma non sono mancati quelli che hanno chiesto di lasciare tutto così com’è. “È meglio non colorare i film, è più dannoso che utile, ma la rete neurale ha fatto un buon lavoro”, ha scritto un appassionato di cinema sovietico su un forum di cinefili. “‘Il Padre del soldato’ è uno dei miei film preferiti. Se è possibile migliorare la qualità, perché no, se il contenuto emotivo dell’immagine non è danneggiato“, ha notato un altro. 

Tuttavia, la nuova tecnologia ha anche causato alcune critiche. “Percepisco questi film quasi come un documentario. Sembrano naturali nella loro qualità originale”, ha scritto un utente. “Perché cambiare? È come colorare un cinegiornale. È possibile. Ma è necessario?”

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