Una notte di luglio del 1918 la storia della Russia cambiò drasticamente e per sempre. Lo zar russo Nicola II e tutta la famiglia imperiale, moglie, quattro figlie e un figlio, furono uccisi nella cantina di una casa di Ekaterinburg, dove i rivoluzionari bolscevichi li tenevano prigionieri. Lo zar aveva abdicato al trono 18 mesi prima e non rappresentava più una minaccia per i bolscevichi, che avevano preso il potere nove mesi prima.
Quella notte enigmatica e oscura ha dato vita a molte leggende, miti e ha fatto largo a molti impostori e mitomani che in seguito hanno affermato di essere uno dei sopravvissuti alla brutale esecuzione. L’indagine ufficiale, oltre a ricerche scientifiche svolte decenni più tardi, indicano però che tutti i resti dei Romanov sono stati ritrovati e che nessuno di loro sopravvisse, compresi i servitori più vicini alla famiglia. Tuttavia, prima che la scienza mettesse la parola fine alla vicenda, per anni sono girate voci insistenti sul fatto che i resti di Anastasia, la figlia minore dello zar, non fossero stati trovati nel presunto luogo di sepoltura. E alcune persone affermarono anche di aver visto Anastasia ferita, sebbene viva, diversi giorni dopo quella dannata notte.
Molte finte Anastasie cercarono di dimostrare le loro presunte origini imperiali e, sebbene tali sforzi siano finiti nel nulla, le loro storie divennero comunque parte della cultura popolare del XX secolo. In particolare quella di Anna Anderson. Ecco quattro film che lo dimostrano.
Clothes Make the Woman (1928)
Nel 1928, appena un decennio dopo la strage, il regista americano Tom Terriss portò sugli schermi il primo film su Franziska Schanzkowska, alias Anna Anderson, che è probabilmente la più famigerata tra le donne che hanno cercato di farsi passare per Anastasia. È un film romantico su un finto rivoluzionario comunista, Victor, che salva Anastasia dall'esecuzione. Diversi anni dopo, quando Victor lavora ormai come regista a Hollywood, riconosce Anastasia, che sta cercando di diventare attrice. Victor decide di girare un film sulla sua vita, con i due che interpretano i ruoli principali. Alla fine si sposano.
Anastasia, Die Falsche Zarentochter - Anastasia, the False Czar’s Daughter (1928)
Anche questo secondo film su Anna Anderson è stato girato nel 1928, ma dal regista tedesco Arthur Bergen (che sarebbe poi morto prigioniero ad Auschwitz). Mentre fa la fame nella Berlino dei primi anni Venti, Anastasia viene assunta come attrice in una compagnia cinematografica che sta realizzando il film “Anastasia”. La troupe del film sta cercando la vera Anastasia, quindi, a Berlino, mostrano alcune donne, tra cui la protagonista, al Granduca Mikhail. Lui non riconosce nessuna di loro, ma Anastasia incontra un ufficiale della Guardia Bianca, il tenente Volkov, che si esibisce in uno spettacolo di varietà a Berlino, e che riesce poi a organizzare un incontro tra Anastasia e la sua zia di sangue blu. Infine, “Anastasia” e Volkov si mettono insieme, e lei rinuncia alla battaglia per essere riconosciuta come figlia dello zar.
Anastasia (1956)
A metà degli anni Cinquanta, E. Maurice “Buddy” Adler, capo della 20th Century Fox, decise di aggiungere un ulteriore capitolo alla affascinante storia della sedicente erede imperiale. Il regista scelto fu Anatole Litvak, che era nato a Kiev da una famiglia ebrea nel 1902 e, dopo due film girati in patria, aveva scelto la via dell’esilio, lasciando l’Unione Sovietica nel 1925.
Qui l’azione si svolge a Parigi con il generale Bunin che dirige uno spettacolo di varietà, e che trova una giovane donna, smemorata e da poco uscita di manicomio e la convince di essere la granduchessa Anastasia. Bunin vuole infatti beneficiare della situazione e mettere le mani sul tesoro reale. Porta la ragazza da sua nonna, Dagmar di Danimarca, che era stata Imperatrice consorte di Russia in quanto moglie di Alessandro III, e che in un primo momento riconosce Anastasia. Ma poi la trama evolve in rocambolesche sfide e colpi di scena a catena. Non vogliamo spoilerare e rovinare il divertimento. Guardatevelo. Ingrid Bergman, che ha interpretato Anastasia, ha vinto sia un Oscar che un Golden Globe per il suo ruolo.
Anastasia - L’ultima dei Romanov (1986)
Questa miniserie tv (titolo originale: “Anastasia: The Mystery of Anna”) è una comproduzione Usa-Austria-Italia. Negli Stati Uniti fu trasmessa dalla Nbc, in Italia da Canale 5 nell’aprile del 1987. All’epoca, Anna Anderson era morta da appena due anni e l’interesse per la sua vita era al culmine, anche perché le prove definitive che aveva sempre mentito sarebbero arrivate solo nel 1994 (Dna) e nel 2007 (ritrovamento di tutte le salme). Il film presenta la versione più autentica degli eventi reali, mostrando tutte le difficoltà che Anna ha attraversato durante la sua vita cercando di provare, invano, di essere Anastasia.
Anastasia (1997)
Questo film d'animazione della 20th Century Fox è una riedizione piuttosto fedele del film che valse il premio Oscar a Ingrid Bergman nel 1956, ma trasformato in una fiaba con molti errori storici, tra cui la sorprendente apparizione di Rasputin come simbolo del male e causa della morte della famiglia imperiale. Tuttavia, il cartone animato è stato molto popolare (nell’edizione italiana prestava la voce ad Anastasia la cantante Tosca, e all’amato Dimitri, Fiorello), e fu persino adattato come videogioco. La sua colonna sonora ricevette la nomination all’Oscar. In Italia le canzoni vennero reinterpretate da Tosca. Ecco, per esempio, la nota “Quando viene dicembre”.